Shang-Chi: Fratelli e Sorelle, il guerriero affronta il suo destino
Shang-Chi: Fratelli e Sorelle è un'avvincente prima lettura del maestro di kung-fu marveliano, prima di vederlo in azione al cinema.
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a cura di Manuel Enrico
In sintesi
Shang-Chi: Fratelli e Sorelle è un'avvincente prima lettura del maestro di kung-fu marveliano, prima di vederlo in azione al cinema.
Complice l’imminente uscita di Shang-chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, l’interesse attorno al maestro del kung-fu di casa Marvel è decisamente accresciuto. Soprattutto, tra coloro che hanno poca familiarità con un personaggio come Shang-Chi, che nonostante i suoi cinquant’anni di vita editoriale, è ancora considerato un personaggio di secondo piano all’interno del ricco roster del Marvel Universe. L’ingresso del maestro del kung-fu nel Marvel Cinematic Universe, dunque, diventa un momento propizio per avvicinarsi anche alla sua versione cartacea, possibilità offerta da Panini Comics con Shang-Chi: Fratelli e Sorelle, volume uscito in questi giorni che raccoglie uno degli archi narrativi più recenti del personaggio.
Perché leggere Shang-Chi: Fratelli e Sorelle? All’interno del catalogo Panini dedicato al mondo Marvel sono presenti diverse proposte dedicate al personaggio, alcuni anche più datata e vicine alle origini di Shang-Chi, ma questo volume ha il merito di dare una connotazione precisa dello spirito dell’eroe e del suo vissuto, elementi che saranno centrali nella pellicola in uscita a settembre. Come gran parte dei supereroi marveliani, infatti, anche Shang-Chi si presenta ai lettori con un carico emotivo ben definito, che ne caratterizza sia le prime avventure che il suo sviluppo successivo, basandosi quasi interamente sul rapporto burrascoso con il padre, Zheng Zu.
Shang-chi: Fratelli e Sorelle, sette cinesi e combattimenti
La dinamica padre-figlio, come detto, è centrale per comprendere Shang-Chi, un elemento che sarà alla base anche della trama di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli. Nella dimensione fumettistica, la figura di Zheng Zu è stata piuttosto travagliata, passando dall’essere l’incarnazione marveliana del famigerato Fu Manchu di Sax Rohmer a un signore del crimine orientale dotato di misteriosi poteri. Per evitare ai nuovi lettori di Shang-Chi di doversi recuperare anni di storie, Gene LuenYang, sceneggiatore di Fratelli e Sorelle, offre un breve riassunto della figura di Zheng Zu nelle prime pagine del suo arco narrativo.
Zheng Zu e Zheng Yi sono due fratelli che, intenzionati a difendere la Cina da qualsiasi minaccia, hanno creato un ordine di combattenti, la Società delle Cinque Armi. Grazie ai loro poteri, i due fratelli addestrarono dei giovani allievi, affinché a loro volta divenissero maestri capaci di trasmettere le loro conoscenze ad altre generazioni, con l’obiettivo di proteggere la Cina da qualsiasi minaccia. Un impegno secolare, che durò sino alla morte di Zheng Yi, quando Zheng Zu, tramite un incantesimo, ottenne una longevità sovrumana, condizione che gli permise di trasformare la Società delle Cinque Armi in una setta criminale, che ha governato sino a quando non è stato ucciso dal figlio, Shang-Chi.
Un vuoto di potere che ha lasciato le cinque scuole che compongo la Società senza una guida. Secondo la tradizione, però, una fiamma avrebbe indicato quale scuola avrebbe fornito il nuovo Maestro della Società, ma quando viene indicata la Scuola della Mano, non tutti sono pronti ad accettare che a capo della Societò delle Cinque Armi sieda nientemeno che Shang-chi. Un affronto per alcuni, specialmente per la campionessa della Scuola del Martello, Shi Hua, detta Sorella Martello, che nonostante i segni del destino si impone come nuova Comandante della Società, con un unico obiettivo: uccidere suo fratello, Shang-Chi, noto anche come Fratello Mano.
Si apre una lotta fratricida per il controllo della Società delle Cinque Armi.
Lo spirito autentico di Shang-Chi
Con Shang-Chi: Fratelli e Sorelle, Gene Luen Yang offre uno spaccato appagante della vita di Shang-Chi, cogliendo quelli che sono i tratti essenziali del personaggio e adeguandoli a una narrazione fresca che ne preservi la tradizione. Il contrasto con la scomoda eredità e la conseguente tendenza al distacco da un ruolo di predestinato spingono Shang-Chi a rifuggire l’ombra della figura paterna, ma questa sua ambizione viene mitigata quando si tratta di salvare la sorella minore, Shi Hua. Una decisione che viene accompagnata da un nuovo invito ad assumere un ruolo scomodo, non percepito come proprio, ma che diventa il culmine di un viaggio interiore di crescita e accettazione non solo di sé, ma anche di comprensione di come non sempre ciò che pensiamo di sapere corrisponda a verità, spunto narrativo intrigante reso in modo accorto tramite la condivisione dei ricordi e della concezione del mondo di Shang-Chi e Shi Hua.
Luen Yang con agilità inserisce in una storia ricca di azione e umorismo elementi più psicologici, lasciando emergere ansie e recriminazioni dei personaggi, motivando il presente emotivo di Shang-Chi e di Shi Hua, contestualizzando con un pizzico di misticismo che rende onore al contesto sovrannaturale del personaggio. Uno dei meriti principali di Shang-Chi: Fratelli e Sorelle è il sapere dare una maggior caratura alla nemesi del protagonista, Zheng Zu, privandolo del ruolo di semplice villain, ma lasciando emergere un’umanità ferita e fallace che rendere più comprensibile la sua figura.
A dare forma a questa trama divertente e dinamica è Dike Ruan, disegnatore di origini cinesi ma residente in Italia, che in Marvel ha già mostrato il proprio talento in Spider-Verse, prima di avvicinarsi a Shang-chi. Ruan ha una buona padronanza del movimento, coglie tensioni e posture in modo enfatizzare il dinamismo della scene con una buona cinetica, sempre corrisposta dalle espressioni dei personaggi. La sua gabbia sfrutta al meglio l’orizzontalità per imprimere ritmo, ricorrendo a vignette compresse che focalizzano l’attenzione del lettore in modo da acuire il senso di movimento.
Una questione di famiglia
Fondamentale anche l’apporto di Philip Tan, che firma le tavole dei flashback di Shang-Chi: Fratelli e Sorelle. Nome noto agli appassionati di comics sin da oramai vent’anni, Tan interpreta al meglio l’aspetto quasi mistico dei flahsback, curando la narrazione visiva privilegiando una plasticità dei personaggi che trasmetta maggiormente l’aspetto emotivo del momento che non un dinamismo ipercinetico come nel resto della storia.
A Sebastian Cheng sono affidati i colori di queste tavole, in cui le tonalità accese sono utilizzate per dare vita a contrasti cromatici che esaltino la spettacolarità degli scontri o il tono epico dei flashback. Un’identità cromatico definita e continua per tutta l’arco narrativo che dona ulteriore coesione a questo capitolo della storia di Shang-Chi.
Con Shang-Chi: Fratelli e Sorelle, Panini Comics mantiene il suo solito, sicuro standard qualitativo. Un volume solido, ben confezionato e con una piccola gallery finale dedicata alle copertine della run, seguendo quella che è la tradizionale cura editoriale della casa editrice. Il numero uno che campeggia sulla costina laterale lascia sperare che a breve vedremo altri volumi dedicati a Shang-Chi, complice un finale cliffhanger che ci lascia con la curiosità di vedere come l’eroe Marvel affronterà il suo nuovo ruolo.
Voto Recensione di Shang-Chi: Fratelli e Sorelle
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Lettura ideale come primo incontro con il personaggio
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- Trama avvincente e diverente
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- Disegi all'altezza
Contro
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- Non pervenuti
Commento
Luen Yang con agilità inserisce in una storia ricca di azione e umorismo elementi più psicologici, lasciando emergere ansie e recriminazioni dei personaggi, motivando il presente emotivo di Shang-Chi e di Shi Hua, contestualizzando con un pizzico di misticismo che rende onore al contesto sovrannaturale del personaggio. Uno dei meriti principali di Shang-Chi: Fratelli e Sorelle è il sapere dare una maggior caratura alla nemesi del protagonista, Zheng Zu, privandolo del ruolo di semplice villain, ma lasciando emergere un’umanità ferita e fallace che rendere più comprensibile la sua figura.