S. La nave di Teseo è un'opera di Doug Dorst e J. J. Abrams del 2013, arrivato in Italia nel 2014 grazie alla Rizzoli. Fa parte del genere attualmente definito Letteratura Ergodica, che comprende testi che richiedono una fruizione non lineare. Si tratta di un testo particolare, che si presenta in una scatola nera e che è creato appositamente per simulare il libro della Biblioteca della Pollard State University. Il libro ha tre livelli di lettura diversi, che si scoprono di capitolo in capitolo.
Ogni testo appartenente al genere Ergodico ha almeno due livelli di lettura. Nel primo si ha un testo lineare, semplice, da cui poi verrà fuori tutto il resto, come se fossero dei collegamenti ipertestuali. Nel nostro caso il testo base è proprio La Nave di Teseo, abbreviato dagli appassionati in Ndt (che contrariamente alle aspettative non significa 'nota del traduttore', il che considerato che nel loro sono presenti ANCHE le note del traduttore rende tutto più complesso).
I livelli di lettura qui sono rappresentati dal romanzo La nave di Teseo, di V. M. Straka, che costituisce la base del testo, dalle note del traduttore FXC, che cura l'edizione che abbiamo tra le mani, e dalle note a margine di Eric e Jen, i due veri protagonisti della vicenda, che indagano sull'autore del libro.
La Nave di Teseo: S.
Ma parliamo de La nave di Teseo. Il romanzo racconta la storia di S., un uomo che, dopo aver perso la memoria, si ritrova a vagare in una città sconosciuta. In questa città viene letteralmente rapito e trascinato a bordo di una nave impossibile, manovrata da un equipaggio che dire inquietante è poco, e dalla nave comincia il suo viaggio alla ricerca della propria identità. Chi è, e perché tutte le persone che incontra sembrano volere qualcosa da lui? Sulla sua strada S. incontrerà una serie di personaggi che diventeranno le sue ancore di salvezza, l'unico legame tra ciò che è stato e ciò che diventerà.
S. viene coinvolto nel tentativo di fermare un grosso produttore di armi, che lavora a livello internazionale, dal commercializzare un'arma troppo pericolosa per il mondo stesso. Partendo da una piccola rivoluzione in una fabbrica nell'Europa dell'Est, S. rimane coinvolto nella missione di un pugno di rivoluzionari, arrivando a scoprire che un'intera organizzazione sta cercando di interferire con i piani di questo Vevòda. Volente o nolente, S. si schiera con questa organizzazione, diventandone uno degli emissari più famosi.
La Biblioteca: Jen ed Eric
Il secondo livello di lettura è rappresentato dalle note a margine del testo. In questi spazi, che siamo abituati a vedere bianchi e che invece qui sono pieni di scritte e disegni, facciamo la conoscenza di altri due protagonisti della storia. Jen Heyward è una studentessa della Pollard State University, mentre Eric Husch è un misterioso individuo che si rivela essere un ex dottorando espulso dall'Università che continua a infestarla come un fantasma. Ci chiediamo continuamente se questa cosa sia legale, ma a quanto pare ai due non interessa.
Jen ed Eric si conoscono e si parlano attraverso le note a margine sulla stessa copia de La nave di Teseo che si lasciano in Biblioteca e si 'scambiano' ogni volta che possono. Argomento delle loro ricerche è l'identità di Straka discussa in tutto il mondo da dozzine di studiosi morbosamente dediti alla causa.
Ci sono diverse annotazioni, scritte con penne di diversi colori, che rappresentano diversi 'giri' del libro. La prima fase è scritta a matita da Eric, anni e anni prima della vicenda. La seconda, il momento in cui comincia lo scambio, è in penna blu per Jen e nera per Eric. In tutto si contano ben cinque set di colori diversi, momenti diversi per le annotazioni, e man mano la storia nei margini diventa più appassionante del romanzo stesso.
Le note: FXC
L'edizione della Nave di Teseo che vi troverete tra le mani è quella più recente in lingua inglese, curata da FXC, ovvero Felix X. Caldeira, storico fittizio traduttore dell'altrettanto fittizio autore V. M. Straka. In quest'edizione il traduttore confessa non solo di esser stato in buoni rapporti con Straka, pur non avendolo mai incontrato di persona, ma di aver fatto delle aggiunte al testo originale, soprattutto nel capitolo finale, dicendo di aver ricevuto personalmente il manoscritto da Straka e averlo rimaneggiato secondo le intenzioni dell'autore.
Ed è proprio nelle note di FXC che Jen ed Eric si rendono conto che c'è ancora qualcosa che nessuno ha scoperto su Straka. Si rendono infatti conto che dietro alle opere di Straka potrebbe esserci una società segreta, sovversiva e rivoluzionaria, che ha guidato per anni la letteratura mondiale (quella e chissà cos'altro) proprio attraverso le opere del prolifico autore. Caldeira sembra essere a conoscenza di tutto questo e sembra aver conosciuto personalmente diversi membri della cosiddetta S, ma non Straka, sebbene fossero legati da un legame particolare.
Gli inserti
Il libro è pieno zeppo di memorabilia: cartoline, biglietti provenienti da ogni parte del mondo, una bussola che servirebbe a decifrare dei codici, addirittura un fazzoletto del bar della PSU su cui sono disegnati i condotti sotto l'Università, i luoghi in cui si muove Eric per evitare di essere visto dal professor Moody, suo principale avversario accademico. La nave di Teseo contiene una quantità incredibile di quelli che si rivelano essere tasselli delle storie raccontate. Episodi dell'infanzia di Jen ed Eric che loro si scambiano come confidenze sono affiancati da biglietti di studiosi della questione Straka in un unico, grande puzzle.
Questo non rappresenta un vero e proprio 'quarto livello' di lettura. Tutti i messaggi, infatti, fanno parte dell'esperienza di Jen ed Eric, e in quanto tali vanno letti quando le loro note li richiamano nella storia. Nelle intenzioni degli autori, questi pezzi del puzzle servono a rendere l'esperienza di lettura realistica. Come se il libro fosse davvero passato per le mani di Jen ed Eric, prima di finire in quelle del lettore. E l'inganno riesce alla perfezione, complice la modernità: la carta è sempre più vera di qualsiasi cosa ci sia su uno schermo, e grazie a queste foto e cartoncini... la magia è fatta.
Un esercizio filosofico
Tutto il testo de La nave di Teseo rimanda alla ricerca dell'identità, che poi è alla base del titolo dell'opera. La nave di Teseo, infatti, è un esercizio di pensiero filosofico su cui si interrogavano i grandi pensatori greci che pone l'annoso quesito: escluso dal suo contesto originale e dall'ambiente in cui si è formato, un soggetto rimarrebbe uguale a sé stesso o cambierebbe di conseguenza? Ecco, in realtà l'intera opera vuole essere una disamina della possibile risposta, perché le rivelazioni sull'identità dei protagonisti di ogni livello lasciano sempre leggermente sorpresi e costringono a rivedere tutte le proprie teorie dall'inizio.
Tutto il libro risulta quindi essere una ricerca continua, un continuo rivelare segreti, un continuo interpretare le parole sotto una nuova luce, sempre diversa. L'identità di S., l'identità di Straka, l'identità di FXC e Jen ed Eric, con i loro piccoli segreti, ovunque c'è qualcosa che deve essere rivelato per arrivare a comprendere qualcosa di più grande. Ad ogni nuovo capitolo la storia cambia, ogni strato rivela un elemento nuovo e inaspettato, ogni personaggio è parte di un quadro che arriva a ingigantirsi per comprendere il mondo intero.
Spoiler Alert
E con questo abbandoniamo le informazioni pubbliche che possiamo fornirvi: andate avanti solo se non vi spaventa lo spoiler!
La storia della S
Ricominciamo da capo.Questa è la storia della S, un'organizzazione che si è sempre nascosta nella classe intellettuale. Professori e scrittori da tutto il mondo: Ekstrom, Summersby, McInnes, Ferrara, Wallingford, Feuerbach, Hruby e ovviamente Amarante Durand. Tutti loro citati da Caldeira stesso come possibili identità di Straka (contrariamente a chi vuole incarnarlo in un pirata o in una suora morta), e nel corso della storia si svela il perché. Si conoscevano, tutti loro. Molti di loro facevano parte della S. Uno di loro ha 'tradito', e a un certo punto della storia è nata una fazione avversaria.Questa è la storia di Straka, forse un giovane operaio chiamato Vaclav Straka, o forse no.
Questa è la storia della studentessa Jen, che da piccola è scappata di casa e scomparsa per tre giorni, e di Eric, che in realtà è Nicodemus, che ha lasciato che suo zio morisse in mare e ora vuole svelare il mistero di Straka. È la storia della loro battaglia contro il malvagio professor Moody, che è fermamente intenzionato a rubare il lavoro del suo ex-allievo Eric, ed è la storia del loro nascente amore.
Ma più di tutto, questa è la storia di Filomela, ovvero F.X. Caldeira, ovvero Ermelinda Pega, che ha amato Straka, che è stata la traduttrice delle sue opere e che ha inserito dieci codici diversi nelle sue note al libro per scrivergli un ultimo messaggio, sperando che lui, da qualche parte nel mondo, potesse leggerlo prima della sua morte. Che lo ha aspettato per dieci anni prima di rassegnarsi e ritirarsi in Brasile, e che non saprà mai se lui abbia ricevuto i suoi messaggi.
Questa è una storia pericolosa, perché chi se ne interessa continua ad essere minacciato e ucciso. È una storia che costringe i nostri giovani protagonisti a fuggire, alla fine, e a nascondersi, trovando conforto nel loro amore come suggerito da un'anziana donna conosciuta in Brasile. È una storia che ripercorre la storia, che continua dai primi anni del 1900 e forse continuerà per sempre, perché il libro che avete tra le mani è proprio quello lì, con la grande S sulla copertina. E chissà che il compito di svelare il segreto non sia passato a voi...
I codici
In ogni capitolo l'occhio attento di Jen, che si è messa a studiare Straka invece di pensare alla propria laurea, ci mostrerà come decifrare i messaggi cifrati che Filomela ha lasciato al suo amato. A volte ci sono smentite chiare sull'identità dei membri della S o sul loro effettivo coinvolgimento. A volte no. I dubbi rimangono vivi per tutto il libro, fino all'ultimo capitolo, il cui codice viene lasciato all'interpretazione dei lettori (che ormai, dopo le rivelazioni di Jen, dovrebbero aver capito lo schema).
Rimangono oscuri alcuni punti della storia, così come il codice dell'interludio, della cui soluzione non si sa ancora nulla. Forse il tempo (insieme ad altre 10-15 letture) ci aiuterà a capire.
Dove arriva la storia
Alla fine della storia, immaginiamo Jen ed Eric a Praga, in un appartamento pieno di spifferi, a bere tè e continuare le loro ricerche su Straka, sotto chissà quale nome, se sono riusciti a sfuggire a incendi, irruzioni nelle rispettive abitazioni e tentati omicidi. Dichiarano – ed è solo quello che scrivono – di aver accettato il consiglio dell'ormai amica Filomela, che si è affezionata a loro due, che si raccomanda di vivere il loro amore, la cosa più importante di tutte.
Sappiamo però che le loro ricerche sono arrivate da qualche parte, anche se la repentina partenza e la decisione di vivere insieme diventa l'ultimo argomento di discussione sui bordi del libro. Rimangono in sospeso diversi disegni che ufficialmente non si sa chi abbia lasciato nel loro spazio nei margini e il codice dell'Interludio, non tradotto da Jen e ancora irrisolto dai lettori di tutto il mondo.
Il Web
In rete si trovano ulteriori 'pezzi' del puzzle. Tra video su Youtube, blog e profili Twitter dei protagonisti della storia, c'è tutto quel che serve per entrare davvero a far parte della vicenda. Chissà che gli autori non stiano pensando di mettere davvero in piedi un'organizzazione segreta...Ecco i riferimenti per seguire l'intera vicenda.
La registrazione della confessione di Summersby, comparsa su Youtube nel 2013.
https://www.youtube.com/watch?v=_L-THM1VxHEDue pagine della rivista McKay pubblicate dall'account Twitter di Doug Dorst e contenute anche nel blog personale di Jen Heyward. Contengono una recensione de La nave di Teseo a opera di Edsel B. Grimshaw nel 1950.
I due trailer del libro, video pubblicati dalla Bad Robot Productions (ricordate la Bad Robot, vero?).
https://www.youtube.com/watch?v=FWaAZCaQXdohttps://www.youtube.com/watch?v=OuZfpt8nxtk
Il sito ufficiale Eotvoswheel: 'La ruota di Eotvos', di J. W. Domingues. Il nome del blog fa riferimento al cifrario contenuto nel libro, mentre l'autore, fittizio, fa parte dell'universo di Straka. Le pagine contengono aggiunte significative alle teorie sull'identità di Straka. Tutto rigorosamente in Inglese.
Il blog personale di Jen, che contiene la stesura di Straka del Capitolo 10, quello che abbiamo letto rimaneggiato da Filomela, datato 2012, quindi in linea con la continuity della storia.
E infine, scoperto proprio mentre scrivevo, l'account Twitter di V.M. Straka, che ha ricominciato a postare all'inizio di quest'anno. L'ultimo Tweet è datato al 31 Maggio, quindi si suppone che il 'gioco' stia andando avanti. Se volete seguire l'intera vicenda vi consigliamo un giro anche sugli account di Jen ed Eric.
Conclusioni
S. La nave di Teseo, è un gioco ancora in corso. Dalla pubblicazione del libro, che prometteva di essere un'esperienza unica nel suo genere, è nato quello che sicuramente è uno degli esperimenti editoriali più ambiziosi dei nostri tempi.
Il libro è godibile da solo? Sì, certo.Ma non è completo, perché insieme alle cartoline, alle parole stampate e a quelle appuntate nei margini del libro, oltre ai codici, sia quelli decifrati da Jen sia quelli in cui bisogna applicarsi in prima persona, ci sono una quantità incredibile di chicche da scoprire online. Un peccato solo che a parte l'opera di lettori che si sono appassionati, non ci siano le traduzioni 'ufficiali' in italiano. A parte questa pecca, vi consigliamo di vivere quest'esperienza: non ve ne pentirete.