Da noi il nome Adult Swim è quasi totalmente ignorato dagli appassionati di serialità televisiva, più inclini ad interessarsi alle produzioni dei network più blasonati, ma per gli statunitensi più giovani questo nome riporta immediatamente a una serie di prodotti d'animazione slegati da barriere moraliste, dall'umorismo irriverente e basati su argomenti assolutamente non politicamente corretti. Programmi che hanno formato un'intera generazione e portato alla ribalta la cultura underground dei primi anni Duemila. In America, quando i bambini disobbedivano ai genitori e guardavano la televisione in piena notte, sicuramente guardavano Adult Swim.
Adult Swim è la programmazione serale del più mite Cartoon Network, nata nel 2001 con l'obiettivo iniziale di trasmettere in syndication serie di altri canali come Fox o addirittura cortometraggi originali. La parola d'ordine è sempre stata "libertà d'espressione" e infatti i contenuti, anche quelli più forti, non ricevevano quasi mai tagli per la censura. Le prime produzioni erano talmente low-budget che riutilizzavano personaggi e animazioni degli anni '60 di Hannah & Barbera, rimontate e ridoppiate per creare nuove storie. Oggi il canale ha compiuto 15 anni ed è diventato il principale canale della cultura underground negli USA, un'oasi felice per tutti gli autori che vogliono esprimersi senza imposizioni dalle alte sfere.
Una delle ultime serie prodotte da Adult Swim è Rick and Morty, creata da Justin Roiland e Dan Harmon (autore della brillante comedy Community). La trama segue le assurde avventure del brillante ed egocentrico Rick Sanchez, scienziato un tantino alcolizzato che viaggia fra pianeti e altre dimensioni ma vive nel garage della famiglia. A fargli da spalla nei suoi lunghi e pericolosi viaggi c'è il giovane e tonto nipote Morty, in preda ai moti esistenziali dell'adolescenza. Con una coppia così cosa può andare storto, se non l'intero universo?
Ogni episodio autoconclusivo parte da una situazione normalissima e classica come un ballo liceale e può degenerare nella completa distruzione del pianeta. La sceneggiatura è assolutamente imprevedibile e libera da ogni restrizione formale del medium televisivo. D'altronde, avevamo già visto che Harmon si muove in fase di scrittura come un bambino in un parco giochi, e in questo caso ha la possibilità di narrare tutto quello che gli passa per la testa senza preoccuparsi delle conseguenze.
Volete visitare un Jurassic Park microscopico nel corpo di un senzatetto, dove gli organi interni sono attrazioni e le peggiori malattie sono dei mostri simil-Godzilla? In Rick and Morty potete trovare questo e molto altro. In linea con la cifra stilistica di Adult Swim, anche questo show si permette di darsi alla sperimentazione visiva, facilitata dalla relativa semplicità dello stile grafico: ad esempio in A Rickle in Time dove lo schermo viene diviso in sempre più riquadri, pari al numero delle diverse linee temporali che i protagonisti creano per errore, oppure in Rixty Minutes dove si fa una feroce parodia della TV spazzatura moderna.
Il personaggio di Rick funziona alla grande ed è la principale attrazione del cast. Imprevedibile, cinico e con la battuta pronta, è un pazzo che vi saprà coinvolgere e in certi casi anche far riflettere quando mostrerà quanto tenga realmente alla famiglia o quando svelerà la sua depressione cronica, nascosta abilmente da una maschera di follia. Con il nipote crea un legame sempre più forte e paradossale, una chiara parodia della coppia Doc e Marty di Ritorno al Futuro (non a caso il primo concept della serie era una versione cartoon del famoso duo).
Potete trovare la serie su Netflix, che ne ha acquisito i diritti per l'Europa iniziando l'importazione di tutte le perle prodotte da Adult Swim. La visione è consigliata a spettatori alla ricerca di una comicità graffiante inserita in contesti sempre più folli, mentre può risultare indigesto, se non addirittura di cattivo gusto, per molti altri.