Scrivere Fantascienza, recensione: a lezione da Robert Silverberg
Scrivere fantascienza è un'avvincente lettura nella narrativa di uno dei nomi celebri della lettura di genere, Robert Silverberg.
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a cura di Manuel Enrico
In sintesi
Scrivere fantascienza è un'avvincente lettura nella narrativa di uno dei nomi celebri della lettura di genere, Robert Silverberg
Cosa può esserci di più appassionante di una storia di fantascienza? Probabilmente, riuscire a dare un’occhiata dietro le quinte, magari guidati da uno dei grandi nomi della letteratura sci-fi. Deve esser stata questa l’ispirazione che ha spinto Edizioni BD a inserire all’interno di 451, la sua collana dedicata alla fantascienza, Scrivere Fantascienza: Riflessioni e Rifrazioni, una raccolta di scritti di uno dei numi del genere, Robert Silverberg. Scelta ottima, che porta l’offerta di 451 a ribadire come non si voglia solo offrire letture di alto livello, ma si intenda arricchire i propri lettori con una serie di proposte che aiutino anche a comprendere il genere, a sviluppare, se vogliamo, un proprio gusto.
Libri come Scrivere Fantascienza: Riflessioni e Rifrazioni sono una tappa importante all’interno della creazione di una biblioteca di fantascienza. Dopo averci deliziato con le atmosfere oniriche de La Voce del Fuoco di Moore o i futuri possibili de L’uomo immaginario e Il mondo dopo la fine del mondo, offrire una chiave di lettura al contesto fantascientifico è un intento lodevole, ma che richiede anche una profonda ricerca, soprattutto relativa al contenuto da trasformare e rielaborare per dare ai lettori una visione che non sia mera didattica, ma che sappia cogliere anche sfumature più complesse.
Scrivere Fantascienza: Riflessioni e Rifrazioni, come scoprire la natura della fantascienza
Scrivere Fantascienza: Riflessioni e Rifrazioni si è quindi rivolta a una delle menti più raffinare ed eclettiche della fantascienza, Robert Silverberg. Il romanziere aveva in passato già dato vita a un’opera simile, un’antologia in cui venivano riportati alcuni racconti da lui considerati validi esempi di buona sci-fi, accompagnati da piccole lezioni sul suo modo di intendere la scrittura fantascientifica. Da questo suo volume, Robert Silverberg’s Worlds of Wonder è stato tratto il saggio che apre Scrivere Fantascienza: Riflessioni e Rifrazioni, dal titolo più che emblematico: Diventare scrittori di fantascienza.
L’intento di Silverberg non è quello di sedersi in cattedra imponendo una propria visione, ma assume il tono di una trasmissione di competenze maturate con l’esperienza di una lunga e prolifica carriera autoriale. Il titolo di Scrivere Fantascienza, sotto questo aspetto, può essere lievemente ingannatorio, soprattutto per chi pensa di trovare in questo volume di Edizioni BD una formula alchemica per divenire il nuovo Asimov. L’intento di Silverberg, infatti, non è tanto quello di fornire una metodologia produttiva quanto di trasmettere una passione, con una sincerità divertente e autentica, in cui si susseguono aneddoti sulla sua personale vita artistica e alcune ironiche e amichevoli opinioni sui suoi illustri colleghi.
All’interno di Scrivere Fantascienza: Riflessioni e Rifrazioni, quindi, si trovano una serie di aneddoti che Silverberg condivide con semplicità, ripercorrendo decenni di grandi momenti della fantascienza. Dai suoi esordi alla sua faticosa ascesa all’olimpo degli autori sci-fi, conditi con un’ironia gradevole e rapida, capace di utilizzare anche alcuni suoi piccoli passi falsi per impartire delle lezioni che non si adattano solamente a un potenziale scrittore, ma sembrano approssimarsi al ruolo di consigli di vita:
“Peccato, infatti, che nel trasformarmi da timido principiante in incallito professionista avessi sopravvalutato la più grande delle lezioni, ovvero che vendere tutto ciò che scrivi non comporta che tu sia onnisciente, o anche solo che tu ne sappia più di tanto.”
Ripercorrere la carriera di un maestro come Silverberg diventa un viaggio costellato, nella prima fase della sua attività, di consapevolezza appresa duramente e di porte in faccia, ma soprattutto di umiltà, laddove il giovane Silverberg comincia ad affinare la propria dialettica comprendendo i propri limiti e acquisendo esperienza e insegnamenti da altri nomi più affermati. Le lezioni presenti in Scrivere Fantascienza: Riflessioni e Rifrazioni sono un testamento di una mente rapida e di un’indole curiosa e tenace, ma anche consapevole, che accetta le lezioni apprese dalla vita e vuole farne dono ad altri. Può anche trasparire, in alcuni passaggi, una meritata soddisfazione dei traguardi raggiunti, ma Silverberg mitiga sempre il tutto con un piglio discorsivo che evita noia e pesantezza, avvicendo il lettore con una serie eventi intermezzati da considerazioni personali che aiutano a comprendere l’evolversi della sua narrativa.
Colleghi, idee ed esperienze, Silverberg ci guida alla scoperta della fantascienza di classe
Scrivere Fantascienza: Riflessioni e Rifrazioni, a ben vedere, non è solamente una scoperta del dietro le quinte della narrativa di Silverberg, ma, complice la lunga carriera del romanziere, è un ritratto dell’evoluzione della fantascienza nella seconda metà del ‘900. Le nuove competenze e visioni dell’autore animano la sua produzione, la sua maniacale cura dei dettagli viene presentata come una conditio sine qua non fondamentale alla realizzazione di un racconto perfetto e credibile, come spiegato in Falsus in uno, falsus in omnibus. Questa raccolta di pensieri di Silverberg è una miniera di conoscenza che, ovviamente, ha nella letteratura sci-fi il suo cuore, ma si presta a essere una gradevolissima lettura che amplia la percezione e gli strumenti con cui vivere la propria passione, complice la visione di un autore che ha sempre anticipato le evoluzioni del genere. Non a caso, una delle migliori descrizioni di Silverberg, venne data da un altro nome celebre della fantascienza, Isaac Asimov:
“Dove Silverber va oggi, il resto della fantascienza seguirà domani”
Un attestato di stima che Silverberg ricambia nella seconda parte di Scrivere Fantascienza: Riflessioni e Rifrazioni, Colleghi. In questi contenuti il romanziere racconta il suo rapporti con gli autori suoi contemporanei e alle personalità che hanno ruotato attorno a questo mondo. Volendo, questa seconda parte del volume di Edizioni BD è rivolto in modo evidente agli appassionati del genere, che potrebbero avere una maggior affinità con nomi come Asimov, Heinlein o Ray Bradbury.
A Edizioni BD va riconosciuto il merito di avere voluto offrire una lettura che non sia pura narrativa, ma una condivisione di strumenti e competenze che possono ampliare la facilità di fruizione di racconti sci-fi. La natura, quella di Scrivere Fantascienza: Riflessioni e Rifrazioni che viene perfettamente ritratta dalla stupenda illustrazione di copertina che interpreta magnificamente l’incredibile creatore di universi noto come Robert Silverberg.
Voto Recensione di Scrivere Fantascienza: Riflessioni e Rifrazioni
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Avvincente viaggio nel dietro le quinte della fantascienza
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- Silverberg offre una visione credibile e onesta della sua carriera
Contro
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- Non pervenuti
Commento
Scrivere Fantascienza: Riflessioni e Rifrazioni, a ben vedere, non è solamente una scoperta del dietro le quinte della narrativa di Silverberg, ma, complice la lunga carriera del romanziere, è un ritratto dell’evoluzione della fantascienza nella seconda metà del ‘900. Le nuove competenze e visioni dell’autore animano la sua produzione, la sua maniacale cura dei dettagli viene presentata come una conditio sine qua non fondamentale alla realizzazione di un racconto perfetto e credibile