BAO Publishing e la sua linea editoriale di manga Aiken sono in continua evoluzione ed espansione con l'arrivo di nuove storie e autori più o meno di nicchia. Dopo la splendida serie Dosei Mansion da poco conclusasi con il settimo volume, arriva una nuova collana divisa in 6 volumi che è stata molto apprezzata in Giappone tanto da diventare una serie televisiva. Stiamo parlando di Princess Maison realizzata dall'autrice di Rakuyō, Nui Tatsu Hito e Mamma (vincitore del Grand Prize al Japan Media Arts Festival) Aoi Ikebe. Vediamo insieme come si presenta il primo numero di questa nuova serie di genere slice of life (scorci di vita).
Princess Maison Vol. 1: la ricerca della casa perfetta tra incertezze sociali e culturali
Princess Maison racconta la storia di Sachi Numagoe, una ragazza di trent'anni che lavora come cameriera in un Izakaya, un caratteristico locale giapponese in cui è solito servire bevande tradizionali accompagnate da cibo di vario genere. Sachi, da tempo, ha deciso di risparmiare dei soldi per comprare una casa comoda e funzionale e per questo motivo è ormai conosciuta nell'ambiente delle compravendite di immobili perché assidua partecipante alle visite guidate nelle proprietà private. La sua curiosità e la sua preparazione le hanno permesso di conquistarsi la simpatia degli agenti immobiliari, ma nel corso della storia scopriremo dettagli e segreti sia sulla protagonista che sugli altri personaggi presenti nel racconto.
Il primo volume è diviso in dieci capitoli ed è un vero spaccato di vita quotidiana, soprattutto di donne e ragazze. Osserviamo persone come Sachi che sono in cerca della casa dei propri sogni, ma anche chi l'ha già trovata o l'ha messa in vendita. Il tutto è accompagnato dall'alone della solitudine, perché mentre qualcuna di queste donne è felice di stare da sola e pensa unicamente alla soddisfazione dei propri desideri materiali, altre sono alla ricerca incessante di un uomo che possa farle compagnia.
La protagonista, ovviamente, è colei su cui si concentra maggiormente il racconto e si mostra subito come un personaggio misterioso e segreto di cui è difficile osservare il suo passato, ma anche il suo presente. I lettori, però, non avranno difficoltà nel provare empatia nei suoi confronti e a sentire le sue stesse emozioni quali serenità, calma e stupore per le piccole gioie quotidiane. Sachi, infatti, è una donna solitaria, ma non ne sente il peso nonostante venga costantemente circondata da giovani coppie o famiglie impazienti di acquistare la loro nuova abitazione. La protagonista mostra una calma piatta quasi surreale mentre continua la sua ricerca incessante della casa perfetta.
Il lavoro la stanca, la ricerca della casa la rilassa. Infatti, dopo il lavoro o durante le ferie, preferisce impiegare le sue energie a osservare meticolosamente ogni casa che possa avere del potenziale e ormai è un personaggio abitudinale anche per gli agenti immobiliari che vedono le sue domande approfondite quasi fossero dei test per la loro stessa preparazione. Da queste azioni ne escono più consapevoli del loro ruolo, ma anche incuriositi da questa giovane ragazza che intende comprare una casa nuova nella cara e affollata Tokyo. Tutto ciò non colpisce solo gli agenti immobiliari, in particolare Riko Kaname, AkutsueMasakazu Date, ma anche gli altri acquirenti che restano incuriositi, a volte negativamente, da Sachi. Lei, però, con estrema lentezza e grande razionalità, riesce a passare in mezzo ai loro sguardi senza mai lasciarsi colpire da pressioni esterne, domande inopportune o giudizi poco lusinghieri.
Una narrazione tranquilla e pacata come la protagonista
La ricerca di Sachi diviene sempre più un'abitudine che le consente di avere una propria indipendenza e di uscire parzialmente dal suo guscio interiore. Sebbene la storia non presenti alcun colpo di scena, la narrazione delicata di Princess Maison messa a punto da Aoi Ikibe rende la lettura scorrevole e soprattutto tocca temi molto delicati come la solitudine, sopracitata, ma anche la famiglia. In particolar modo viene posto un focus sulle problematiche che colpiscono le donne giapponesi spesso ancora single dopo i trent'anni di età. A questo si collega anche l'importanza di avere una casa di proprietà nella cultura giapponese e il tipo di abitazione in base al proprio ceto sociale.
A tal proposito l'autrice ci mostra l'appartamento in affitto di Sachi, uno spazio piccolissimo ormai classico per i giovani giapponesi, ma anche le case degli stessi agenti immobiliari e di altri personaggi secondari che si domandano spesso quali caratteristiche deve avere una casa per essere considerata perfetta. Si chiedono se deve essere semplicemente grande e spaziosa, o deve avere anche una buona vista. I vicini, inoltre, sono importanti o la priorità deve essere la tranquillità e il verde? Insomma, sono effettivamente le domande che ci poniamo anche noi prima di acquistare o affittare una casa e che, indubbiamente, si pongono anche i cittadini di una metropoli esagerata e caotica come Tokyo.
Stile artistico originale e funzionale
Se finora abbiamo parlato di tranquillità e pace, questo è dovuto anche alla bellezza e all'efficacia dei disegni. Gli sfondi sono del quasi tutto inesistenti, ma è una caratteristica della disegnatrice che ha preferito porre maggiori dettagli sui personaggi o sui paesaggi sia interni che esterni in maniera separata. In alcuni casi i disegni sono i veri protagonisti della storia dato che le stesse scene sono prive di dialogo e viene data importanza solo alle espressioni facciali spesso molto buffe.
Le tavole non superano quasi mai la divisione in sei riquadri i quali, a loro volta, sono divisi da un ampio spazio bianco come a voler mostrare visivamente il senso di solitudine e chiusura dei personaggi della storia. In tutto questo, forse l'unica pecca del primo volume di Princess Maison, ma crediamo che possa essere presente anche nei successivi trattandosi di una scelta stilistica dell'autrice, è l'eccessiva stilizzazione dell'anatomia dei personaggi. Questo, in alcuni momenti, confonde soprattutto i personaggi femminili rendendo un po' confusionaria la lettura e la caratterizzazione.
Il punto di vista editoriale
Dal punto di vista editoriale, il lavoro svolto da BAO Publishing è nuovamente impeccabile. Presenta uno stile pressoché identico a quello osservato in Dosei Mansion e non possiamo che complimentarci nuovamente anche per la bellezza di Princess Maison tra sovraccoperta curata, ottima grammatura della carta ed estetica dettagliata e coinvolgente. Tra i vari capitoli, poi, alcuni personaggi danno al lettore alcuni consigli per trovare l'appartamento ideale e BAO è riuscita anche ad inserire perfettamente questi piccoli estratti.
Conclusioni
In conclusione Princess Maison regala una lettura piacevole e delicata, ma non mancano degli spunti di riflessione su argomenti molto importanti come la famiglia e la solitudine, ma anche l'importanza del lavoro e la vita in una metropoli come Tokyo. Le illustrazioni splendide ci mostrano una Tokyo inusuale caratterizzata di vicoletti nascosti da grandi palazzi e grattacieli. È proprio all'interno di queste stradine che si svolge la vita della giovane Sachi, alla costante ricerca della sua casa perfetta tra segreti ed espressioni buffe.