Reacher: anteprima della nuova serie di Amazon Prime Video

Amazon Prime Video presenta Reacher, la nuova serie dedicata al personaggio creato da Lee Child con Alan Richtson.

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a cura di Manuel Enrico

Il passaggio da romanzo a film non è mai semplice, come potrebbe testimoniare qualsiasi lettore di Stephen King. Non che se la siano passata meglio autori capaci di creare personaggi dinamici e coriacei, come Jason Bourne o James Bond, ma se il cinema è stato deludente nei suoi adattamenti, apparentemente Amazon Prime Video sembra intenzionata a ribaltare la situazione. La sua ultima mossa in questo senso è Reacher, serie dedicata al granitico investigatore creato da Lee Child in uscita il prossimo 4 febbraio, con una prima stagione di otto episodi.

Se il nome vi suona familiare, vuol dire che avete conosciuta la precedente incarnazione cinematografica di Jack Reacher, alias Tom Cruise. Il volto di Mission: Impossible ha infatti interpretato ben due volte Jack Reacher al cinema, in due pellicole attualmente disponibili sul concorrente di Amazon Prime Video, Netflix. Per quanto vicino all’indole del personaggio, il minuto Cruise mancava della fisicità tipica del personaggio di Child, elemento essenziale di una figura che ha sempre basato gran parte del suo carisma sulla propria corporatura. Lezione apparentemente appresa da Skydance, che per la sua serie ha puntato su un attore dai tratti più vicini all’originale cartaceo, Alan Richtson.

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Reacher: dalle pagine di Lee Child ad Amazon Prime Video

Un segnale evidente di come questa discesa nella serialità televisiva di Jack Reacher lo avvicini maggiormente alla visione di Child rispetto alla precedente esperienza cinematografica. Una possibilità che la serialità offre con maggior facilità, complice un minutaggio sensibilmente superiore rispetto al cinema, come dimostrano i cinquanta minuti a episodio di Reacher. Ovviamente, i lettori dei romanzi di Child che si avvicineranno a Reacher saranno severi giudici della serie, specialmente dopo le deludenti vibrazioni ricevute vedendo i film.

Grazie all’anteprima della prima stagione di Reacher offertaci da Amazon Prime Video, possiamo tranquillizzare i lettori di Child: Alan Richtson è a tutti gli effetti Jack Reacher. Un’esperienza simile è già stata tentata con successo dal canale streaming, che ha adattato al linguaggio seriale un’altra amata figura nata in una saga letteraria e già protagonista di una lunga vita cinematografica, ovvero il Jack Ryan di Tom Clancy, ora incarnato dal volto di John Krasinsky, succeduto a Alec Baldwin, Harrison Ford, Ben Affleck e Chris Pine. Complice l’ottimo risultato ottenuto con Jack Ryan, le aspettative per Reacher erano decisamente alte, ulteriormente spinte dal trailer che si premurava di mostrare come Richtson avesse fatto fisicamente proprio il personaggio di Child.

Jack Reacher ha lasciato la vita militare dopo avere raggiunto il grado di maggiore nella polizia militare. Dopo questa scelta, Reacher gira gli States vivendo al di fuori dei radar, svolgendo piccoli lavori per mantenersi, usandoli spesso come copertura per la sua vera missione: indagare su casi particolari, spesso altamente rischiosi. È a questa sua particolarità che si rivolge la prima stagione di Reacher, che ci presenta l’uomo all’inizio di questa sua nuova vita, che lo vede arrivare nella cittadina di Margrave, Georgia, dove viene coinvolto in un’indagine che lo toccherà sul personale, portandolo a scoprire una complessa macchinazione criminale che lo spingerà a entrare in azione al fianco di due poliziotti locali.

Le buone vibrazioni avute vedendo il trailer, lo diciamo subito, sono state confermate dalla visione della nostra anteprima. Come prevedibile, il punto critico era la caratterizzazione del personaggio, una figura complessa che rappresenta una particolare crasi tra la forza bruta, ma contenuta, e la rapidità mentale di un buon investigatore. Se la narrativa di Child è stata perfetta nello sviluppare questo atipico eroe moderno, l’adattamento affidato a Nick Santora doveva cogliere le peculiarità del personaggio e calarle all’interno di un differente medium, trovando una meccanica che riuscisse a far emergere la granitica sicurezza di Reacher.

Richtson non ha solamente la necessaria fisicità per interpretare il muscoloso personaggio, ma sfoggia una recitazione perfetta per trasmettere anche emotivamente la sicurezza e la rigidità di Reacher. Una complessità emotiva che non si apprezza solamente nei dialoghi e nei rari momenti in cui si lascia trapelare l’interiorità di Reacher, ma che trova una forte affinità all’originale cartaceo nelle scene di lotta, mai banali o abusate. Ritchson fa proprio lo stile di Reacher, dalla testata con cui inizia sempre i suoi scontri, al suo rituale prima di dare sfogo ai muscoli, inscenando combattimenti che non mirano alla spettacolarità, ma alla brutale efficienza.

In ogni episodio visto abbiamo avuto modo di apprezzare questa peculiarità del personaggio, perfettamente valorizzata da movimenti di macchina che seguono l’azione e ne arricchiscono la dinamicità. Segnali di stile netti, con una padronanza delle inquadrature che consente di massimizzare il coinvolgimento dello spettatore, supportata da una colonna sonora mai invasiva, che accompagna i diversi registi nella definizione di una serie coinvolgente.

L'inizio di una nuova serie Amazon Prime Video

Parte integrante del fascino di Reacher è proprio la maestria con cui l’occhio della videocamera guida lo spettatore nella scoperta di questa complessa dinamica investigativa e sociale. Margrave è la cittadina cliché del sud, in cui vigono ancora disturbanti tratti razzisti e vincolata a una sorta di chiusura verso l’esterno, condizione che rende un tutt’altro che invisibile forestiero come Reacher un elemento dissonante. Con intelligenza, ci viene mostrato come questa montagna umana sia un corpo estraneo nell’ecosistema di Margrave, dall’abbigliamento alla spavalderia con cui si muove, suscitando la reazione dei cittadini.

Un esempio di come una buona regia a supporto di una scrittura ispirata possa ottenere grandi risultati. È indubbio che Santora abbia interpretato al meglio l’essenza del personaggio di Lee Child infondendola con cura in Reacher, cogliendo ogni peculiarità del personaggio, comprese sfumature come la sua personalissima parlata da vero action hero anni ’80, e curando con ugual attenzione la caratterizzazione degli altri personaggi e dell’ecosistema cittadino di Margrave, che nel ritratto delle sue pecche locali avvicina Reacher a grandi classici del cinema ambientati in simili contesti, da La calda notte dell’ispettore Tibbs e Mississippi Burning.

La sensazione è che Reacher si appresti a divenire una delle serie di maggior spessore del catalogo di Amazon Prime Video, che dopo la conclusione di The Expanse necessita di un’altra serie di richiamo come fiore all’occhiello. E Jack Reacher ha ampiamente dimostrato di esser l’uomo giusto al momento giusto.

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