Recensione: Berserk "L'epoca d'oro", la trilogia cinematografica in edizione speciale

Arrivata al cinema nel biennio 2012/2013, la trilogia de “L'epoca d'oro”, ovvero i tre film che costituiscono l'omonimo arco narrativo di Berserk, straordinario capolavoro dark fantasy del mangaka Kentaro Miura, ritorna oggi in blu-ray in un'edizione speciale e celebrativa, che mette un ultimo punto alle vicissitudini distributive legate ai film.

Avatar di Raffaele Giasi

a cura di Raffaele Giasi

Senior Editor

Arrivata al cinema nel biennio 2012/2013, la trilogia de “L'epoca d'oro” - ovvero i tre film che costituiscono l'omonimo arco narrativo di Berserk, straordinario capolavoro dark fantasy del mangaka Kentaro Miura - ritorna oggi in blu-ray in un'edizione speciale e celebrativa, che mette un ultimo punto alle vicissitudini distributive legate ai film.

Dopo l'arrivo in sala dei film, infatti, per ciò che concerne il mercato italiano c'erano stati problemi per la distribuzione dei primi due capitoli, originariamente offerti in tiratura limitata, e solo più tardi, con il passaggio di Yamato Video sotto l'ala di Koch Media e la conseguente distribuzione su disco del terzo film, si era potuto godere di ristampe alla portata di tutti, raccolte per altro in tre bellissime edizioni comprensive di slipcase, booklet e cartoline.

Quel che mancava, quindi, era un'edizione che mettesse alla portata di tutti, ad un prezzo modesto e competitivo, l'intera trilogia, complice anche la scarsezza di copie disponibili per le nuove edizioni dei singoli film.

Del resto se parliamo di Berserk, parliamo di un'opera fondamentale della letteratura manga, che al netto dei più recenti passi falsi e di una pubblicazione quanto mai sconnessa (il manga è in pubblicazione da circa 30 anni senza che si veda un finale all'orizzonte) ha emozionato, galvanizzato e ispirato numerosi lettori in tutto il mondo, facendo confluire il proprio stile ed i propri segni anche al di là del panorama fumettistico, come è successo ad esempio per la serie Dark Souls di From Software, che a Berserk deve evidentemente parte della propria caratterizzazione artistica e del proprio fascino.

La Trilogia de L'epoca d'oro è un momento narrativo “in media res” per ciò che concerne il manga, ma trattandosi di un flashback è, di fatto, l'inizio delle vicende di Gatsu, il Cavaliere Nero, l'incrollabile “lottatore” alla rincorsa di un nemico, Phemt/Grifis (o Griffith se preferite l'adattamento anglofono) causa scatenante della sua dannazione in terra. Benché sia strano parlare di “spoiler” per una storia che ha più di 20 anni sul groppone, siamo consci di quanti, soprattutto oggi, siano stati distanti dall'opera, complice proprio il gran numero di volumi e la loro pubblicazione a singhiozzi, ed ecco perché l'acquisto della trilogia cinematografica può essere un buon compromesso alla lettura del manga che, in ogni caso, val la pena specificare essere un'opera non solo narrativamente validissima, ma anche artisticamente sopraffina.

Ovviamente si tratta un prodotto per adulti, ed assolutamente sconsigliato alla fascia al di sotto dei 14 anni.

I dischi

Elegante e lussuosa, questa Berserk Trilogy si presenta con una steelbook dalla grafica pulita ma appagante. Un Gatsu in piena forma e dall'armatura dalla colorazione metallizzata svetta su di una confezione dalle tonalità rosse e nere, chiaro riferimento al terzo film della trilogia “L'avvento”, dove le pieghe narrative arriveranno al loro tragico climax. Dal punto di vista visivo tutti i film si comportano bene, presentandosi secondo il canone delle loro edizioni del 2016 (le succitate ristampe ad opera di Koch Media), con un 16:9 anamorfico a 24 fps in 1080p. Un deciso passo in avanti sotto il punto di vista tecnico rispetto alal versione originale (2012) che presentava invece una minor pulizia dell'immagine, specie sotto il profilo dell'aliasing.

L'animazione si presenta quindi pulita, ed anzi se si dispone di un ottimo televisore OLED le parti più cupe risultano persino più godibili che al cinema, facendo percepire meno allo spettatore quel distacco che sussiste tra la fusione dell'animazione tradizionale a quella in CG, tecnica mista da tempo in voga nell'animazione nipponica, e purtroppo non sempre all'altezza delle aspettative (come succede, ad esempio, per la più recente serie animata dedicata sempre a Berserk, dove spesso i risultati sono molto al di sotto delle aspettative).

A fare la parte del leone è certamente il terzo film, L'Avvento, che tra i tre è quello stilisticamente e tecnicamente più maturo e concreto, tant'è che così come al cinema è una gioia per gli occhi anche sullo schermo di casa, e questo anche a patto di non avere per forza una tv in grado di restituire una perfetta pulizia dell'immagine (anche una classica HD-ready, per dire, restituisce un buon risultato).

I colori non sono mai impastati, la pulizia dell'immagine non compie quasi mai passi falsi (se non legati ai film originali) e la profondità dei neri è abbastanza soddisfacente, per quanto saremmo stati curiosi di saggiare una rimasterizzazione in 4K che forse, dato il tempo e la volontà di dare seguito alla trilogia (questo secondo le più recenti dichiarazioni dello Studio 4°C che si è occupato dei tre film) sarebbe quanto mai doveroso.

In ogni caso i tre film restano solidi e godibili. Alcuni stralci come la battaglia di Doldrey (secondo film), gli incontri tra Grifis e Gatsu e il già citato Avvento sono spettacolari, e restituiscono tutta la potenza, la violenza e la voluttà di un manga ancora oggi straordinario.

Audio

Per quanto riguarda l'audio, trattandosi di un'edizione squisitamente pensata per il mercato nostrano, abbiamo su disco sole due tracce, ovvero quella italiana e l'originale giapponese. La prima è una 5.1 Master Audio, la seconda una più corposa 5.1 Dolby True HD. La differenza c'è, ma come spesso capita si nota solo su impianti che siano davvero degni di questo nome. La profondità acustica, per il resto, non lascia spazio a perplessità.

Godendo il film dalla TV o da una soundbar il risultato è in ogni caso ottimo, anche se per ovvi motivi consiglieremmo la visione in lingua originale, meglio allineata con la recitazione animata, specie quando (raramente) questa si propone in modo più asciutto. In ogni caso, il lavoro compiuto dall'adattamento italiano è sublime. Se si scende a patto con la decisione di mantenere la versione anglofona dei nomi, ovvero Guts invece di Gatsu e Griffith al posto dell'originale Grifis, il lavoro è di spessore e si sente tutto. Complice sicuramente l'uscita al cinema, che ha caricato la recitazione nostrana di un buon pathos e di una grande partecipazione da parte degli attori vocali. Sottotitoli invece solo in italiano.

Extra

In chiusura veniamo agli extra, dolente tallone di Achille di questa edizione, la cui tiratura limitata avrebbe fatto pensare ad un'offerta certamente più dignitosa rispetto al passato. A parte una bellissima steelbook e un prezzo competitivo, questa Trilogy offre semplicemente la presenza in confezione di tre cartoline, una dedicata ad ogni film.

La scelta segue quindi il trend delle edizioni 2016, in cui pure erano presenti cartoline dedicate ai rispettivi film in ogni uscita. Lì, tuttavia, avevamo anche la presenza per ogni disco di un piccolo artbook con schizzi e immagini di produzione, nonché di una slipcase, entrambi extra qui del tutto assenti. Non fa meglio neanche l'offerta su disco, che si limita a quanto visto già nelle precedenti edizioni: trailer e nulla più, laddove forse sarebbe stato il caso (finalmente aggiungeremmo) di inserire qualche contenuto in più relativo alla produzione, o magari qualche documentario o intervista, certamente materiale non difficile da reperire vista la piena attività dell'autore, Kentaro Miura, come dello studio di animazione, il succitato Studio 4°C.

Se sei un fan di Berserk, allora dovresti dare un'occhiata anche al divertente "Berserk and the band of the Hawk", videogame in stile musou disponibile dallo scorso anno per PS4.
Leggi altri articoli