Quello che conta è il Viaggio
Highway Holocaust è il primo volume di una saga di quattro, Freeway Warrior - tradotto in italiano con Il Guerriero della Strada. Ed è proprio con la strada che questa storia nasce. Joe Dever ha progettato e poi scritto la serie nel 1987 dopo un viaggio “on the road” che ha fisicamente toccato tutti le località menzionate nei volumi e riportati sulla mappa ad opera di Francesco Mattioli che potete trovare all'interno della sopra copertina.
Il racconto di questo viaggio è arrivato in Italia all'interno nella collana Librogame di Edizioni EL durante gli anni ‘80, ma è stata ripresa e riproposta - come gli altri lavori dell’autore - nel 2013 dalla Vincent Books con un’edizione Deluxe di pregio e su cui si basa questa edizione.
Il fuoco alla Fine del Mondo
La cronistoria degli avvenimenti che hanno portato al disastro nucleare è il terzo elemento che si trova sfogliando il libro subito dopo la prefazione e la scheda del personaggio, ma è sicuramente la prima da leggere.
Dever pesca a piene mani dall'immaginario cinematografico e collettivo dell’epoca per raccontare una storia di terrore guidata dalla HAVOC, una superpotenza criminale che ha infine portato il mondo alla guerra atomica. Il ruolo di questa superpotenza nel mondo post apocalittico si intravede a malapena in Highway Holocaust senza però mancare di far sentire la sua presenza: la HAVOC, o meglio ciò che ne rimane, è una costante ombra scura all'orizzonte che non fa altro che presagire lo scontro finale.
Chi si aspetta, a questo punto, di vestire i panni di un vendicatore contro la malvagia organizzazione fin dal primo momento si sbaglia di grosso. Cal Phoneix, il protagonista della storia che andremo a dirimere, è una persona tutto sommato normale se consideriamo che ha vissuto un’olocausto nucleare durante l’adolescenza ed è sopravvissuto fino all'età adulta.
L’introduzione ci fa conoscere Cal come un personaggio tremendamente fortunato e capace - fino ad adesso - di essere sopravvissuto all'olocausto nucleare senza spettri a tormentarlo. Ci racconta anche che non vestiremo la giacca di pelle di uno sbarbato inesperto, ma al contrario di un uomo completamente preparato al pericolo. Cal Phoenix ricorda tantissimo e per molti aspetti un novello Jena Plissken in salsa deveriana.
L’uomo e le Pallottole
Il regolamento di gioco di Freeway Warrior è una rivisitazione in salsa post apocalittica di quello utilizzato in Lupo Solitario ed anche nella Saga di Oberon il Mago.
Alla fine del volume troveremo una Tabella del Destino, ovvero una griglia di numeri da 0 a 9 distribuiti casualmente dal quale il volume ci chiederà di estrarre un numero chiudendo gli occhi e puntando la matita: vi accorgerete molto in fretta che questo sistema di randomizzazione è molto incline a delle estrazioni guidate - e dopo aver giocato parecchi volumi di Joe Dever, sospetto che la cosa sia volutamente così per mitigare la difficoltà di verti passaggi.
Useremo la Tabella del Destino per determinare la nostra Combattività e la nostra Resistenza, ma queste non solo le uniche caratteristiche di Cal con cui avremo a che fare.
La scheda di Freeway Warrior introduce anche quattro Caratteristiche di Sopravvivenza alle quali questa volta dovremo assegnare un valore totale di punti: Guida, Mira, Orientamento, Agilità ed Intelligenza
Mira è ovviamente la caratteristica legata alle Armi da Fuoco, le quali occupano gran parte del regolamento. E’ infatti possibile scegliere quattro tipi diversi di arma da fuoco, ognuno con la sua riserva particolare di proiettili e le sue particolarità. Le armi non hanno statistiche diverse tra di loro, ma durante il volume vi troverete in situazioni nel quale una tipologia di arma è chiaramente quella più efficace e vedrete aumentare le vostre probabilità di successo di parecchio.
La scheda di Freeway Warrior sembra suggerirvi che la strada è imprevedibile e vi servirà spesso l’arnese giusto per il compito - e non parliamo solo di armi. La gestione dell’equipaggiamento è infatti particolarmente stringente e sovraccaricarsi oltre un certo limite porta a penalità sul punteggio di Agilità. Questa caratteristica è anche quella che viene messa alla prova ogni volta che rischiate un danno fisico o direttamente la vostra pelle, per cui badate bene alla vostra strategia: girare con un attrezzo per ogni evenienza potrebbe rallentarvi troppo per il mondo dopo l’apocalisse.
Il volume aggiunge inoltre altre risorse specifiche, come le Razioni di Acqua e la Cassetta Medica, che aiutano a rafforzare rispettivamente il tema delle “Terre Desolate” e dell’eroe pronto ad ogni evenienza e veramente duro a morire.
L’Inferno sulla Route 20
Highway Holocaust inizia con tutte le premesse giuste per porre fine alla relativa fortuna nella vita di Cal Phoneix e buttarlo nella mischia. L’insediamento in cui vive apprende che la WestCoast americana è stata per gran parte risparmiata dai bombardamenti nucleari e pertanto decide imbarcarsi in un esodo: la California è peraltro dove i genitori di Cal vivevano prima “giorno zero” e la speranza è quella di ritrovarli ancora vivi.
Tali premesse sono ottime affinché il lettore possa calarsi nel viaggio assieme a Cal e sperimentare in presa diretta la sua costruzione come personaggio. Durante il viaggio i legami tra il protagonista ed i suoi compagni emergono e si rinsaldano davanti alle difficoltà e di fronte alle scelte che si decidono di operare.
Tutti gli ostacoli che durante il libro ci si trova ad affrontare hanno sempre un certo grado di brutalità. Spesso il modo migliore di affrontare un problema sono le pallottole ed un colpo sicuro evita completamente la necessità di un combattimento corpo a corpo usando la propria Combattività ed una serie di tiri sulla Tabella del Destino finché la Resistenza dell’avversario non si esaurisce - oppure lo fa quella di Cal, e così la sua avventura.
La gestione dell’inventario rende giocare a questo libro game un puzzle ad incastro perché, sin dai primi paragrafi, è reso chiaro che l’attrezzo giusto al momento giusto è davvero il modo migliore di evitare un ostacolo senza colpo ferire.
A livello narrativo Highway Holocaust ricalca la struttura di un viaggio a tappe, dove ogni località rivela nuovi ostacoli da superare assieme a nuove opportunità. Questo viaggio, come si intuisce dalle premesse e si ha conferma durante la lettura, è pensato per essere vissuto in tutte le sue tappe: nel nostro caso, in tutti e quattro i volumi.
La serie di ostacoli e di difficoltà da superare si conclude appena prima della conclusione della prima grande tappa del viaggio in un cliffhanger assolutamente da manuale che scioglierà i dubbi di chiunque riguardo al considerare questo primo libro come auto conclusivo.
L’Edizione Deluxe Vincent Books
L’edizione Deluxe di Vincent Books è qualcosa che potrebbe resistere ad un apocalisse nucleare. I 350 paragrafi del libro gioco sono raccolti in un hardcover con sovra copertina. L’interno del libro è in bianco e nero stampato su carta porosa e ruvida, perfetta per far risaltare le illustrazioni originali in bianco e nero dell’edizione inglese. Ho rigiocato il volume prima della recensione durante le tratte casa e lavoro ricopiando la scheda del personaggio su un foglio che ho usato come segnalibro ed il mio volume presenta segni assolutamente minimi di usura ed fa ancora un figurone in libreria - cosa assolutamente impossibile con alti volumi in edizione tascabile o più economici.
La sovra copertina è illustrata all'esterno da Alberto del Lago, il quale ci regala l’unica immagine del protagonista di tutto il volume. L’interno, come accennato prima, custodisce una mappa di tutto il Sud degli Stati Uniti a tinte fortemente post apocalittiche ad opera di Francesco Mattioli.