Ron - Un Amico Fuori Programma, la recensione del film

È arrivato finalmente su Disney Plus il nuovo film d'animazione Ron - Un Amico Fuori Programma, con le voci di Lillo e Luca Tesei.

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a cura di Francesca Borrello

Distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dallo scorso ottobre, è finalmente arrivato sulla piattaforma di streaming Disney Plus il nuovo film Ron - Un Amico Fuori Programma.

Disponibile dal 15 dicembre, il film d’animazione è stato prodotto dalla Locksmith Animation, la nuova casa di produzione cinematografica di proprietà di The Walt Disney Studios. Di fatto, la pellicola è la prima realizzata dal 2019 dopo Spie sotto copertura, successiva alla chiusura dei Blue Sky Studios del 2021. Ma di cosa parla Ron - Un Amico Fuori Programma?

Ron - Un Amico Fuori Programma, un robot per amico

In un futuro non troppo lontano, l’ultima creazione del gigante tecnologico Bubble viene svelata: B-bot, un robottino il cui scopo è far conoscere più amici al proprio piccolo padroncino, collegandosi alla rete Bubble per trovare altri ragazzini con gli stessi interessi. Un modo per eliminare le barriere della timidezza e dei primi imbarazzanti incontri, quindi, pensato per tutti i giovanissimi che si affacciano ad un ambiente complicato come potrebbe essere quello della scuola.

E sono proprio le medie, quelle frequentate dal protagonista di Ron - Un Amico Fuori Programma: Barney Pudowski (Jack Dylan Grazer). Lui è il classico ragazzino un po’ strano, esile, con i capelli arruffati a cui piacciono le rocce, che è stato abbandonato da quelli che erano i suoi amici delle elementari. Al contrario di Barney, gli altri si sono adeguati ai cambiamenti, specialmente quelli tecnologici, tanto da essere subito travolti dai loro nuovi B-bot.

Il giorno del compleanno di Barney, suo padre Graham (Ed Helms) e sua nonna Donka (Olivia Colman) si rendono conto che nessuno è venuto alla festa perché il ragazzino non ha amici. Ed è quando alcuni dei suoi compagni fanno uno scherzo crudele a Barney, che capiscono di doversi procurare un B-bot. Sfortunatamente però, quello che riescono a compare è leggermente danneggiato a causa di una caduta da un camion. Nonostante Barney sia felice di questo regalo in ritardo, decide di riportarlo alla fabbrica per farlo riparare dato che il B-bot risulta difettoso, ma sulla strada per la sede centrale Bubble, alcuni compagni di scuola lo prendono in giro e il robottino reagisce per difenderlo.

Iniziano così le loro avventure, per sfuggire alla polizia e alla Bubble, che vuole rottamare e distruggere Ron (questo il nome del robottino), mentre Barney insegna al suo B-bot come essere il suo migliore amico. Tra inseguimenti a bordo di un monopattino ed imbarazzanti ricerche di amicizie improbabili, i due si destreggeranno in un mondo commerciale di adulti che vuole solo controllare i ragazzini per aumentare le proprie vendite. Riusciranno Barney e Ron a rimanere amici?

Ron - Un Amico Fuori Programma, la rivincita del diverso

Sin da quando ci viene presentato il protagonista di Ron - Un Amico Fuori Programma, si possono notare una serie di pattern messi in atto dai più grandi per uniformare i più piccoli. Questo bisogno spasmodico di aiutare Barney a farsi degli amici, spesso mettendolo anche in imbarazzo, senza dargli mai il tempo di farsi conoscere per ciò che è, non fa altro che allontanarlo da tutti, rinchiudendosi nella propria stanza e (successivamente) scegliendo di avere solo Ron come proprio amico.

La stessa cosa avviene con il B-bot mal programmato: l’azienda madre Bubble fa di tutto pur di recuperare un prodotto ritenuto da loro difettoso, ma che in realtà non fa altro che imparare a conoscere ciò che lo circonda ed il suo piccolo padroncino. Ma sono proprio queste diversità ad unire i due nuovi amici, che imparano cose l’uno dell’altro e si adattano ad un’amicizia incredibile.

Avviene quindi nel film una sorta di rivincita del diverso, in cui è proprio grazie al loro non essere conformati a tutti gli altri a rendere ciò che li lega più forte e ben più vicino a quello di due veri migliori amici. C’è un'esaltazione e un'esortazione all'essere se stessi in Ron - un amico fuori programma, che parla di accettazione di sé e di chi è nella propria vita, mettendo al primo posto il sostegno ai propri cari.

L’incoraggiamento per i piccoli e le critiche per gli adulti

Un film con un bellissimo messaggio per i più piccoli dunque: essere sempre sé stessi, adattandosi al mondo ma senza mai snaturarsi del tutto per compiacere gli altri. Ron - un amico fuori programma però, non è un film rivolto solo ai più piccoli. Proprio grazie alle tematiche che vengono trattate durante la pellicola, vengono coinvolti anche i più grandi che non necessariamente sono genitori.

Più o meno tutti (specialmente gli amanti da sempre della Cultura Pop) si sono trovati in una situazione simile a quella di Barney. Magari isolati ed emarginati dalla massa, i propri interessi sono uno dei motivi per cui si veniva (e spesso succede anche oggi) etichettati e raggruppati in sottocategorie volte solo a discriminare. E’ proprio qui che entra in gioco un altro dei messaggi di Ron - Un Amico Fuori Programma e questo è tutto per gli adulti.

Vergognarsi di ciò che si è o di ciò che sono le passioni degli altri, non è altro che la cosa più sbagliata da fare, specialmente se si cerca di fare amicizia. Ciò che ci rende unici sono le diversità che ci caratterizzano ed è sciocco tentare di cambiare qualcuno, specie se un bambino, per farlo amalgamare in una massa indefinita di individui tutti uguali.

Un film adatto a tutti

Non ci sono dubbi quindi, che Ron - Un Amico Fuori Programma sia il film perfetto per una serata in compagnia dei propri amici o della propria famiglia. Le voci esilaranti di Lillo per Ron e Luca Tesei per Barney (l’Alberto del film Pixar Luca) vi accompagneranno per tutta la durata del film, garantendo risate per tutti quanti.

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