Distribuito in Italia da Asmodee, su licenza Z-Man Games, Pandemic Zona Rossa Nord America è un gioco collaborativo dove saremo chiamati a fermare il diffondersi di tre diverse malattie in partite della durata di circa trenta minuti. In un numero variabile da 2 a 4 giocatori, ciascuno con ruoli diversi, dovremo muoverci tra le principali città della parte nord-centrale del continente americano, gestendo nel migliore dei modi possibili le nostre risorse e abilità in una spietata lotta contro il tempo.
I materiali
Come di consueto, prima di andare ad analizzare il gioco in sé, andiamo a vedere le componenti stesse del prodotto. La scatola si presenta di piccole dimensioni e dal peso piuttosto contenuto, cosa che non mancherà di rendere felici coloro che amano portare i propri giochi lontano da casa.Aprendo il contenitore la prima cosa che troviamo è il regolamento di gioco: otto pagine, elenca in modo più che esauriente le regole del gioco senza lasciar spazio a dubbi di alcun tipo. Anche a livello editoriale non possiamo che essere soddisfatti: nessun refuso o errore di alcun tipo.
Passando oltre troviamo il tabellone di gioco: in linea con il contenitore non è di grandi dimensioni (completamente aperto misura circa 29*42 cm) e si presenta abbastanza robusto. Dal punto di vista grafico/meccanico nulla da segnalare: i diversi elementi di gioco sono più che ben riconoscibili e sono presenti parti dedicate in maniera specifica alle diverse componenti del gioco.Procedendo troviamo le carte da gioco: 70 in tutto, divise in quattro grandi categorie, sono di media qualità. Considerando che il gioco prevede che debbano essere mischiate spesso e volentieri consigliamo di ricorrere alle bustine protettive per evitare che si danneggino.Quanto all’aspetto grafico dobbiamo dire che siamo rimasti piacevolmente soddisfatti: considerato le ridotte dimensioni era difficile riuscire a fare di meglio. Questo vale soprattutto per le carte Contaminazione e Azione che riportano dei piccoli stralci della mappa di gioco. Questo, insieme ad un codice a colori, facilita la localizzazione delle città sulla plancia di gioco durante le partite.Unica nota di segnalazione la dedichiamo alla dimensione del font utilizzato che abbiamo trovato di piccole dimensioni elemento :questo alle volte rende difficoltosa la lettura. Infine troviamo i segnalini di gioco: 48 cubetti malattia, 3 segnalini cura le pedine dei personaggi e i segnalini contaminazione e focolaio.
Set Up
La fase di preparazione ad una partita di Pandemic Zona Rossa Nord America è piuttosto semplice è veloce.Aperto il tabellone dovremo porre i segnalini nelle zone indicate e quindi procedere alla “costruzione” dei due mazzi di gioco: Contaminazione e Azione. Nel primo caso si tratterà di creare 3 sotto-mazzi in cui mescolare una carta Epidemia e poi sovrapporli.Nel mazzo Giocatore andranno invece mescolate le carte città e le carte evento (e, nel livello di difficoltà più alto, le carte Crisi).Quindi ogni giocatore sceglierà (o pescherà a caso) uno dei quattro personaggi disponibili, prenderà la relativa carta e una carta Consultazione e dovrà pescare dal mazzo Giocatore 2 carte (tre in caso di partite a due) e porle sul tavolo a faccia in su.Come ultimo passaggio dovremo pescare in sequenza un totale di sei carte Contaminazione e provvedere a disporre i cubetti del colore indicato sulle città estratte a simulare l’inizio della pandemia. Nel complesso le operazioni di setup non occupano più di un paio di minuti rendendo rapida ed agevole la fase di preparazione.
Gli elementi di gioco
Prima di entrare nel vivo del gioco vero e proprio sarà necessario andare ad analizzare le due tipologie di carte che sarà necessario conoscere per capire a pieno il sistema di gioco: Contaminazione e Giocatore.Le prime, abbastanza intuitivamente, ci diranno quale malattia si sta diffondendo e quale città è coinvolta dalla cosa.Semplicemente riportano un nome di città e un colore, collegato alla medesima malattia.Ad esempio pescando la carta “Toronto” dovremo andare a porre sull’omonima posizione della plancia un numero di Cubi Malattia Blu dipendente dallo stato generale della partita. Le carte Giocatore avranno invece molteplici funzioni: potranno essere infatti usate per muoversi sulla plancia, vedremo poi come, o per sviluppare le tre cure necessarie a vincere la partita.Inoltre agiranno come segnatempo: esaurire il mazzo Giocatore sarà una delle possibili condizioni di sconfitta.
Il gioco
Ogni partita a Pandemic Zona Rossa Nord America è costituita da un numero non definito di turni in cui ciascun giocatore agisce singolarmente. All’interno di ognuno di essi possiamo a grandi linee individuare 2 grandi fasi: Giocatore e Malattia.A queste va aggiunta un terzo elemento “esterno” che permette di agire anche al di fuori del nostro turnoLa fase Giocatore è a sua volta divisa in due sotto-fasi.
Nella prima il personaggio di turno potrà compiere fino a quattro azioni (anche la stessa più volte); tra quelle sempre disponibili a tutti abbiamo:
- Spostarsi tra due città collegate da una via di passaggio
- Scartare una carta dalla mano per volare direttamente sulla città indicata
- Scartare la carta che riporta il nome della città in cui si trova per volare ovunque si voglia
- Ridurre di uno il livello di contaminazione della città in cui si trova
- Passare o prendere una carta che riporti il nome della città in cui ci si trova.
- Solo nella città di Atlanta: scartare 4 carte delle stesso colore per creare la cura di quella malattia
Il gioco può essere affrontato vestendo i panni di quattro diversi personaggi (medico, generalista, ricercatrice e coordinatore): ciascuno possiede una o due abilità speciali che, a seconda del caso, possono essere usate come azione o gratuitamente e che attivate nel modo, o nel momento, giusto possono influenzare notevolmente l’andamento della partita.Il coordinatore, ad esempio, permetterà a sé stesso o ad un’altra pedina di muoversi sul tabellone; il medico sarà molto più efficace nel contenere le malattie.Inoltre, ad aumentare il ventaglio delle opzioni, interviene anche la possibilità di attivare una carta Evento che permette, volendo, di agire fuori dal proprio turno: questo rende possibile influenzare l’andamento delle azioni altrui (ad esempio concedendo azioni extra).
Nella seconda sotto-fase il giocatore di turno dovrà pescare due carte Giocatore per rimpolpare la propria mano.Questo porta con sé diversi elementi. Se da una parte amplia la nostra capacità di azione dall’altra , con un diabolico contrappasso, erode in maniera sistematica il tempo a nostra disposizione. Infatti se dovessimo trovarci nella situazione di non poter più pescare carte dal mazzo Giocatore la partita sarà persa.
Inoltre porta con sé la possibilità di pescare una carta Epidemia che oltre a non a portare carte in mano al giocatore causa un peggioramento generale della situazione: costringe infatti a pescare una carta Contaminazione e a porre sulla città indicata tre cubetti Malattia (e la per nulla remota possibilità di andare ad attivare la meccanica del Focolaio che vedremo a breve) e ad innalzare il livello di allerta Contaminazione.
Fatte queste operazioni si passa alla propagazione delle Malattie. Qui si tratta semplicemente di pescare un numero di carte Contaminazione pari al livello di allerta e andare a porre un cubetto Malattia sulle città indicate.Questo a un duplice effetto. Il primo, abbastanza evidente, è quello innalza il livello di diffusione della malattia sulla plancia di gioco.Come secondo effetto può portare alla nascita di un focolaio: il gioco prevede che non sia possibile posizionare più di tre cubetti malattia di un determinato colore su una singola città.Se per qualsiasi motivo dovessimo aggiungerne un quarto la malattia si allargherà a tutte le città collegate.
Facendo un esempio: invece di mettere un quarto cubetto rosso su Seattle, saremo obbligati a metterne uno dello stesso colore su Calgary e uno su San Francisco, città collegate alla prima da una linea di movimento.Questo, soprattutto nelle fasi più avanzate del gioco, potrebbe a sua volta portare, con un effetto a cascata, alla nascita di nuovi focolai e alla maggior diffusione della malattia in oggetto. A questo aggiungiamo il fatto che terminare la riserva di cubetti di un determinato colore comporta la sconfitta: la malattia si è diffusa troppo ed è divenuta incontenibile.Non solo, ogni nuovo focolaio comporta che l’omonimo segnalino debba muoversi sulla scala di allarme: raggiunta l’ultima posizione la partita avrà termine. Si fa presto a capire come questa meccanica, se ignorata, potrebbe porre velocemente fine alla partita ed è a tutti gli effetti uno degli elementi principali da tenere sotto controllo da parte di tutti i partecipanti.
Tutto questo non basta a mettervi alla prova? Perfetto, Pandemic Zona Rossa Nord America prevede la possibilità di introdurre un ulteriore livello di difficoltà. Basterà mescolare nel mazzo Giocatori le sette carte Crisi: ciascuna di esse applica un effetto negativo diverso che potrà essere una tantum o restare in gioco fino a quando non verrà pescatsa una nuova carta Crisi.Ad esempio la carta “Discariche Sature” farà avanzare di un livello il segnalino Contaminazione, mentre quella “Blocco Aereo” impedirà a tutti i giocatori di volare. Inutile dire che estrarre una carta Crisi nel momento meno indicato può determinare un brusco innalzamento della sfida da affrontare.
Considerazioni
La prima valutazione da fare è relativa alla capacità di riuscire a rendere la tensione che dovrebbe accompagnare una situazione come quella presa in oggetto da questo prodotto: la percezione dello scorrere del tempo, della necessità di intervenire in modo quanto più incisivo e di farlo cercando di sfruttare al meglio le risorse di cui si dispone.E a tal riguardo si può solo dire che Pandemic Zona Rossa Nord America riesce benissimo in questo intento. Rendere il mazzo Giocatore la fonte principale della capacità di azione ma allo stesso tempo moneta di scambio fondamentale per raggiungere l’obiettivo finale e, in ultimo, una sorta di clessidra che indica il tempo rimasto a disposizione è un magnifico patto con il diavolo che costringe a riflettere attentamente su ogni decisione da prendere, sapendo che comunque vada gli strumenti che potremo usare potranno solo diminuire. E questo si traduce una costante sensazione di allerta che vi porterà spesso e volentieri a dare un’occhiata alla sempre più ridotta pila di carte a vostra disposizione, ai cubetti malattia sulla plancia e a discutere con i vostri compagni sul da farsi.
Questo, a sua volta, ha delle interessanti ripercussioni sulla longevità del gioco. Portare a casa la vittoria raramente sarà un compito semplice: già questo ci potrebbe “costringere” ad affrontare più volte il gioco. Ma anche se dovessimo trovare il formato base troppo semplice, potremo alzare ulteriormente l’asticella inserendo le carte Crisi. Ma non sarà questo, secondo la mia opinione, a influenzare positivamente la longevità di questo gioco quanto la tensione di cui sopra: la consapevolezza che ogni partita porterà con sé una sfida degna d'essere chiamata tale.
Anche sul versante umano ci sono alcuni elementi da valutare per capire se Pandemic Zona Rossa Nord America possa fare al caso nostro.Il primo è la forte spinta sull’aspetto collaborativo: se nel gioco cercate la sfida contro gli altri partecipanti sarà meglio rivolgersi altrove. Se invece amate che sia il gioco stesso a mettervi alla prova, talvolta duramente, non resterete delusi (e se proprio la vittoria non dovesse arrivare, i ridotti tempi di setup e la durata contenuta di una partita permettono tranquillamente di giocare più volte).Questo si collega, in modo netto, al livello di interazione tra i diversi partecipanti: sapere che carte abbiano a disposizione, siano esse città o eventi, e sfruttare a pieno tale conoscenza sarà fondamentale e talvolta fonte di “accese” considerazioni tattiche tra i membri del gruppo di gioco.
E questo ci porta a quello che potrebbe essere il primo dei due limiti di questo gioco: la possibilità che qualcuno si imponga come giocatore Alpha e inizia dettare l’agenda di gioco agli altri partecipanti. Qui ovviamente la valutazione sta ai singoli gruppi: se sapete di avere un giocatore così, forse, Pandemic Zona Rossa Nord America potrebbe non essere adatto a voi.Ultimissimo elemento, e secondo possibile fonte di calo di gradimento, è la non remota possibilità che possa insorgere la cosiddetta paralisi da analisi. Tuttavia vista la natura fortemente collaborativa del gioco, fatto salvo il suddetto fattore alpha, questa può facilmente trasformarsi in un elemento di scambio tra i giocatori. Inoltre la durata relativamente corta di ogni partita permette di sbagliare e riprovare nuove strategie rapidamente senza creare frustrazioni dovute a lunghe sessioni di gioco.
Piccola nota conclusiva: sebbene il gioco sia ufficialmente pensato per essere affrontato da un minimo di due giocatori nella realtà dei fatti, considerando la struttura che lo regge, può essere tranquillamente giocato anche in solitario: l’unica parte che verrà meno sarà quella delle eventuali discussioni.
Gioco indicato per…
Pandemic Zona Rossa Nord America è un gioco semplice, almeno nelle meccaniche, che può diventare facilmente complesso da affrontare (specie nelle fasi più avanzate delle partite).Questo non vuol dire però che sia indirizzato a giocatori (mediamente) esperti: qui il tratto fondamentale sarà la capacità di saper collaborare attivamente, anche mettendo in discussione le proprie idee su come affrontare il tutto. Con la consapevolezza che talvolta pescare la carta sbagliata potrebbe dare una brusca impennata alla curva della difficoltà o persino decretare la fine della partita e che a prescindere da come agiremo sarà molto difficile che il gioco non si presenti come una costante sfida. Se avete queste caratteristiche e un po’ di sana fatica nel raggiungere l’obiettivo non vi spaventa Pandemic Zona Rossa Nord America potrebbe fare al caso vostro.
Conclusioni
Pandemic Zona Rossa Nord America è un buon prodotto, in grado di mantenere quanto promesso: partite veloci sempre ricche della giusta dose di tensione. Facile da imparare potrebbe risultare alquanto sfidante da “domare”. Fondamentali per la vittoria saranno una forte capacità di collaborazione e un elevato grado di affiatamento: anche una sola mossa mal calibrata può determinare una brusca impennata della difficoltà o persino una sonora sconfitta. La ridotta durata di ogni partita riesce però a lenire, o perfino eliminare, in modo soddisfacente la sensazione di frustrazione che potrebbe invece accompagnarsi a giochi di pari difficoltà ma di durata maggiore e permette immediatamente di riprovare ad ottenere la vittoria.