Dopo il successo di The Boys Presents: Diabolical, spinoff animato che ha mantenuto le stesse tonalità irriverenti e carica di violenza esplicita caratteristiche della serie originale, sono in molti a sperare in una seconda stagione. Ad accendere le speranze dei fan ci ha pensato Seth Rogen, produttore esecutivo dello show, dimostrandosi molto possibilista al riguardo.
Arriverà una seconda stagione di The Boys Presents: Diabolical?
"Spero che Diabolical possa tornare. Posso dirvi che ci sono delle sceneggiature per una nuova stagione e che siamo impegnati nella scrittura. Non siamo sicuri al 100% che i nuovi episodi verranno prodotti ma, se tutto va secondo i piani, ci sono buone possibilità" ha dichiarato Rogen ai microfoni di Collider. La prima stagione, composta da 8 episodi, è arrivata su Amazon Prime Video il 4 marzo, fungendo da antipasto per la terza stagione di The Boys, uscita poi a giugno. L'universo di The Boys si espanderà anche con un altro spinoff dal titolo Gen V: la serie è ambientata nell’unico college americano esclusivamente per giovani supereroi e gestito da Vought International.
The Boys tornerà sul piccolo schermo con una quarta stagione. Le voci di una possibile quarta stagione si susseguivano da mesi quando lo stesso Karl Urban, interprete di Billy Butcher, aveva rivelato ai microfoni di Variety di essere impegnato con le riprese dello show sino alla fine del 2022. Eric Kripke, showrunner della serie, si è detto entusiasta di poter raccontare nuove storie nel pazzo e adrenalinico universo di The Boys. The Boys offre una versione divertente e irriverente di ciò che accade quando i supereroi – famosi come celebrity, influenti come politici e venerati come dèi – abusano dei propri poteri invece di usarli per fare del bene. Intenti a fermare i supereroi corrotti sono i The Boys, un gruppo di vigilanti che porta avanti un’impresa eroica per svelare la verità sui Seven e su Vought – la società multimiliardaria che gestisce questi supereroi e che copre tutti i loro sporchi segreti. È una lotta tra i “senza potere” e i “potentissimi”.