Quand'è che il cosplay è diventato mainstream? Abbiamo già parlato di come, in questi ultimi anni, il cosplay sia diventato mainstream e sia entrato prepotentemente a far parte dell’attuale cultura pop uscendo dalla nicchia. Abbiamo anche analizzato i diversi approcci a questo hobby ormai molto popolare (per approfondire l’argomento, leggete il nostro articolo Cosplay: identità e accettazione di sé stessi).
C’è però una tematica importante da affrontare per chi decide di tuffarsi nel colorato mondo del cosplay e la si può riassumere con una semplice domanda: come scegliere il personaggio da interpretare?
La scelta del personaggio
Cosplay è prima di tutto interpretazione quindi, a meno che non siate modelli o indossatori, la scelta del personaggio dovrebbe essere la parte più semplice.
Tutti abbiamo un personaggio preferito: che sia di un anime o di un film, la prima scelta, specialmente se si è agli esordi, ricadrà sempre sull’interpretazione di quest’ultimo (se volete sapere quali sono i trucchi per l’ottima riuscita di un cosplay, recuperate il nostro articolo Cosplay Hacks: manuale di interpretazione per un cosplayer). Anche perché è più semplice imitare e rendere reale l’eroe che ci piace più di tutti se ne conosciamo già le caratteristiche estetiche e comportamentali.
Nel tempo i nostri gusti cambieranno ovviamente, ma ci appassioneremo sempre ad altri personaggi, fino a farli nostri. In questo caso, quindi, la scelta del nuovo cosplay avverrà spontaneamente, quasi senza pensarci.
Non tutti i cosplayer però seguono questo modus operandi per scegliere il cosplay da indossare e interpretare. Se da una parte troviamo persone con idee chiare e concise, dall’altra possiamo notare un approccio più vago e indeciso. Infatti molto spesso, soprattutto nei gruppi social dedicati alla community cosplay, possiamo imbatterci in post con foto di cosplayer in “abiti civili” accompagnati dalle classiche domande di rito, come ad esempio “Con quale personaggio mi vedreste bene?” o “A quale personaggio assomiglio di più?”. In questo modo l’autore del post deciderà in base alle risposte ricevute su quale strada orientarsi.
Questa richiesta di pareri, però, non sempre viene ben vista dalla community, in quanto la visione generale dei cosplayers è quella di interpretare personaggi dei quali si conoscono la storia e le caratteristiche, piuttosto che altri di cui spesso non si conosce nemmeno il nome o l’opera di provenienza.
Il cosplay è diventato Mainstream
È a questo punto che interviene la cultura pop in quell’aspetto sia amato che odiato dal pubblico: il mainstream. I cosplayers più indecisi o che si cibano dei consigli della community per portare a compimento un nuovo progetto cosplay posso scegliere quindi di interpretare il personaggio del momento, il più gettonato dal marketing.
Per ogni nuovo prodotto presentato, ci sarà sempre il protagonista a farne da mascotte e la scena cosplay, specialmente durante fiere ed eventi, verrà invasa da cosplayers con costumi degli stessi personaggi, anche se spesso possiamo notare le differenze tra costumi professionali, artigianali o acquistati su siti specializzati.
Chi frequenta l’ambiente cosplay da qualche anno potrà infatti ricordare l’enorme quantità di personaggi mainstream che popolavano gli eventi fumettistici. Harley Quinn, Deadpool, membri degli Avengers (se siete fan degli Avengers acquistate il set Lego del casco di Iron Man su Amazon) ed Elsa da Frozen sono solo alcuni dei personaggi che abbiamo visto in gran quantità durante gli anni, ma questo discorso può essere applicato a qualsiasi prodotto multimediale apprezzato e seguito dalla massa.
Attenzione però, con questo, non vogliamo dire che scegliere un cosplay diventato mainstream sia sbagliato, anzi. I personaggi che entrano a far parte della moda del momento sono anche quelli di cui si reperisce più facilmente il materiale per la realizzazione. Quasi per assurdo, il cosplay mainstream può essere un ottimo trampolino di lancio per addentrarsi in questo ambiente, un test che potrebbe essere utile per capire se davvero è il personaggio che fa per noi oppure se siamo alla ricerca di qualcosa di più elaborato e complesso.
Le conseguenze del Mainstream
Arrivati a questo punto, l’opinione della community si scinde in due macro insiemi: quello formato da persone infastidite dai personaggi mainstream e da chi ne indossa i panni e quello che racchiude i restanti gruppi.
Scegliere di interpretare un cosplay diventato mainstream può essere in realtà molto semplice, ma affrontare l’opinione altrui non lo è, specialmente se la nostra decisione di indossare un determinato personaggio è stata influenzata soltanto dalla moda del momento.
D’altronde questo discorso non è nuovo e può essere applicato a quasi tutti gli aspetti della nostra vita, sia che si tratti di avere l’ultimo modello di smartphone, sia nel cosplay appunto. Chi segue le mode sarà adulato e criticato allo stesso tempo, anche se magari quel personaggio è l’idolo della propria infanzia in versione rielaborata per l’adattamento di un determinato prodotto.
In questi casi vige sempre il detto “la tua libertà finisce dove inizia la mia” e, infatti, l’unico modo per non farsi travolgere da queste opinioni negative è seguire la propria strada e i propri progetti. Le critiche costruttive sono sempre utili e ben accette dai cosplayers, ma solo se hanno lo scopo di portare a un miglioramento nell’interpretazione o nella realizzazione di un costume. L’hobby del cosplay viene principalmente praticato per sé stessi e per passione e proprio per questo motivo il parere degli altri deve essere preso come un consiglio perché la decisione finale su chi o cosa interpretare la possiamo prendere soltanto noi e nessun altro.
Conclusioni
In conclusione il cosplay, per quanto sia diventato mainstream, è un hobby bellissimo e chiunque lo pratichi sarà sempre soggetto a critiche, costruttive o meno. Le opinioni degli altri, se fatte con educazione e volontà di aiutare possono portare realmente a un netto miglioramento ma allo stesso tempo, soltanto noi possiamo decidere cosa possiamo e vogliamo fare.
Il cosplay è un’arte e, come tale, rappresenta la nostra libertà di poter esprimere sé stessi nel modo che preferiamo o nella versione del personaggio che più adoriamo, dal più mainstream fino a quello più di nicchia.