Non è più un mistero che in Thor: Love and Thunder Natalie Portman torni a vestire i panni di Jane Foster, diventando la Potente Thor, brandendo un Mjolnir riforgiato. Tenendo fede a quanto visto nella serie a fumetti firmata da Jason Aaron, Jane non solo diviene la Potente Thor, ma affronta anche la sua personale battaglia con il cancro, condizione clinica che complica il suo rapporto con l’arma asgardiana. Senza entrare troppo nel dettaglio per evitare spoiler a chi non ha ancora visto la pellicola di Taika Waititi, ci limitiamo a dire che la donna affronta un’avventura emozionante in questo suo rapporto con il potere del martello. Ma quale sarà il futuro di Jane Foster dopo Thor: Love and Thunder?
ATTENZIONE: quanto segue contiene spoiler su Thor: Love and Thunder
Vedremo nuovamente in futuro Jane Foster dopo Thor: Love and Thunder?
Per rispondere a questa domanda, dobbiamo, sfortunatamente, valutare alcuni istanti del finale di Thor: Love and Thunder, motivo per cui sconsigliamo caldamente la lettura a chi non ha ancora avuto modo di andare al cinema.
L’utilizzo di Mjolnir, dotato del potere di purgare l’organismo di chi lo brandisce da qualsiasi tossina, ha complicato non poco la vita di Jane, visto che anche la chemioterapia a cui era sottoposta viene vanificata dalla sua scelta di divenire la Potente Thor. Scelta nata sia dalla sua volontà di lasciare questo mondo combattendo sia perché sente giusto che la sua vita sia posta al servizio degli altri, una visione che la conduce all’estremo sacrificio nel finale del film, aprendole però le porte del Valhalla, il paradiso norreno dimora di coloro che sono morti valorosamente in battaglia.
Nelle scene post-credit, vediamo Jane arrivare proprio ai cancelli del Valhalla, dove viene accolta da Heimdall (Idris Elba), che la ringrazia di aver scelto di aver sacrificato la propria vita anche in difesa del figlio. Questo momento rappresenta un momento essenziale per il futuro di Jane Foster, considerato che potrebbe sia essere un degno addio della Portman al franchise che un ulteriore punto di contatto con la storia fumettistica del personaggio. Come si divertiva a ricorda spesso Stan Lee, le porte dell’aldilà marveliano sono girevoli, e spesso questo ha consentito a diversi personaggi di tornare nel mondo dei vivi, come accaduto a Jane, che era ritornata nel nostro mondo come una delle leggendarie Valchirie.
Rimani aggiornato su tutte le nostre news ed articoli. Iscriviti al canale Telegram di CulturaPOP
Questo aspetto non è stato ancora affrontato dai Marvel Studios, ma la sensazione è che Natalie Portman sia ancora disposta a interpretare il personaggio, visto la dichiarazione rilasciata in merito a LA Times:
“Sono aperta a qualsiasi proposta, è un personaggio così affascinante e credo che tutto sia possibile”
Non dimentichiamo che le precedenti apparizioni di Jane Foster non erano state così centrali nella trama del film, tanto che dopo la sua apparizione in Thor: The Dark World il personaggio era sparito venendo menzionato solo rapidamente nei successivi film del franchise. La felice intuizione di Waititi di dare alla Foster una maggior importanza, unita alla ben nota qualità recitativa della Portman, ha consentito di fare emergere una più completa caratterizzazione del personaggio, che la ha ulteriormente avvicinato al pubblico.
Il ritorno di Jane seguendo quanto letto nei fumetti rischia di esser un dettaglio pericoloso per il Marvel Cinematic Universe, considerato che potrebbe, almeno in parte, vanificare l’eroico gesto che ha condotto alla sua morte, oltre a invalidare quello che potrebbe essere uno dei rari percorsi completi di un eroe all’intero del franchise. In alternativa, considerata l’introduzione del multiverso della Fase Quattro, non è detto che Jane non possa ricomparire in una sua variante, ma anche in questo caso sarebbe necessario un motivo decisamente valido per motivare questo ritorno, evitando di farlo sembrare un mero sfruttamento di un personaggio molto amato.