Guardando il corposo volume con cui Mondadori ha voluto i romanzi prequel di Dune, verrebbe da chiedersi se Frank Herbert avesse dimenticato qualcosa nel dare vita al suo complesso universo futuro. Preludio a Dune, infatti, ha ben poco dell’accezione originaria del termine ‘preludio’, inevitabile se consideriamo che al suo interno sono custoditi ben tre romanzi e un racconto breve, scritti da Brian Herbert e Kevin J.Anderson, i due eredi al ruolo di canotri dell’universo degli Atreides, focali all'interno della complessa defizione della cronologia di Dune. Per i lettori italiani, che per decenni hanno visto solo nei sei libri scritti da Frank Herbert l’universo di Dune, negli ultimi anni si è aperto finalmente un ulteriore scorcio di questa space opera, che a partire dai primi anni novanta si era arricchita di una serie di nuovi romanzi che andavano a raccogliere l’eredità di Herbert padre, volgendo però lo sguardo al passato.
Quando nel 1986 Herbert morì, pochi mesi dopo la pubblicazione dell’ultimo capitolo del ‘suo’ Dune, si scoprì che lo scrittore aveva già in cantiere ulteriori episodi della sua saga, che avrebbero dovuto svelare dettagli trascurati del suo ricco universo. A ben vedere, il primo Dune (1965) era un incipit appassionante per la sua storia, ma chiedeva al lettore di accettare per assiomatici alcuni aspetti della società imperiale del Landsraad e delle sue usanze, generando una grande curiosità che difficilmente aveva trovato risposte. L’idea di Herbert ere infatti proiettata al futuro, alla fine di un ordine costituito dalle cui ceneri potesse nascere il prossimo step evolutivo della specie umana. Eppure, in Dune erano presenti figure il cui passato avrebbe meritato maggior risalto, alcuni personaggi erano talmente carismatici che si sarebbe voluto sapere di più del loro passato, delle vicissitudini che avevano forgiato il loro carattere.
Preludio a Dune: il Landsraad prima dell'ascesa di Paul Atreides
Interrogativi a cui hanno dato risposta i romanzi usciti dopo la morte del creatore della saga, sviluppati dal figlio Brian e dal suo sodale Kevin J. Anderson, partendo proprio dagli appunti del padre. Un viaggio a ritroso nel tempo, partendo dagli eventi più vicini all’ascesa di Paul Atreides sino ad arrivare agli albori della società imperiale, raccontando i tempi del Jihad Butleriano e la formazione del Landsraad. Volendo, si potrebbe considerare questi romanzi successivi come il fondamento del mondo di Paul Atreides, una definizione retroattiva di una società che da monolitica presenza diventa infine il culmine di millenni di storia, intrighi e tradimenti. Tutta la mitologia di cui è intriso Dune, insomma, trova finalmente la propria origine in questi libri, una conoscenza che per lungo tempo i lettori italiani non hanno potuto gustarsi. Tranne che per un timido tentativo negli anni ’90, i romanzi prequel di Dune non erano mai stati pubblicati in Italia, tanto che l’edizione di Mondadori dei primi tre prequel (House Atreides, House Harkonnen e House Corrino) era diventata un oggetto di culto per i fan della serie. Il tutto, mentre oltreoceano Herbert e Anderso continuavano a viaggiare a ritroso nella storia della saga, arrivando sino ai tempi del dominio dell tanto temute Macchine Pensanti.
Preludio a Dune rappresenta, quindi, un’occasione invitante per gli appassionati di Dune. Il corposo volume di Mondadori, pubblicato all’interno degli Oscar Urania, è un titanico prequel degli eventi del primo romanzo della saga, in cui sono raccontati eventi che hanno una diretta attinenza a quanto raccontato da Herbert, svelando di retroscena della generazione precedente della nobile casa Atreides. Non più Paul protagonista, bensì il padre Leto, adolescente, che scopre la galassia e la politica che la anima, tra intrighi e macchinazioni, costretto ad affrontare scelte che ne plasmano la personalità, rendendolo l’uomo probo ritratto da Herbert padre. Pur apprezzando grandemente la disamina interiori di Paul Atreides in Dune, la lettura di Preludio a Dune consente di avere una maggior percezione degli insegnamenti ripetuti spesso al giovane durante la sua avventura su Arrakis, ci viene mostrato l’origine del senso dell’onore Atreides e di un codice morale solido e inviolabile che è divenuto al contempo causa della caduta del casato di Caladan e nascita del mito di Muad’Dib.
Al centro della vicenda di questi tre capitoli della saga abbiamo la scelta dell'imperatore Shaddam di creare una versione sintetica del melange, con l'aiuto del Bene Tleilax, osteggiati da tutti per il loro approccio immorale alla sperimentazione genetica. Una scelta che il trono imperiale persegue su consiglio del Conte Fenring, amico di lunga data di Shaddam e deciso a portare un cambiamento radicale nel Landsraad, liberando l'Imperatore dal giogo della CHOAM. Un piano che rischia di sconvolgere l'intero assetto sociale dell'Impero, avvolto da una segretezza tale da spingere a uccidere chiunque ne mini la riservatezza.
Un pezzo essenziale del mito di Dune
La lettura di Preludio a Dune potrebbe sorprendere i lettori della saga che ancora non si sono confrontati con il diverso approccio di Herbert e Anderson. Dove il creatore della saga era propenso a concedersi tempi narrativi dilatati e una costruzione spesso soffocante dell’intelaiatura sociale e politica del suo universo, gli autori dei romanzi prequel hanno preferito un approccio narrativamente più amichevole, limitando il world building alla definizione di aspetti già delineati nei romanzi cronologicamente successivi, concentrandosi sul ritrarre personaggi più spontanei, sempre asserviti a una logica socio-culturale rigidamente divisa in caste e soggetta a giochi di potere, ma capaci di divenire protagonisti di momenti di eventi dal ritmo più brioso, invitando il lettore in un mondo avventuroso che accoglie anche temi più affini alla tradizione narrativa della saga. Ne risulta una lettura piacevole, che offre spazio a diversi protagonisti spesso dimenticati rapidamente nel corpus narrativo originario, ma che con questa nuova occasione godono di una caratura e di un fascino maggiore.
Mondadori raccoglie i tre volumi del ciclo di Preludio a Dune (House Atreides, House Harkonnen e House Corrino) in un volume di dimensioni generose, impreziosito da un grafica di copertina semplice ma che interpreta al meglio lo spirito dall’opera. Seppure priva di illustrazioni, questa edizione è arricchita dalla presenza delle mappe dei mondi principali in cui si svolgono le vicende: Arrakis, Giedi Primo (mondo Harkonnen) e Caladan (mondo Atreides). Queste mappe, realizzate con cura e facilmente interpretabili, sono un ottimo supporto anche alla lettura di due recenti proposte di Mondadori legate al mito di Dune, Il Duca di Caladan e La Lady di Caladan, parti di una trilogia ambientata tra Preludio a Dune e Dune, di cui Mondadori dovrebbe a breve mandare in stampa il capitolo finale.