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Paybacks - Eroi in debito: il prezzo dell'eroismo

Paybacks - Eroi in debito: il retroscena economico della vita dei supereroi.

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a cura di Manuel Enrico

In sintesi

Paybacks - Eroi in debito: il retroscena economico della vita dei supereroi

Sono ricco. Così il Batman di Affleck spiegava il suo potere a uno stupefatto Flash in Justice League di Zack Snyder, dando voce a uno dei pensieri più diffusi tra gli appassionati di fumetti. Al netto dell’ironia, il fattore ricchezza non è cosa da poco, se pensiamo a quanto essere un supereroe possa essere economicamente oneroso. Per ogni Bruce Wayne o Tony Stark, in grado di creare sempre nuovi marchingegni hi-tech, c’è almeno un Peter Parker che fatica a pagare le bollette. Un aspetto poco considerato che diventa la scintilla da cui scaturisce Paybacks – Eroi in debito, il nuovo fumetto di Donny Cates che fa i conti in tasca (letteralmente) al mondo superoico.

Cates, d’altronde, ha già mostrato di saper cogliere sfumature particolari dei supereroi. Con Buzzkill – Il potere dell’ebbrezza ci ha mostrato il lato meno eroico dell’essere un superuomo, una storia struggente e umana dove, con irriverente ironia, ha messo in luce gli aspetti più opprimenti dell’essere un supereroe. Rimanendo all’interno di questo universo narrativo, Cates si diverte a rileggere i dogmi del fumetto supereroico andando a evidenziare le piccole incongruenze del mondo dei superumani. E per farlo, non si fa problemi a far loro i conti in tasca.

Paybacks - Eroi in debito, supereroi in bolletta

D’altronde, essere un supereroe, avere a disposizioni gadget ipertecnologici e restare al passo dei propri avversari non è certo economico. Motivo per cui, alcuni eroi si rivolgono a Severin Pierce, eccentrico miliardario che non ha alcun problema a elargire generosi prestiti, con un’unica clausola: in caso di mancato pagamento si diventa membri dei Paybacks. Supersquadra personale di Pierce, i Paybacks non sono una formazione supereroica dedita alla protezione del mondo, ma hanno un incarico più meschino, ossia riscuotere i pagamenti dovuti a Pierce. Un compito che, il più delle volte, si traduce in una scazzottata con l’eroe debitore.

Sin dalle prime pagine di Paybacks – Eroi in debito assistiamo a uno di questi recuperi credito, attuato con la solita delicatezza da parte della scanzonata compagine di eroi. Cates sin dalle prime battute della storia vuole chiarire come i dogmi della nobiltà eroica dei comics mainstream siano da dimenticare, qui i protagonisti sono mossi da leggi più materiali, che spesso contrastano con la loro indole. Un contrasto emotivo decisamente avvincente, reso al meglio da situazioni ben congegnate e arricchite da un linguaggio diretto e schietto, privo di remore nell’utilizzare termini forti, perfetto per veicolare le emozioni dei protagonisti.

Le geniali trovate di Cates consentono di avere un parterre di eroi che, pur omaggiando alcuni dei più noti eroi del panorama fumettistico mondiale, si muove in modo personale e credibile in questo folle mondo. Una visione del mito del supereroe che segue, comunque, alcune regole, specialmente sul piano narrativo, con una trama che affonda le proprie radici all’interno della grande letteratura supereroica. I Paybacks, infatti, si trovano a dover affrontare una minaccia che incombe sulla loro stessa esistenza, un pericolo che potrebbe divenire la fine stessa della formazione, quando durante alcuni recuperi gli scagnozzi di Pierce si scontrano con altri misteriosi supetizi intenzionati a uccidere i loro debitori prima della riscossione.

Una scoperta che cambia radicalmente il ruolo dei Paybacks, che da cacciatori divengono prede. Un mutamento che spinge questi insoliti individui a porsi finalmente delle domande sul proprio ruolo, andando oltre l’obbligo loro imposto di saldare il proprio debito lavorando per Pierce. Cates riesce a interpretare al meglio questo slancio narrativo, imbastendo una trama fatta di inganni e sotterfugi, il cui ritmo viene sempre mantenuto vivo da una serie di scontri tra supereroi dinamici e violenti. Il tutto stemperato da un’ironia semplice ma efficace, tratto tipico di Cates apprezzato sia in Redneck che nella sua gestione del marveliano Venom.

Un nuovo modo di vedere i supereroi

Sin dal titolo, Cates cerca di indirizzare il lettore verso l’essenza della propria storia. Payback può esser tradotto come rimborso, rifacendosi al casus belli della formazione della supersquadra, ma anche con vendetta, elemento essenziale all’interno della trama di Paybacks – Eroi in debito. Un dualismo che viene ben mantenuto nella trama, con pochi ma efficaci colpi di scena, inseriti perfettamente all’interno degli eventi più esplosivi della trama. Da premiare anche il lavoro di saldaPress nello scegliere il sottotitolo italiano, Eroi in debito, che ricorda quell’Eroi in vendita (Hero for Hire) con cui hanno operato in passato Luke Cage e Danny ‘Iron Fist’ Rand, quando scelsero di mettere a disposizione del miglior offerente i propri poteri.

Immancabile, dato il tema di base, una vena di citazionismo al mondo del fumetto supereroico, che Cates gestisse con scaltra irriverenza. Se nelle illustrazioni si vedono pignoramenti ai danni dei miliardari per eccellenza del mondo dei comics, rappresentanti da due parodie di Batman e Iron Man, non mancano all’interno delle tavole riferimenti più marcati. All’interno del magazzino in cui sono conservati i reperti recuperati durante le missioni, infatti, possiamo vedere l’elmo di Galactus, il furgoncino delle Tartaturghe Ninja, la sedia di Xavier della run degli anni ’90 di X-Men e altri divertenti omaggi ai supereroi più amati. Ma questa vena di citazionismo si estende anche all’impianto grafico di Paybacks – Eroi in vendita, che ci sorprende in un finale di capitolo con una vignetta a tutta pagina che omaggia nientemeno che un grande classico marveliano, La Saga di Fenice Nera, riproducendo una delle interpretazioni più note di Wolverine firmate da Byrne.

Geoff Shaw, già al fianco di Cates per Buzzkill – Il potere dell’ebbrezza, torna a disegnare questo eccentrico mondo eroico. Il suo tratto è perfetto per imprimere vitalità ai personaggi, utilizzando un’anatomia esagerata, quasi caricaturale, ma ottima a enfatizzare le tensioni emotive dei protagonisti. Shaw si muove abilmente all’interno delle tavole, crea un dinamismo che esalta l’eroismo di questi insoliti supereroi arricchendolo di un’ironia grafica che diviene il perfetto tramite espressivo della trama di Cates.

saldaPress, dopo avere pubblicato Buzzkill – Il potere dell’ebbrezza, propone in volume anche Paybacks – Eroi in debito, con un’edizione che arricchisce le avventure della sghangherata squadra di eroi con un flashback su uno dei personaggi più iconici del fumetto. Oltre a questi interessanti extra, saldaPress impreziosisce questo volume con le strisce di Patrigno Spaziale, ironiche strisce nate da un’idea di Cates. Ancora una volta, saldaPress inserisce nel suo cataologo un proposta di lettura intrigante e capace di offrire una prospettiva diversa del canone supereroico.

Voto Recensione di Paybacks - Eroi in debito



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Storia avvincente e irriverente

  • - Cates affronta i supereroi da una nuova prospettiva

  • - Omaggi e citazioni rispettosi e ironici

  • - Tavole ipercinetiche e dettagliate

Contro

  • - Colpi di scena non del tutto sorprendenti

Commento

Sin dalle prime pagine di Paybacks – Eroi in debito assistiamo a uno di questi recuperi credito, attuato con la solita delicatezza da parte della scanzonata compagine di eroi. Cates sin dalle prime battute della storia vuole chiarire come i dogmi della nobiltà eroica dei comics mainstream siano da dimenticare, qui i protagonisti sono mossi da leggi più materiali, che spesso contrastano con la loro indole.

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