Rat-Man Saga: fletto i muscoli e sono nel mito, recensione
Il cuore della narrativa del mito del Ratto viene raccolta ora in volumi grazie alla Rat-Man Saga, la nuova edizione Panini Comics.
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a cura di Manuel Enrico
Fletto i muscoli e sono nel vuoto. Per due decenni questa battuta è stata foriera di avventure paradossali e spiazzanti momenti di grande emozione, due aspetti di uno dei fumetti più atipici e, in un certo senso, significativo del panorama fumettistico nostrano: Rat-Man. Nato da una passione viscerale del suo autore, Leonardo Ortolani, il Ratto, come è stato affettuosamente ribattezzato l’improbabile eroe, ha saputo conquistarsi l’affetto di ben più di una generazione di lettori, grazie a una florida produzione che, oltre alla serie titolare composta da 122 numeri, ha portato il Ratto a confrontarsi con le parodie delle grandi opere della pop culture, da Star Wars a Star Trek, senza dimenticare Alien o Il Signore degli Anelli. Eppure, in mezzo a questo maelstrom di storie, ora che la lunga avventura editoriale del piccolo supereroe della Città senza Nome si appresta ad affrontare un’ultima, imperdibile impresa: diventare ufficialmente una Saga. È in questa natura che viene presentato al pubblico Rat-Man Saga, raccolta in dodici volumi delle storie che compongono il corpus principale della vita di Rat-Man.
Durante gli anni, Ortolani non si è limitato a raccontare la divertente esistenza di Rat-Man, come si diceva poc’anzi, ma è stato coinvolto in una serie di avventure corollarie che hanno spesso dilatato i tempi della storyline principale. Le precedenti ristampe, mantenendo sempre una coerenza nel riproporsi, hanno mantenuto questo tratto, motivo per cui la recente decisione di Panini di ripubblicare la Rat-Man Saga, focalizzandosi espressamente sul corso principale del mito del Ratto. Un’occasione preziosa, tanto per gli affezionati lettori del supereroe di Ortolani, quanto per coloro che potrebbero scoprirlo per la prima volta.
Rat-Man Saga: come leggere al meglio il mito del Ratto
Per comprendere quanto Rat-Man sia stato importante per il fumetto italiano, si potrebbe ragionare su come l’ultimo capitolo della sua Saga, Quando tutto finisce, sia stato un vero e proprio evento. Non un semplice finale, ma una forte conferma di quanto Rat-Man sia autentico, vivo. Con pregi e difetti di un vero essere umano, compresa la più umana delle caratteristiche: la fine. Per tutta la sua vita, il Ratto ha cercato di essere un supereroe vero, capace di grandi gesta, ma termina la sua lunga vita divenendo qualcosa di più: sé stesso. Il Rat-man di Quando tutto finisce è la summa di tutte le diverse anime del personaggio di Leo, scorretto, stupido e sbruffone, ma anche sensibile, innamorato ed eroico, pronto al sacrifico anche quando sa bene che non ha speranza. Rat-man non è mai stato un eroe, ma è sempre stato uomo, nel senso vero della parola, soprattutto nel suo essere fallace e imbranato, ma perché forse a livello inconscio ha scelto di esserlo. E soprattutto, con questo suo capitolo, il Ratto mostra come tutta la sua lunga avventura, la sua Saga, sia stata una spettacolare, irriverente dimostrazione di umanità. Un traguardo raggiunto grazie alla fortunata crasi tra l’umorismo dissacrante e irriverente e la profonda conoscenza del mondo supereroico, con cui Ortolani ha più volte ironizzato.
Ecco l’eroismo di Rat-man, non essere il supereroe che avrebbe voluto essere, ma l’uomo che noi tutti per anni abbiamo deriso e al contempo amato. Questa sua vicinanza al nostro quotidiano lo ha reso uno dei miti più sinceri del fumetto italiano, frutto di un amore incondizionato del suo autore, che lo disegnava, inchiostrava e fumettava curando perfino il lettering. Leo Ortolani ha consacrato buona parte della sua vita da fumettiere (come dice lui), creando un personaggio unico, per me a tratti romantico nel suo modo di vedere il mondo.
Ma quindi, perché leggere Rat-Man Saga? La risposta è nella natura stessa del personaggio. Il Ratto è un supereore talmente atipico che anche in questo si è distinto dagli altri eroi, ha raggiunto il suo traguardo. Un viaggio finale che in dieci numeri ha raccontato l’ultimo atto dell’eroismo del Ratto, e lo ha fatto esattamente con lo stesso tono con cui ha raccontato le sue gesta in questi anni. Uno dei punti forti del modo di raccontare di Leo è stato il dare al suo piccolo personaggio una serie di difetti che, per quanto estremizzati, sono parte integrante del nostro vivere comune.
Umorismo intelligente e dissacrante
Con agilità, Ortolani ha saputo offrirci umorismo dissacrante e politicamente molto, ma molto scorretto, con battute che erano pensate sia per farci ridere oltre ogni limite che per instillare un minimo di pensiero critico. Il dinamismo delle storie di Rat-Man seguiva un ritmo preciso, che colpiva al cuore il lettore proprio per un’alternanza tra surreale ed emozione, quando meno ce la aspettavamo. Alla battuta assurda seguiva la frase ad effetto, un secondo hai davanti un nano in calzamaglia dall’aria ebete e quello seguente ti trovi ad ammirarlo per il suo spirito o per una frase struggente.
L’idea di Panini di raccogliere in dodici volumi la Rat-Man Saga ha preso forma portando alla creazione di un’edizione di generose dimensioni, in cui le tavole di Ortolani sono presentate al meglio, consentendo al lettore di godere non solamente della progressiva definizione narrativa della continuity del Ratto, ma anche dell’evoluzione dello stile di Ortolani. La cura grafica ed editoriale della Rat-Man Saga, semplice ma colorata, rende questa nuova edizione delle avventure del Ratto un prodotto da collezione imperdibile per chiunque cerchi una lettura a tema supereroico, che consigliamo di reperire nei tre cofanetti da quattro volumi l’uno che compongono questa nuova edizione di Rat-Man.
Voto Recensione di Rat-Man Saga Vol. 1
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Raccolta complete delle avventure di Rat-Man
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- Edizione ben realizzata
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- Leggere Rat-Man è sempre un'ottima idea
Contro
-
- Non pervenuti
Commento
Ma quindi, perché leggere Rat-Man Saga? La risposta è nella natura stessa del personaggio. Il Ratto è un supereore talmente atipico che anche in questo si è distinto dagli altri eroi, ha raggiunto il suo traguardo. Un viaggio finale che in dieci numeri ha raccontato l’ultimo atto dell’eroismo del Ratto, e lo ha fatto esattamente con lo stesso tono con cui ha raccontato le sue gesta in questi anni. Uno dei punti forti del modo di raccontare di Leo è stato il dare al suo piccolo personaggio una serie di difetti che, per quanto estremizzati, sono parte integrante del nostro vivere comune.