Pearladora: a caccia di perle | la recensione

Pearladora: raccogli più perle degli altri giocatori per vincere in questo gioco di strategia, bluff e deduzione.

Avatar di Roberto Richero

a cura di Roberto Richero

Siete sempre stati amanti del mare ed aspiranti cercatori di perle? Ecco il gioco in scatola che fa per voi! Pearladora è la nuova versione di un gioco del 2013 dal titolo molto simile: Armadora. Oltre che nel titolo, il gioco implementa sostanzialmente le stesse meccaniche di base, trasformando in maniera completa l’ambientazione e, conseguentemente, la veste grafica.

Poche ma buone (le regole)

In Pearladora i giocatori rappresentano fino a quattro clan di cercatori di perle: immergendosi in specifiche porzioni di mare si potrà raccogliere il prezioso bottino; chi a fine partita avrà il maggior numero di perle sarà il vincitore.

La plancia è divisa in cinque per otto caselle e rappresenta il mare: dopo aver distribuito casualmente le perle in diverse caselle prestabilite, a turno i giocatori potranno alternativamente giocare due pontoni (da posizionare lungo i bordi delle caselle per delimitare aree) o un cercatore (a faccia in giù all’interno delle caselle); è importante ricordare che ogni segnalino cercatore ha un valore (da uno a cinque) che ne indica la forza. Quando tutti i segnalini cercatori possibili/utili sono stati posizionati, li si gira a faccia in su: chi ha il valore più alto in una specifica area delimitata dai pontoni prende tutte le perle.

E’ evidente che gli elementi meccanici di strategia sono essenzialmente: costruire aree favorevoli al nostro gioco e sfavorevoli all’avversario e posizionare i cercatori in maniera ottimale, magari bluffando sul loro valore per generare confusione negli avversari.

E non finisce qui…

Ogni clan ha lo stesso numero e valore di cercatori, ma ha anche un’abilità specifica che modifica il comportamento di un’azione/regola standard. Queste abilità sono utilizzabili tipicamente solo due volte per turno e quindi ancorché abbastanza impattanti sulla partita, non possono essere avere un impiego troppo esteso.

Il gioco prevede anche che le partite a quattro giocatori siano trattate in maniera diversa: non nella classica modalità tutti contro tutti, ma in gioco a coppie. Questa scelta denota molta attenzione alla giocabilità che, con il crescere dei partecipanti, sarebbe diventata veramente ridotta. L’introduzione di questa variante è sicuramente un aspetto molto interessante che trasforma l’esperienza di gioco in modo quasi totale.

Pearladora è longevo?

Come ogni gioco eminentemente strategico la longevità dipende dalla varietà di situazioni che si possono venire a creare in partita. In tal senso Pearladora non offre una grandissima varietà di setup iniziali e, basandosi su un numero limitato di azioni diverse, di sviluppo di gioco. L’introduzione delle abilità speciali e la variante da quattro giocatori sono certamente due elementi che contribuiscono a migliorare questo elemento un po’ debole del gioco.

Conclusioni

Pearladora è un gioco semplice, che punta tutto sull’interazione diretta fra i giocatori per creare partite molto cerebrali e poco emotive. La spesa contenuta e la qualità dei materiali lo rendono un titolo di sicuro interesse per gli amanti del genere.

Materiali

Pearladora si caratterizza per materiale di altissimo livello: la parte illustrativa è meravigliosa, con colori accesi, disegni bellissimi e ben caratterizzati; grande è stata in generale la cura editoriale. Tutti gli elementi di cartone sono in materiale spesso, i bastonicini sono semplici ma caratteristici e le perle sembrano… delle vere e proprie perle. Questo ultimo aspetto, unito alla presenza delle bustine per gli elementi di cartone, sono rappresentativi dell’attenzione che gli autori hanno messo nella realizzazione del materiale di gioco.

Gioco indicato per

Pearladora è un gioco molto calmo e cervellotico, fatto di accurata pianificazione e bluff, dove prevedere (o meglio ancora indurre) le mosse avversarie è fondamentale. Non è quindi adatto a chi ama party game o partite fatte di colpi di scena, ma è invece molto apprezzabile da chi ama giochi pensati, dove la partita si sviluppa sotto gli occhi dei partecipanti in turni semplici ma accuratamente pianificati.

Leggi altri articoli