Il Marvel Cinematic Universe è nato in una grotta. E’ durante la prigionia di Tony Stark che il genio, miliardario, playboy, filantropo prende coscienza del proprio retaggio e indossa per la prima volta l’armatura del suo alter ego supereroico, come viene raccontato nel 2008 nel primo Iron Man. Da questo evento prende vita l’MCU, che è stato costruito su due pilastri, Iron Man e Capitan America, entrambi usciti di scena con il finale di Avengers: Endgame. Se la Sentinella della Libertà ha già trovato un erede in Sam Wilson, come raccontato in The Falcon & The Winter Soldier, per sostituire Testa di Latta sembrava più difficile, ma sin dallo scorso Investor Day di Disney si è cominciato a fare il nome di Riri Williams, personaggio che nella dimensione fumettistica del Marvel Universe è divenuta, per un certo periodo, erede proprio di Iron Man.
Che il Marvel Cinematic Universe fosse pronto ad accogliere Riri Williams era noto già da tempo, ma nelle ultime ore Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, ha sorpreso tutti svelando che Riri, interpretata da Dominique Throne, sarà presente in Black Panther: Wakanda Forever, atteso seguito delle avventure del Vendicatore wakandiano, in uscita il prossimo luglio. Durante l’Investor Day dello scorso dicembre, l’annuncio di Armor Wars e Ironheart aveva già fatto comprendere ai lettori del Marvel Universe come la geniale teen ager fosse pronta a indossare la sua armatura.
Le origini di Riri Williams
A dare manforte a questo esordio era stati due pezzi da novanta del Marvel Cinematic Universe, Robert Downey Jr e Tom Holland, entrambi sostenitori del personaggio e desiderosi di vederla entrare in azione. Holland, in particolare, nel luglio del 2019 si era unito all’interprete di Iron Man nello spingere la candidatura di Riri Williams nel Marvel Cinematic Universe, quando gli venne chiesto quale eroina volesse vedere in un film del franchise:
“Il suo nome è Ironheart, Riri. Sarebbe un personaggio davvero fantastico da portare sul grande schermo…il multiverso apre così tante porte tramite cui far entrare personaggi fantastici come Ironheart”
Dichiarazioni che hanno un certo peso, soprattutto considerando che il Marvel Cinematic Universe sta fondando la sua nuova vita su forti personaggi femminili. Orfani di Natasha Romanoff, vista per l’ultima volta nel flashback Black Widow, la nuova Fase Quattro dell’MCU ha iniziato a dare maggior importanza a una figura femminile affascinante e complessa come Wanda, senza dimenticare un’eroina di spessore come Captain Marvel, pronta a tornare in azione in Marvels. L’introduzione di Riri potrebbe rientrare in una volontà di dare maggior spazio a eroi adolescenti, intenzione che potrebbe concretizzarsi con l’arrivo di altre coetanee di Riri, come Kamala Khan (Ms. Marvel) e Kate Bishop (Hawkeye).
Ma nel Marvel Universe fumettistico, chi è Riri Williams?
In seguito agli eventi di Civil War II, in cui la comunità meatumana si era divisa in due fazioni capitanate rispettivamente da Iron Man e Captain Marvel, Tony Stark apparentemente rimane gravemente ferito durante lo scontro finale, quando in seguita alla lotta con Carol Danvers finisce in coma.
Prima di questo evento, Stark aveva individuato una giovane studentessa del M.I.T., Riri Williams, brillante inventrice che sembrava avere capito come replicare la sua tecnologia delle armature, creandone una propria per diventare una supereoina. La genialità di Riri Williams si palesa già in tenera età, quando un test attitudinale dimostra come la sua apparente frustrazione nei rapporti interpersonali sia causata da un genio precoce, che la porta a essere accolta al M.I.T. a soli dieci anni. Riri dimostra un’attitudine scientifica marcata e una profonda venerazione per figura della pop culture che ne siano l’incarnazione, dall’astronauta Mae Jameson, prima donna di colore nello spazio, al tenente Geordi LaForge di Star Trek: The Next Generation. E ovviamente, Iron Man, che quando era piccola era intervenuto per salvare e il patrigno Gary, occasione in cui la mente prodigiosa di Riri aveva individuato un difetto nell’armatura di Testa di Latta.
Come da tradizione in casa Marvel, non poteva mancare un evento traumatico. Durante una serata con l’amica del cuore, Natalia, e il patrigno Gary, Riri viene coinvolta in una sparatoria da cui solo la tredicenne Riri esce incolume. Un evento che spinge la giovane a chiudersi verso il mondo, sviluppando l’idea di realizzare un’armatura simile a quella di Iron Man, con cui impedire ad altri di soffrire come accaduto a lei. Un intento che la porta a mettersi nei guai, utilizzando materiali del M.I.T. con cui assemblea una prima, rudimentale armatura nel garage di casa.
Quando gli eventi di Civil War II portano all’apparente morte di Tony Stark, Riri Williams riceve un pacco che cambierà la sua vita: una versione digitalizzata della coscienza di Stark, trasformata in intelligenza artificiale. L’intento è quello di guidare la giovane Riri nella sua crescita come parte della comunità supereroica, preparandola per diventare la sua potenziale erede.
Apparsa per la prima volta nel 2015 in Invincible Iron Man, il personaggio creato da Brian Michael Bendis e disegnato da Mike Deodato, per diversi mesi Riri è stata, di fatto, l’allieva di Iron Man. Ruolo svolto in un periodo in cui il posto lasciato vacante da Stark non era solamente riservato a Riri, ma era nelle mire anche di un personaggio che apparentemente mai avremmo immaginato indossasse l’armatura di Testa di Latta: Victor von Doom.
Convinto di avere la chance di potersi redimere agli occhi del mondo, il Dottor Destino si convince infatti di poter iniziare una nuova vita da eroe ricoprendo il ruolo vacante di Stark, unendo le sue capacità mistiche con la tecnologia di Iron Man. Ruolo che, ovviamente, non riuscì a mantenere, ma che non divenne nemmeno di Riri Williams, che non divenne la nuova Iron Man, ma assunse la propria identità di Ironheart.
Centrale in questo suo passaggio un incontro con Pepper Potts, amica di Tony e parte della gestione tutta al femminile delle Stark Industries (composta da Mary Jane Watson e la madre biologica di Stark, Amanda Armstrong). Avvicinato Riri indossando la Rescue Armor, Pepper cerca di spiegare alla giovane Riri cosa comporti indossare l’armatura e l’esser un eroe, poco prima di uno scontro che le due vincono, attirando l’attenzione dello S.H.I.E.L.D., gestito all’epoca da Sharon Carter. Un passaggio essenziale per la crescita e la definizione del personaggio, che assume quindi la sua identità di Ironheart.
Come primo impatto, Riri Williams non fu ben accolta dai lettori, che accusarono la Marvel di aver creato un personaggio basato sullo stereotipo razziale dell’adolescente di colore, non affidandolo però a una scrittrice che ne potesse valorizzare il carattere. Una sensazione che sembrò calare quando le avventure di Ironheart vennero affidate a Eve L. Ewing, autrice afroamericana con una formazione in sociologia che la ha aiutata nel rendere Riri un personaggio più attuale e realistico.
L’impatto culturale di Ironheart non ha tardato a farsi sentire, tanto che lo stesso M.I.T. ha realizzato nel marzo 2017 un video in cui una studentessa interpreta Riri Williams, mostrando la sua vita da studentessa e il momento in cui realizza la sua prima armatura.
Il futuro di Riri Williams nel Marvel Cinematic Universe
Dopo dodici anni di film del Marvel Cinematic Universe, siamo oramai abituati al fatto che le origini degli eroi subiscano dei cambiamenti passando dai comics al grande schermo. Anche Riri Williams, quindi, potrebbe non essere inserita nella continuity dell’MCU rispettando alla lettera la sua origine cartacea, dettaglio che sembra sempre più probabile considerato che la sua prima apparizione avverrà in Black Panther: Wakanda Forever, contesto lontano dal suo ambito fumettistico.
Considerata la leggendaria tecnologia wakandiana, possiamo ipotizzare che Riri sia un giovane genio wakandiano, capace di creare un’armatura simile a quella del compianto Tony Stark, in virtù anche delle recenti frequentazioni gumettistiche della ragazza, che la hanno avvicinata ai wakandiani. Di sicuro, la serie Ironheart, che vedrà il personaggio protagonista, darà ulteriore spessore a questa figura. La presenza di Pepper Potts nel Marvel Cinematic Universe e la sua apparizione in Avengers: Endgame indossando la Rescue Armor può portarci a pensare che potremmo assistere a un emozionante passaggio delle consegne, mentre Rodey, in quanto War Machine e caro amico di Tony, potrebbe farle da mentore, coinvolgendola in seguito in Armor Wars. Romanticamente, sarebbe incredibile vedere la I.A. di Stark vista nei comics comparire come guida di Riri, ma considerato che Robert Downey Jr. ha appesa l'armatura al chiodo, questa soluzione pare poco realizzabile. Quello che è certo è che la giovane Riri sarà uno dei nuovi, promettenti volti del Marvel Cinematic Universe.