L’Oscurità Oltre Stregolumen è la localizzazione italiana dell’avventura The Wild Beyond The Witchlight di Dungeons and Dragons Quinta Edizione. In questo nuovo modulo i giocatori sono chiamati a indagare su ciò che sta avvenendo a Prismeer, uno dei domini che compongono il piano della Selva Fatata, partendo dalla stravagante e coloratissima Fiera di Stregolumen.
Ci siamo approcciati a questo manuale con un entusiasmo senza pari per via delle sue premesse che promettevano scenari immaginifici e possibilità di gioco innovative per Dungeons & Dragons. Abbiamo quindi letto con attenzione le pagine di questo volume cartonato, perdendoci sia nella bellezza delle sue illustrazioni, che nell’originalità dell’avventura: questo viaggio ci ha mostrato luoghi e situazioni che sembrano uscire da un libro di favole, dove la meraviglia e la bizzarria spesso celano un’inquietante ombra.
Prima di proseguire con l’analisi dell’avventura vogliamo sottolineare che abbiamo mantenuto questa recensione il più possibile priva di spoiler, in modo da non rovinare l’avventura con eventuali rivelazioni.
L’Oscurità Oltre Stregolumen: il manuale
Il manuale de L’Oscurità Oltre Stregolumen è un volume cartonato da 254 pagine che contiene tutte le informazioni necessarie per masterizzare questa avventura. Il modulo è accompagnato da una doppia mappa poster situata alla fine del libro e può essere staccato con attenzione dalla rilegatura grazie all’apposita tratteggiatura. Il poster, stampato da entrambi i lati, rivelerà le due ambientazioni principali dell’avventura: la fiera di Stregolumen e il Dominio di Prismeer.
Il manuale è suddiviso in 12 parti ed è un volume indirizzato interamente ai Dungeon Master e non ai giocatori. Nonostante nel capitolo introduttivo siano presenti alcune opzioni per i giocatori, tra cui le nuove specie, fate e leporidin, e nuovi origini, oriundo di Stregolumen e spaesamento fatato, queste saranno affiancate subito dopo da alcune informazioni fondamentali della trama a cui i giocatori non dovrebbero avere accesso in alcun modo.Per i giocatori che desiderano comunque avere tutte le informazioni su fate e leporidin vi rimandiamo al manuale Mordenkainen presenta: Mostri del Multiverso (disponibile per l'acquisto online), dove sarà possibile recuperarle in modo sicuro.
I capitoli da 1 a 5 raccolgono l’avventura vera e propria, suddivisa nelle varie zone (Fiera di Stregolumen, Quivi, Ivi, Altrove e Palazzo dei Desideri Reconditi), mentre le diverse Appendici (da A a E) raccolgono elementi come oggetti magici, creature, elenco dei PNG e altre utilità per il Dungeon Master.A chiudere il volume, prima della mappa poster, troviamo delle schede denominate “Riepilogo Eventi”, che serviranno al Dungeon Master per tenere traccia degli avanzamenti del gruppo nel corso dell’avventura. Qualora non si desiderasse rovinare il manuale scrivendo le proprie note sulle schede riepilogative sarà possibile fotocopiarle.
La localizzazione italiana, al netto di qualche refuso sopravvissuto alle errata corrige della Guida di Van Richten a Ravenloft, si attesta su un buon livello, soprattutto per quel che riguarda la traduzione di tutti quegli elementi come i nomi dei personaggi, dei luoghi e delle formule in rima che devono rendere istantaneamente il tono fiabesco dell’avventura. Alcuni esempi che ci hanno particolarmente divertito, sono stati i fratelli bugbear Guazza e Buglio (Hurly e Burly), Vaporicchia (Kettlesteam) e Tintina (Jingle Jangle). Questi che abbiamo riportato sono solo alcuni dei nomi, ma il manuale pullula di PNG e luoghi dai nomi stravaganti e questi sono tra gli aspetti più riusciti e che abbiamo amato di più in tutto il modulo.
Una differenza tra l’edizione in lingua originale e quella italiana, che non inficia sulla valutazione complessiva del prodotto ma che riportiamo solo per dovere di completezza, riguarda la presentazione in ordine alfabetico di alcuni contenuti all’interno dello stesso capitolo. Questo significa che in alcune parti del libro (ad esempio in “Luoghi della Fiera”) le voci seguiranno l’ordine alfabetico italiano e non quello inglese.
Parlando sempre di come sono presentati i contenuti L’Oscurità Oltre Stregolumen mantiene una certa dispersività nei suoi elementi. Si tratta di una scelta editoriale comune alla maggior parte dei manuali di Quinta Edizione, che in generale risentono della mancanza di sinossi riassuntive ben strutturate all’inizio di ogni capitolo. In questo senso la lettura del modulo è un po’ più ardua, in quanto la navigazione del testo da parte del Dungeon Master, soprattutto se alle prime esperienze, è caratterizzata da una lettura non lineare con molti balzi in avanti o indietro per recuperare le informazioni necessarie a dover gestire i diversi PNG e le molte sottozone di ogni capitolo.
A tal proposito consigliamo di leggere per intero tutto il modulo, prima di iniziare a giocare con il proprio gruppo, per prendere confidenza con tutti questi elementi e avere ben chiara la trama nella sua interezza, poiché alcuni passaggi potrebbero sembrare forzati o incoerenti a una lettura parziale.
L’Oscurità Oltre Stregolumen: giù per la tana del leporidin
L’Oscurità Oltre Stregolumen è un modulo che fa della sua atmosfera fiabesca e sognante il suo punto di forza e questo sarà chiaro fin dal primo minuto, in cui i giocatori saranno chiamati a confrontarsi con un’ambientazione gioiosa e quanto mai inconsueta per Dungeons & Dragons: un luna park.
Il primo capitolo avrà la funzione di tutorial, per così dire, in cui accompagnare i giocatori nella giusta predisposizione verso quest’avventura così diversa dal solito. Il Dungeon Master si dovrà destreggiare tra le varie attrazioni e i tantissimi personaggi con cui si potrà interagire (solo nel primo capitolo ne possiamo contare più di 30), perché questa variopinta moltitudine avrà una rilevanza ai fini della storia, con le relative ricadute positive e non nel corso dell’intera avventura.
Terminato il capitolo uno si entrerà nel vivo della storia, varcando la soglia verso Prismeer e la Selva Fatata, dove ci attenderanno i 3 capitoli dedicati ai rispettivi reami (Quivi, Ivi e Altrove) e il quello conclusivo (il Palazzo dei Desideri reconditi).
Addentrandosi nel corso dell’avventura ci si troverà ad affrontare situazioni complesse, che richiederanno un investimento di tempo adeguato, perché se la progressione verso il capitolo finale sarà lineare e obbligata, con i tre reami di Quivi, Ivi e Altrove che devono essere esplorati in questo preciso ordine, l’esplorazione degli stessi potrà essere più libera e dispersiva, soprattutto se il party vorrà cercare di risolvere ogni problema o enigma che si parerà sulla sua strada. In questo senso questa avventura è un riflesso simmetrico, ma meno cupo, de La Maledizione di Stradh, modulo con cui condivide anche altre significative similitudini. Analogamente alla Barovia de La Maledizione di Stradh, anche in questo caso le informazioni riguardanti l’ambientazione della Selva Fatata sono limitate al solo Dominio di Prismeer nel contesto dell’avventura. Chi desiderasse approfondire le proprie conoscenze su questo piano del multiverso di Dungeons & Dragons può farlo nel capitolo presente all’interno della Guida del Dungeon Master, oppure con il supplemento ufficiale Domains of Delight (che potete acquistare a questo link).
Pur trattandosi di un’avventura complessa e ben delineata, L’Oscurità Oltre Stregolumen presenta qualche elemento che può essere arricchito e approfondito ulteriormente dal Dungeon Master. Un esempio sono i due incipit per l’avventura che sono proposti nel primo capitolo e che risultano un po’ affrettati nell’esposizione e che potrebbero quindi non restituire ai giocatori il coinvolgimento necessario.
Ogni capitolo di L’Oscurità Oltre Stregolumen, primo capitolo incluso, è caratterizzato da atmosfere diverse, con ispirazioni ben precise e servirà a rendere nel complesso un mondo connotato da moltissime sfumature e assai vivido. Chi ama il genere fantastico sarà deliziato le molte citazioni e omaggi a opere come, per citarne alcuni, Labyrinth, Alice nel Paese delle Meraviglie, Peter Pan, Over the Garden Wall e Il Mago di Oz.
L’Oscurità Oltre Stregolumen: per chi è adatto
A un passo dall’uscita di One D&D e con all’attivo 20 avventure ufficiali diverse, è proprio il caso di dire che la Quinta Edizione è in grado di accontentare un ampio spettro di giocatori. Ogni nuova campagna infatti è caratterizzata più o meno marcatamente da una particolare atmosfera o temi narrativi da sviluppare ed esplorare approfonditamente durante il gioco. Nel caso de L’Oscurità Oltre Stregolumen identificare correttamente le tematiche e le atmosfere di gioco è un aspetto fondamentale per evitare un’esperienza di gioco potenzialmente spiacevole, sia da parte dei giocatori che del Dungeon Master. L’Oscurità Oltre Stregolumen è un’avventura indicata per chi desidera immergersi in atmosfere fiabesche e sognanti, costellate da personaggi variopinti e a volte improbabili che potrebbero conquistare l’affetto dei giocatori, con le loro storie dolciamare.
L’Oscurità Oltre Stregolumen è innegabilmente un’avventura di Dungeons & Dragons, ma vi sono alcuni aspetti che deviano in qualche modo da quell’immaginario collettivo in cui i momenti di roleplay sono un momento di intermezzo tra un combattimento e l’altro. L’avventura non vieta i combattimenti, ma la possibilità di risolvere ogni controversia in modi alternativi, non solo renderà questa avventura sfidante e coinvolgente, ma rappresenta un interessante e inedito punto di vista nella storia e percezione del gioco.
In questa avventura, che siate il Dungeon Master o i giocatori, sarà richiesto un livello di coinvolgimento davvero elevato, sia perché ogni capitolo della trama sarà costellato da una moltitudine di incontri e trame secondarie, animati da altrettanti PNG. Per il DM questo significa immagazzinare una mole di dati impressionanti, ma anche i giocatori avranno il loro bel da fare, perché è consigliabile quindi prendere appunti per tenere traccia di ogni dettaglio dell’avventura.
In conclusione
Ci siamo approcciati a questo manuale con molto entusiasmo attirati da promesse di scenari fiabeschi e una particolare propensione verso un gioco più narrativo, dato dalla possibilità di risolvere ogni incontro senza ricorrere all’uso delle armi. A lettura ultimata non possiamo che confermare le nostre impressioni iniziali, corredando però alcune considerazioni che si legano proprio agli aspetti che più ci hanno intrigato maggiormente.
L’Oscurità Oltre Stregolumen è un modulo con una struttura complessa e articolata, che richiede sia ai giocatori che al Dungeon Master un livello di impegno e dedizione, sia in termini di tempo che per quel che riguarda il tono e l’atmosfera.