7 febbraio 2020, questo è il giorno esatto quando Patrick Zaki, un ragazzo trent'enne di origini egiziane, collaboratore di EIPR (Egyptian Initiative for Personal Rights) e studente di un master in Studi di genere presso l'Alma Mater Studiorum di Bologna, viene arrestato all'aeroporto del Cairo dalle autorità egiziane e portato in carcere. Il giovane viene accusato di essere una grave minaccia per la sicurezza nazionale perché pare abbia diffuso false notizie, atte a incitare proteste illegali in Egitto, tramite il suo profilo Facebook privato. Zaki si era recato in Egitto, secondo le autorità, per lavorare a una tesi riguardante l'omosessualità e il regime autoritario e repressivo esercitato proprio dal Paese nordafricano e per tale motivo è rimasto in carcere fino allo scorso 8 dicembre in attesa, comunque, di un'ulteriore udienza il prossimo 6 aprile 2022. Tutta la sua storia è stata raccontata da Laura Cappon e Gianluca Costantini in collaborazione con Amnesty International Italia in un fumetto dal titolo Patrick Zaki - Una Storia Egiziana edito da Feltrinelli Comics.
Patrick Zaki - Una Storia Egiziana: un fumetto per raccontare 60.000 drammi
Patrick Zaki - Una Storia Egiziana è il prodotto finale di un'importante collaborazione tra il disegnatore Costantini e la giornalista Cappon, che già aveva visto da vicino l'Egitto nel 2011 quando decise di indagare sul regime e che quindi si interessò molto alla triste situazione del giovane Patrick Zaki. L'opera ripercorre la vita del ragazzo dalla sua infanzia a Mansura, passando per gli studi presso l'Università di Bologna fino ai lunghi mesi di detenzione tra silenzi, false speranze, torture e sofferenze. Il momento topico del fumetto, infatti, è caratterizzato dal giorno in cui Patrick, felice e speranzoso di poter riabbracciare e rivedere i suoi cari, vola verso l'Egitto totalmente ignaro di ciò che in realtà lo attende. L'arresto, le accuse infamanti e poi la lunga detenzione durata ben 22 mesi e ancora non del tutto conclusa.
Un periodo lunghissimo e difficilissimo non solo per Patrick, ma anche per i suoi familiari e per l'intera Italia che nel frattempo si è mobilitata affinché il giovane venisse rilasciato. Tutto il Paese, infatti, non ha mai smesso di far sentire la propria voce per ridare al ragazzo e ai suoi cari la possibilità di tornare a godere della libertà che meritava e di cui è stato a lungo e ingiustamente privato. Non a caso l'immagine divenuta emblematica, opera per l'appunto dell'attività e fumettista Gianluca Costantini, raffigura un Patrick gioioso e inconsapevole circondato da un filo spinato che simboleggia la sua prigionia e la cancellazione della sua libertà di cittadino del mondo. Il disegno campeggia sulla copertina del fumetto, ma è divenuta talmente emblematica da essere usata nel corso delle proteste e delle varie manifestazioni in tutta Italia accompagnato spesso dalla scritta "Freedom for Patrick Zaky, Egypt" (Libertà per Patrick Zaki, Egitto).
L'arte del fumetto, quindi, con Patrick Zaki - Una Storia Egiziana diviene un modo per raccontare una storia drammatica, ma anche per protestare nei confronti delle ingiustizie. Il protagonista principale è, per l'appunto, Patrick Zaki, ma in realtà presenta delle storie brevi che raccontano le gravi vicende, molto simili a quelle del giovane ragazzo, accadute ad esempio al compianto Yasir al-Abasiry e Ibrahim Metwaly. Sono infatti più di 60.000 i giornalisti, attivisti e dissidenti trattati come detenuti politici e accusati di terrorismo dal regime dittatoriale di Abdel Fattah el-Sisi e tra questi, anche se l'opera in questione non ne parla esplicitamente, vi è anche il nostro Giulio Regeni di cui ancora si cerca di conoscere la verità dei fatti e di dargli una corretta giustizia (la stessa Laura Cappon ha vinto il premio Inviata di Pace nel Mediterraneo nel 2017 per una serie di articoli a lui dedicati). Tornando all'arte del fumetto, comunque, questa è da sempre caratterizzata dalla capacità di avere mille sfaccettatura divenendo a volte uno strumento politico e altre volte strumento di protesta e attivismo sociale pacifico anche nella trattazione di argomenti delicati e pesanti. Le tavole in bianco e nero che compongono questo graphic novel sono l'esempio perfetto di come il fumetto possa unire un intero Paese e possa far conoscere, con semplicità e ricchezza di dettagli, una vicenda che di semplice ha davvero ben poco.
Conclusioni
Quello di Laura Cappon e Gianluca Costantini, quindi, è un fumetto di rara bellezza e di grande valore emotivo nel quale il tratto di un disegnatore professionista e la narrazione di una giornalista di lunga carriera formano un connubio perfetto e ben coeso. L'importanza di Patrick Zaki - Una Storia Egiziana è abbastanza evidente per quanto riguarda il processo informativo dell'evento in sé, ma è anche ricco di dettagli sconosciuti a coloro i quali conoscono la storia solo per le notizie che venivano diffuse tramite i telegiornali. L'opera, infatti, parla dei rapporti dell'Italia con l'Egitto e con i Paesi extracomunitari, dei diritti dell'uomo e dei numerosi detenuti politici che si trovano nelle stesse condizioni in cui si è trovato Patrick.
Zaki in persona ha voluto ringraziare i due autori con queste parole: "Vorrei ringraziarvi per la dedizione e l’impegno che avete dedicato al mio caso e per essere stati la mia voce. L’arte e la letteratura sono un’àncora di salvezza per molti detenuti politici che altrimenti verrebbero dimenticati. (…) Vorrei ringraziare Gianluca e Laura per il loro attivismo negli ultimi due anni e per il loro sostegno. Spero che continuino a usare il loro talento per liberare altri prigionieri di coscienza". Tanto basta per far capire che quest'opera va assolutamente letta e un'ulteriore conferma che il fumetto è una tipologia d'arte talmente poliedrica che consente di raccontare anche vicende così drammatiche e pesanti con una certa leggerezza dal sapore agrodolce.