Scene da un matrimonio, la recensione del primo episodio

A due settimane dal suo debutto al Festival di Venezia, il 20 settembre arriva su Sky e NOW Scene da un matrimonio, con Jessica Chastain e Oscar Isaac.

Avatar di Francesca Borrello

a cura di Francesca Borrello

A partire dal 20 settembre, su Sky e NOW sarà disponibile il primo episodio della serie Scene da un matrimonio, reduce dal debutto mondiale alla 78° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Diretta da Hagai Levi e prodotto da HBO, Scene da un matrimonio è un adattamento della classica miniserie svedese di Ingmar Bergman del 1973 e vede figurare tra i producer anche gli stessi interpreti principali dello show, Jessica Chastain e Oscar Isaac.

Amore e matrimonio a cinquant’anni di distanza

Ingmar Bergman è sempre stato considerato uno dei maggiori registi della storia del cinema, le cui opere si incentravano principalmente sull’introspezione psicologica e il disagio provato da ogni individuo. Il suo Scene da un matrimonio è infatti ispirato alle sue numerose relazioni e matrimoni falliti, oltre che a quello dei propri genitori. L’opera, scritta da Bergman in soli tre mesi, venne trasmessa in televisione nel 1973 come una miniserie da sei episodi, per poi venire proiettato al cinema in una versione ridotta da circa un’ora e mezza e suddivisa in sei capitoli.

La trama ha come protagonisti principali Johan e Marianne, una normalissima coppia sposata da circa dieci anni e con due bambine al seguito. I due sono molto diversi tra loro, lui si dice egoista, mentre lei crede nell’amore verso il prossimo e anche se all’apparenza i due sembrano felici, il rapporto ha qualche crepa. Tuttavia entrambi non danno molta importanza ai problemi tra loro, anzi: durante una cena con un’altra coppia di amici che litiga violentemente, Johan e Marianne si rallegrano per sentirsi l’eccezione che conferma la regola.

https://www.youtube.com/watch?v=qKPqnJkJroA

Gli episodi della miniserie di Bergman offrono, in un lasso di tempo di circa 10 anni, uno spaccato dei problemi che la coppia si trova ad affrontare, specialmente a causa della relazione extra coniugale di lui. Nonostante Marianne cerchi di riconquistarlo per tenerlo al proprio fianco, le crepe sembrano ormai diventate delle voragini insormontabili, tanto da far finire la relazione con il divorzio, dopo una violenta lite fatta di rinfacci e insulti. Solo anni dopo, ed entrambi risposati, riusciranno a parlarsi e a confidarsi l’uno con l’altra, come non avevano mai fatto prima.

Quasi cinquant’anni dopo, Hagai Levi riesce a mantenere alcuni punti fondamentali del classico, pur rendendo la storia di Scene da un matrimonio e i suoi personaggi più moderni e rappresentativi agli occhi degli spettatori. La serie si apre con un piano sequenza su Mira (Jessica Chastain) che emana fin da subito una sensazione di disagio e preoccupazione, seguendola fin sul divano su cui l’aspetta il marito.

I coniugi ci vengono presentati grazie ad un espediente narrativo, il quale vede Johnatan (Oscar Isaac), professore universitario, intento ad aiutare una studentessa con la sua tesi e offrendo il proprio matrimonio come oggetto di un sondaggio. Vengono invitati dalla ragazza a definirsi come individui e vediamo subito le prime discrepanze tra i due. Se Johnatan appare molto tranquillo e a suo agio nel parlare, al contrario Mira è restia e tende solo a concordare con il marito, pur di non sbilanciarsi su sé stessa, complice anche il disagio iniziale che continua durante il colloquio.

Alcuni dei temi dell’adattamento di Levi vengono snocciolati proprio grazie a questa situazione e ricalcano quasi di pari passo quelli dell’originale: amore, matrimonio, desiderio e introspezione del proprio io, la studentessa arriva a fare domande personali, alle quali Mira cerca di tirarsi indietro, distratta da qualcosa che la tiene ancorata al proprio cellulare. Come per Scene da un matrimonio del 1973, la scena successiva vede la coppia a cena con amici, con un cambio di registro notevole, molto più rilassato rispetto a prima, almeno fino a quando i due ospiti iniziano a discutere della propria relazione aperta e di un problema che li affligge ma non riescono ad affrontare.

Ma se nell’opera di Bergman, Johan e Marianne si dicono felici di non essere come i propri amici, Mira e Johnatan cercano quasi di non parlarne tra di loro, come se la cosa potesse intaccare la propria relazione, finendo poi con la rivelazione della fonte di disagio di Mira. Per non scadere nello spoiler, non vi diremo di cosa si tratta, dato che questo è uno dei punti di svolta fondamentali per lo sviluppo del resto della storia.

Crude emozioni e brutale onestà

Scene da un matrimonio di Hagai Levi è il ritratto di una coppia che discute in modo maturo, parla di ogni cosa e costruisce la propria relazione sul dialogo, ma senza effettivamente comunicare ciò che li smuove nel profondo. E’, come affermato dal regista stesso, “una storia d’amore di due persone che si sono salvate a vicenda quando si sono incontrate, sono morte insieme quando hanno vissuto insieme, e non possono rinunciare l’uno all’altra, anche quando toccano il fondo”.

E’ chiaro che le emozioni dei protagonisti sono il punto focale della miniserie, ed entrambi gli interpreti riescono a coinvolgere lo spettatore in ciò che provano, probabilmente anche grazie all’amicizia che li lega da molto tempo. Specialmente Jessica Chastain però, riesce a portare in scena il disagio e le insicurezze di Mira, con cambi sapienti di tono di voce e leggere perdite del controllo. L’esasperato “non lo so!” durante la discussione con Johnatan, è estremamente potente ed incredibilmente rappresentativo di una situazione personale incerta ed instabile, di cui una decisione da prendere potrebbe cambiare all’effettivo le loro vite. Questa frase però, risulta anche uno sdoganamento dell’incomprensione dei nostri sentimenti, quasi a volerci rassicurare che è completamente normale il non sapere cosa si prova in alcune situazioni.

La storia si svolge prevalentemente all’interno della casa di Johnatan e Mira, e l’ambiente attorno a loro è sapientemente utilizzato per accogliere lo spettatore e renderlo partecipe dell’intimità della coppia, diventando così osservatore dell’altalena di emozioni che scandisce la loro relazione ed impossibilitandolo a prendere le parti di uno dei due in via definitiva. La scelta di mantenere quasi sempre uno stesso background facilita il focus sui dialoghi e sui personaggi, in cui chiunque potrebbe riconoscersi. Pur non avendo mai emozioni espresse a parole in modo definitivo, Scene da un matrimonio spoglia i protagonisti di qualsiasi facciata e certezza, rendendoli così estremamente umani e vulnerabili ai nostri occhi.

In conclusione

Grazie all’enorme successo riscosso al Festival di Venezia e le moltissime critiche positive raccolte, Scene da un matrimonio può essere considerato un piccolo capolavoro. Offre uno sguardo privato, quasi spiando nell’intimità di una relazione che potrebbe essere quella di ognuno di noi. Levi mette a nudo le emozioni che gravitano attorno ad una coppia e a ciò che li vede protagonisti, parlando di individui e di dinamiche relazionali, dell’amore che li unisce e che li divide allo stesso tempo.

Non possiamo quindi che consigliarvi la visione di Scene da un matrimonio, su Sky e NOW dal 20 settembre con il primo episodio ed una nuova puntata per i successivi quattro lunedi.

Leggi altri articoli