Crescendo, il quarto volume di The Wicked + The Divine, rappresenta la conclusione del primo ciclo dell'opera sugli dèi di Kieron Gillen e Jamie McKelvie. A differenza delle altre recensioni questa sarà molto più concisa, perché la trama di questo volume riserva si delle sorprese, ma il focus della narrazione segue le conseguenze delle azioni di Ananke e delle divinità ribelli. In questo senso una parte consistente del volume è costituita dalla resa dei conti tra queste due fazioni.
Se non conoscete The Wicked + The Divine potete mettervi in pari leggendo la nostra introduzione a questa serie e le recensioni del primo volume, del secondo volume e del terzo volume. Come nelle precedenti recensioni anche qui parleremo approfonditamente degli eventi narrati, quindi troverete diversi spoiler.
Dove eravamo rimasti
Il terzo volume, Suicidio Commerciale, ha messo al centro della narrazione sei personaggi con le loro storie e le loro vite. Gli episodi su Baal, Tara, Woden, Amaterasu, Morrigan e Sakhmet hanno approfondito le loro storie, i loro desideri e le loro paure. In chiusura di volume Gillen ci sconvolge con un altro dei colpi di scena che contraddistinguono questa storia: Persefone è ancora viva.
Tutti i nodi vengono al pettine
Il quarto volume di The Wicked + The Divine ha una struttura narrativa più canonica rispetto ai precedenti volumi. La storia riprende dal punto in cui l’avevamo lasciata e procede nel mostrare la fuga di Morrigan dalla roccaforte del Pantheon, un flashback in cui ci viene mostrata la verità sull'operato di Ananke e l’attacco finale al Valhalla da parte delle divinità ribelli.
Il flashback sul tentato omicidio di Persefone è particolarmente significativo e, oltre a spiegare il grande colpo di scena del precedente volume, gioca con il mito greco di Persefone e Ade. In seguito al tentativo di assassinio di Ananke, Persefone trova rifugio nell'Underground insieme a Baphomet. I due rimangono nascosti nelle profondità per circa un mese, al termine del quale prendono consapevolezza della situazione e decidono di dover fermare Ananke per salvare gli altri dèi.
Con il ritorno di Persefone, la presa di Ananke sugli altri dèi inizia a venire meno e scopriamo come sono effettivamente andate le cose. Ma il misterioso piano della dea della necessità è ben più sinistro e prevede un quarto agnello sacrificale: Minerva. Sacrificare una ragazzina di 13 anni rappresenta una linea di confine che nessuno intende superare e ciò decreterà la caduta del regno di Ananke. Ha inizio così una nuova fase per i membri del Pantheon: i ragazzi saranno in grado di sopravvivere senza una guida che si prenda cura di loro?
Una giovane dea della saggezza
In questo volume trova un po' di spazio anche Minerva (o Mini per gli amici), divinità più giovane tra i membri del Pantheon, che nei volumi precedenti ha agito per lo più come elemento sullo sfondo. In Crescendo abbiamo nuovamente modo di constatare quanto i genitori della piccola dea siano persone venali e spregevoli, interessate solo al profitto che può portare loro la figlia.
Come Tara, anche Minerva diviene così una metafora verso un'altro aspetto dello showbiz: la cupidigia dei genitori dei giovani talenti, interessati a mettere le mani sui guadagni dei propri figli. Nonostante l'avidità dei suoi genitori, Minerva prova per loro un affetto quintessenziale e totalizzante che solo un bambino può provare per un genitore. Questa fiducia incondizionata dimostra come Mini non si sia ancora scontrata con i tormenti tipici della fase adolescenziale.
Mini non tradirà la sua fama di divinità della saggezza, infatti sarà la prima tra gli dèi fedeli ad Ananke a capire che qualcosa nelle azioni della vecchia guida non torna. La sua curiosità la porterà ad indagare e a schierarsi dalla parte di Morrigan e delle altre divinità dissidenti seguendole di sua spontanea volontà negli inferi. Questa scelta sarà utilizzata da Ananke per manipolare ulteriormente gli altri dèi che le sono ancora fedeli, i quali pensano che Mini sia stata rapita e debba quindi essere salvata.L'età è infatti un limite per la giovane dea, nonostante la sua arguzia e buonsenso, viene messa a tacere dai più grandi, che credono di agire in questo modo per il suo bene.
Considerazioni sul volume 4
Rispetto ai primi tre volumi Crescendo è quello che si attiene ad un canone di narrazione supereroistica più tradizionale. Nonostante questo aspetto le tavole del quarto volume mantengono lo standard elevato dei primi due volumi e danno spazio a soluzioni visive di grande impatto. Sul finale questo volume lancia i semi per una nuovo arco narrativo: la curiosità circa gli aspetti irrisolti e sulla Grande Tenebra che incombe è davvero tanta.