Recensione Here to Slay: il fantasy card game cartoonesco
Here to Slay è un gioco di carte strategico fantasy dai creatori di Unstable Unicorns. In questo gioco, raduniamo un Gruppo di Eroi completo per sterminare pericolosi Mostri cercando di evitare al contempo di farvi sabotare dai vostri amici/nemici.
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a cura di Fabio Paglianti
In sintesi
Here to Slay è un gioco di carte strategico fantasy dai creatori di Unstable Unicorns. In questo gioco, raduniamo un Gruppo di Eroi completo per sterminare pericolosi Mostri cercando di evitare al contempo di farvi sabotare dai vostri amici/nemici. Impariamo inoltre gestire l’equipaggiamento dei vostri Eroi, dominare potenti magie e modificare i risultati dei dadi, il tutto per volgere la sorte a vostro favore.
Il gioco si presenta come un card game dove ogni giocatore gestisce il proprio esercito di animali fantastici, pronti a sfidare un nugolo di mostri inferociti per diventare l’Eroe - il salvatore del mondo - in due semplicissimi modi: abbattere tre mostri qualsiasi tra quelli che sfideremo o riuscire a radunare un gruppo di Eroi completo delle sei differenti classi presenti nel gioco!
Collezionali tutti...
I due possibili scenari di vittoria spiegano perfettamente l’anima di Here to Slay. Ogni giocatore parte scegliendo uno dei sei Leader disponibili nel gioco base, ognuno appartenente a una delle sei classi possibili in questo universo:
- il Guerriero, rappresentato da Il Pugno della Ragione
- il Guardiano, rappresentato da Il Corno Protettore
- il Ranger, rappresentato da La Freccia Divina
- il Ladro, rappresentato da L’Artiglio Ombra
- il Mago, rappresentato da Il Saggio Ammantato
- il Bardo, rappresentato da Il Cantore Carismatico
Questo Leader del Gruppo fornisce immediatamente a tutto il suo party un potere automatico da usare nelle circostanze giuste. Salta subito all’occhio come, lo stile grafico di questi temibili Leader sia assolutamente cartoonesco e sia in grado di catturare l’attenzione e l’occhio piacevolmente sia per giocatori più esperti sia per i novizi. Infatti, richiamando lo stile del precedente Unstable Unicorns, amplia il parco erii - superando la sola presenza degli Unicorni - arrivando a costruire un serraglio composto da Orsi, Volpi, Gatti e altri creaturine molto agguerrite e pronte a sconfiggere i temibili mostri che il gioco ci pone davanti. Ogni singolo Eroe ha - in aggiunta - un proprio potere, attivabile solo se, tirando due dadi, si supera il valore soglia indicato. Non è un caso che - una delle due modalità di vittoria, sia proprio quello di assemblare un gruppo di Eroi con almeno un rappresentante per ogni classe!
...anche se sono cattivi!
Scelto (o estratto) il proprio leader, è il turno di pescare i primi tre mostri che i nostri avventurieri dovranno affrontare, piazzandoli scoperti in mezzo al tavolo. Qui, la fantasia degli autori, è spaziata all'interno dell'intera letteratura fantasy a quella tradizionale, rielaborando in salsa toon, i nostri peggiori incubi. Attraverso le quindici carte Grande Mostro, troviamo il preistorico T-Rex Supremo quanto l’infernale Orthros (un cane a due teste, fratello del più celebre Cerbero), senza dimenticare il gigantesco ragno Regina Abissale (un ragno femmina pericoloso e letale, dove lo abbiamo già visto?), senza perdere di vista il Terratuga - ispirato decisamente a uno dei pocket monster più famosi di sempre.
Ogni mostro riporta sulla propria carta i requisiti minimi per essere sfidato - di norma rappresentati da un minimo numero di eroi e/o classi presenti nel gruppo. Se soddisfatti, si dichiara la propria intenzione di attaccare e si determina il vincitore, tramite una sfida a suon di dati (dove l'uno è rappresentato dal simbolo - inconfondibile - del corno dell'unicorno). Se battuto, il Mostro viene tolto dal tavolo e sostituito con uno nuovo.
Anche i mostri hanno un potere innato che si somma, inserendolo sotto la nostra carta Leader del Gruppo, ai poteri già precedentemente sbloccati a tutti gli eroi del nostro gruppo di avventurieri. Un letale parco Mostri degno del migliore boss di fine livello e - difatti - rappresentano l’altra condizione di vittoria possibile nel gioco: uccidendo tre mostri, si vince la partita!
La tattica è tutto
Anche se Here to Slay si presenta con una veste toon (e ci piace tantissimo per questo), le nostre scelte di gioco non devono mai essere avventate e valutate molto bene. Prima di tutto, nel nostro turno, avremo a disposizione tre Punti Azione con cui decidere come agire. A nostra disposizione - inoltre - abbiamo cinque tipi diversi di Azione che costano un numero diversi di punti. Per iniziare abbiamo le azioni che costano un solo punto azione, come Pescare (una carta), Giocare (una carta Eroe o Magia) o Tirare i dadi (per attivare uno dei poteri dei nostri Eroi).
La seconda azione - più costosa, 2 Punti Azione - è quella di Attaccare: permette di attaccare (appunto) una Carta Mostro tra le tre nel centro del tavolo. In questo caso, si può procedere - ovviamente - solo se si hanno i requisiti minimi della carta e tirare i dadi per calcolare il risultato dell’attacco. Fate molto bene i conti prima di procedere, perché ogni Carta Mostro presenta due soglie.
Effettuare un tiro sotto la soglia più bassa (rossa), avrà un effetto negativo sul vostro gruppo. Invece, con un tiro superiore alla soglia più alta (verde), permetterà di sconfiggere il Mostro e guadagnare il suo potere aggiuntivo per il nostro Leader. Un tiro medio non sortisce - invece - nessun effetto.
La terza azione - la più costosa in assoluto, 3 Punti Azione - permette appunto di Scartare tutte le carte in mano (non quelle giocate davanti a noi) e di pescarne altre cinque.
Se terminate i punti, il turno finisce e passa al giocatore successivo. È ovviamente possibile passare il turno anche se non si sono spesi tutti i punti nel proprio turno - ma è un peccato, visto che non si possono accumulare per i successivi.
Riunire gli Eroi giusti
Al di là della condizioni di vittoria scelta per vincere la partita, assemblare il gruppo giusto sarà sempre una parte fondamentale della nostra strategia. All’inizio della partita, ogni giocatore riceve cinque Carte Standard tra le 115 presenti nel gioco, ma non troveremo solo Eroi al suo interno.
Il gioco - infatti - propone cinque tipi di carte per costruire le nostre azioni. La più comune è la Carta Eroe. Ogni eroe è identificato da una classe e da un effetto. Metterlo in gioco equivale a giocare una carta e permette di provare ad attivarne l’effetto gratuitamente subito. Nei turni successivi, sarà possibile riattivarla tirando i dadi ma solo se l’eroe è ancora in gioco.
Power up e Magie
La seconda tipologia di carte è costituita dalla Carta Oggetto, giocabile su un proprio eroe per migliorare una delle sue caratteristiche, arrivando perfino a cambiare la sua classe in un’altra più utile alla nostra tattica. Non mancano le Carte Oggetto Maledetto - uniche che possono essere giocate su un eroe di un giocatore avversario, al fine del peggiorare le sue performance. Attenzione, però: un Eroe può avere sempre e solo un Oggetto assegnato e non può mai essere sostituito. Inoltre, perdendo l’Eroe, si perde definitivamente anche l’Oggetto.
La terza tipologia sono le Carte Magia - utilissime azioni istantanee che daranno vantaggi momentanei alle nostre azioni. In questo ambito, possiamo trovare non solo bonus al tiro dei dadi nei differenti frangenti del gioco ma anche di simpaticissimi attacchi ai nostri avversari. Per esempio, è possibile anche rubare una Carta Eroe a un avversario o far rimettere - a tutti i giocatori - tutti gli oggetti giocati nel proprio inventario. Saper decidere quale Magia usare e - soprattutto - quando può far svoltare una partita a nostra favore e rovinare i piani dei nostri avversari con una mossa dall’apparenza innocua, è fondamentale per portare a casa la vittoria.
In fondo siamo amici, lo sai?
Le ultime due tipologie di carte, invece, appartengono alla categoria Sfondamicizie. Ebbene sì, perché se fino ad ora, abbiamo parlato di impavidi eroi puffettosi, simpaticamente cartooneschi, è in queste due tipologie di carte che Here to Slay mostra maggiormente il suo valore. Andiamo con ordine.
La Carta Modificatore permette infatti di modificare - appunto - un qualsiasi tiro di dado effettuato da te stesso o da un altro giocatore, in un qualsiasi frangente, dall’attivazione di un effetto all’attacco di uno dei Mostri del gioco. Per aumentare la follia di questa azione di gioco, non c’è limite al numero di carte di questo tipo che tutti i giocatori possono giocare dopo un singolo tiro di dado. Preparatevi quindi alle peggiori scorrettezze che Madre Natura possa aver mai pensato, perché questo tipo di giocata tira fuori il peggio - in assoluto - da ogni giocatore.
Per concludere in bellezza, arriva poi la Carta Sfida, altro parto di una mente evidentemente malata, determinata a vedere le vostre partite a un gioco da tavolo diventino una scorreria senza precedenti. In questo caso, quando un giocatore decide di giocare - nel proprio turno - una qualsiasi carta Eroe, Oggetto o Magia - uno (e uno solo, il più lesto a dichiararlo) può effettuare una Sfida a quella giocata. In questo caso, entrambi i giocatori tirano i dadi e si calcola il vincitore della Sfida (considerate anche le carte precedentemente descritte, ovviamente).
In caso di vittoria dello Sfidante, il perdente scarta la carta che stava giocando e perde i punti azione. In caso di sconfitta dello Sfidante, il giocatore procede con terminare la sua azione di gioco normalmente. Ho visto - francamente - amicizie consumarsi per molto meno.
Conclusioni
Appare chiaro quanto le regole di Here to Slay siano poche ma puntino a portare i giocatori a una notevole quantità di interazioni durante soprattutto il turno dei giocatori avversari, una caratteristica spesso dimenticata da molti giochi da tavolo. Considerando le due condizioni di vittoria possibili, tenere la soglia dell’attenzione alta durante ogni singola giocata è fondamentale per capire quando colpire l’avversario, in modo da fargli più male possibile. Smontare un attacco contro un Mostro - facendogli perdere magari uno scontro e qualche eroe, può sfaldare completamente la strategia costruita dal giocatore.
Aggiungiamo a questo gameplay, una frenesia di base del gioco, un pizzico di alea generata tra carte dai poteri insensati e un tiro del dado potenzialmente sempre traditore, e Here to Slay risulta un gioco perfetto per diversi scenari e gruppi, adattandosi a diversi contesti facilmente. Grazie al suo tono scanzonato, permette a chiunque di giocare divertendosi. La sua dimensione tattica e strategica, aggiunge un livello per cui anche i giocatori più esperti possano divertirsi, con questo filler veloce da intavolare e da giocare.
Materiali
Here to Slay è un card game con una linea grafica notevole, curatissima nella sua realizzazione e dalla dimensioni e peso contenuti. Una ventina di carte “grandi” - oversize - ma che mischieremo pochissimo, un mazzo di 150 carte standard robuste (ma facilmente imbustabili, volendo). Due dadi - custom - per completare l’arredo del gioco, semplice ma ben strutturato. Completano il set, un manualetto in formato A3 ripiegato e sei carte guida per ricordare a tutti i giocatore le regole di base di tutto il gioco, perfettamente riassunte.
Chi si è appassionato a giochi come Exploding kittens (o il precedente Unstable Unicorns), rimarrà soddisfatto dal tono e dalla semplice profondità di questo gioco. Veloce da giocare, dinamico, costringe - in modo elegante - tutti i giocatori a essere attivi, a colpi di magie e amichevoli scorrettezze vicendevoli.
Voto Recensione di Here to Slay
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- filler perfetto per chiunque
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- veloce da spiegare e semplice da giocare
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- i giocatori saranno coinvolti a forza di amichevoli scorrettezze
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- stile e design delle carte molto unicorsoso
Contro
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- forse manca “qualcosa” per segnare i punti azione spesi
Commento
Here to Slay funziona - diverte seppur a volte molto aleatorio, tra un tiro di dado e una certa dose di amichevoli scorrettezze e riesce sempre a intrattenere per quella mezz'ora il gruppo. Design delle carte molto accattivante, sicuramente adatto a un pubblico giovane, strizza l'occhio al party game di gruppo.