One Piece 100, recensione: Anarchy in the Wano Kuni

Star Comics porta nelle librerie e fumetterie del nostro paese One Piece 100, volume che consacra il manga dei record di Eiichiro Oda.

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a cura di Roberto Strignano

Star Comics
ha finalmente portato anche nelle librerie e fumetterie del nostro paese One Piece 100. Il manga dell'instancabile Eiichiro Oda raggiunge la tripla cifra all'insegna di una battaglia preannunciata
da molto tempo ma altrettanto sanguinosa che può portare a solo due risultati: una deriva autoritaria o alla liberazione del Paese di Wano. Il volume si compone di 11 capitoli (dal 1005
al 1015) pubblicati originariamente su Weekly Shonen Jump, quindi uno in più rispetto al regolare.

Nel precedente volume ha avuto inizio la battaglia finale sul tetto di Onigashima tra un gruppo scelto della Peggiore Generazione (Rufy, Zoro, Killer, Kidd e Law) e gli Imperatori Kaido e Big Mom, ma non solo. Immediatamente più in basso, nei livelli inferiori del castello, si sono accese una serie di schermaglie che vedono i componenti di Cappello di Paglia ed i loro alleati affrontare gli sgherri più forti di Kaido in uno scenario letteralmente giurassico.

One Piece 100: piangere è da uomini, combattere da donne

Fra battaglie al cardiopalma, colpi di scena e rivelazioni incredibili, One Piece 100 si apre con una nuova prova di coraggio di Nico Robin, l'archeologa della ciurma. Sanji infatti è stato catturato dalla bellissima Black Maria, componente dei Sei Guerrieri Volanti di Kaido, semplicemente per attirare suo cospetto proprio Nico Robin. Il piano è quello di utilizzare le sue conoscenze storico-archeologiche per decifrare le mastodontiche pietre Poignee Griff. Come visto nel precedente volume, per la ciurma di Cappello di Paglia è il momento di mettere da parte l'orgoglio e Sanji per la prima volta è costretto con riluttanza a farsi salvare da una una donna, quel gentil sesso che lui stesso difenderebbe a costo della vita.

Il riconoscimento del potere femminile, in questo momento storico è anche un grande appello fatto dall'autore per la parità di genere, e Nico Robin, coerentemente, si fa trovare ovviamente pronta. L'archeologa arriva sul campo di battaglia salvando subito Sanji per poi voltarsi verso Black Maria e dare inizio allo scontro.

Il coraggio è sicuramente il tema predominante di questo ultimo fronte della battaglia all'interno del quale anche le storiche istituzioni del Paese, fra cui Hyogoro dei Fiori, danno fondo alle ultime energie rimaste, a quel vento che sta per spegnersi pian piano, per offrire un supporto. Nello specifico il leggendario samurai adempierà al suo dovere per far guadagnare Chopper il tempo necessario per creare l'antidoto che annullerà il temibile virus creato da Queen, una delle Superstar di Kaido.

Il virus induce chi ne è affetto ad evolversi in mostri di ghiaccio e Chopper, proprio per il rotto della cuffia, riesce a creare un proprio virus che annulla quello malevolo e salva tutti coloro che stavano per perdere coscienza. A fianco del tema della parità di genere, il sensei piazza quindi una riflessione, se vogliamo premonitrice, sulla scienza e sullo scenario di una epidemia globale. In questo senso Queen subisce una doppia sconfitta dal momento che non solo ha perso la battaglia scientifica, ma anche il rispetto dei suoi stessi uomini. Queen infatti non ha esitato un attimo a sacrificare anche le sue truppe pur di infettare i suoi nemici. Scossi da questa condotta, le truppe lo abbandonano e sono pronti a perdere la vita con onore piuttosto che essere traditi dal loro leader e divenire mostri.

In questo frangente si denota la differenza nella condotta di Kaido e dei suoi alleati più forti e fidati. Kaido non avrebbe mai mandato a morire i suoi compagni e ha dimostrato nel corso degli eventi che una sconfitta non è sempre demerito dei suoi uomini (come si addirebbe nel giudizio di un villain tipico). Una differenza abissale che dimostra quanto Kaido in realtà sia un generale per lo meno giusto tra le sue fila.

Sul tetto di Onigashima intanto si sta continua a combattere la battaglia principale. Dopo un primo ottimo inizio dei pirati della Peggiore Generazione, tocca agli Imperatori svelare di che pasta sono fatti. Unendo le loro forze spaventose scaraventano un devastante attacco che avrebbe sicuramente decimato tutti i guerrieri se il prode Zoro, forte della sua nuova Enma, non avesse per qualche attimo incassato e deviato il colpo.

Zoro, difatti, ha rischiato enormemente la vita, ma non è finita qui poiché il cacciatore di pirati desidera lasciare un marchio e lo fa ricorrendo al suo attacco più potente mediante Enma. Il colpo va a segno lasciando una cicatrice a Kaido. Il coraggio e l'intraprendenza di Zoro infonde fiducia ai suoi compagni, in particolare al suo fiero capitano, che ora ha anche compreso come ricorrere all'Haki di Wano (Ryuo). Avendo appreso una nuova tecnica di attacco, ovverosia infondere il potere dell'Haki del Re Conquistatore nei suoi pugni, l'aspirante Re dei Pirati si lancia verso Kaido e riesce nell'intento di capovolgere temporaneamente la situazione. Rufy adesso è ancora più fiducioso e questa fiducia esalta sempre più Kaido.

Su altri fronti. Continua la fuga dell'unico unico erede maschio che andrà al trono, Momonosuke, assieme a Yamato e Shinobu. Ricordiamo infatti che un altro obbiettivo è quello di estirpare completamente i vassalli di Oden.

One Piece 100: l'ultimo atto dei Foderi Rossi

I Foderi Rossi, dopo le perdite subite nella contro Kaido, si preparano al loro ultimo atto: di fronte a loro si palesa uno dei nemici del passato, Orochi. Creduto morto per mano di Kaido, in realtà le teste del serpente Orochi sono rispuntate, più cattive e malefiche che mai, con l'unico obiettivo di sterminare i Foderi. Questi ultimi impiegano pochissimo tempo a decapitarlo nuovamente, sarà davvero la fine per l'imprevedibile Orochi? L'ultimissimo atto ha però per protagonista il Fodero Rosso rinnegato e sodale dello stesso Orochi, Kanjuro. Quest'ultimo, difatti, si palesa di fronte ai samurai camuffato come il compianto Oden Kozuki, colui che ha offerto a tutti loro un cibo e un tetto. I samurai restano sgomenti nel vedere Oden, sebbene sappiano benissimo che non può mai trattarsi di quello vero poiché deceduto.

Si tratta di una messa in scena meschina da parte di colui che, in egual modo, aveva ricevuto l'amore paterno di Oden. Nonostante questo però desidera perpetrare l'inganno e adempiere al suo destino e ruolo. Sarà un affranto Kin'emon a farsi carico di trafiggere Kanjuro con la sua katana facendo calare il sipario. È incredibilmente forte il rimando alla pratica teatrale del kabuki nelle scene in cui appare Kanjuro, ed Eiichiro Oda sembra anche divertirsi nel far ruotare gli attori in tal senso in questa tragicommedia annunciata.

Senza sosta, l'azione si sposta su Big Mom, separata adesso da Kaido dopo l'attacco combinato di Kidd e Law, che ha dato il via ad una vera e propria anarchia, come recita il titolo del Capitolo 1013 (Anarchy in the Big Mom). Inizialmente adirata nei confronti della Peggiore Generazione, adesso desidera solo sconfiggere Ulti e Page One in quanto O-Tama è stata in grado di raggirare l'Imperatrice di Whole Cake Island dichiarando che sono stati gli sgherri di Kaido a distruggere il villaggio Okobore. Questo villaggio inizialmente aveva soccorso e aiutato Big Mom dopo che aveva perso la memoria una volta introdottasi nel Paese di Wano. In realtà il villaggio è intatto, d'altro canto questa strategia aiuterà Nami e Usopp ad ottenere un vantaggio verso i due dei Sei Guerrieri Volanti citati.

In una stramba ma temporanea alleanza, Usopp, Nami e Big Mom si fanno beffe dei due guerrieri volanti, archiviando la pratica. Qui Oda-sensei colpisce i sentimenti dei lettori con una nuvola. Durante la battaglia, Big Mom decide infatti di migliorare il suo potere del fulmine sostituendo brutalmente il suo vecchio alleato, Zeus, con Hera, ritenuta più affidabile e capace. Zeus, va precisato, aveva temporaneamente aiutato senza volerlo Nami a Whole Cake Island, dandole da mangiare delle Back Ball temporalesche, pertanto Big Mom si era sentita tradita.

Pur essendo stato riaccolto da Big Mom, Zeus scompare nel momento del bisogno. L'imperatrice giura vendetta e minaccia Zeus di ucciderlo il quale chiede pietà rivolgendosi nuovamente a Nami che, pur riluttante, decide di aiutarlo.

Proprio quando Zeus e la nuvola stanno per scaraventare un potente attacco di energia temporalesca, supportata dalle Back Ball di Nami, Big Mom intercetta l'attacco sul nascere. Solo l'intervento provvidenziale di Kidd riuscirà a ristabilire un certo equilibrio.

One Piece 100: un vincitore è un perdente che non si arrende mai

Ad Onigashima il momento è nuovamente critico per la Peggiore Generazione. Dopo uno scontro controllato, Kaido incassa la sua seconda vittoria su Rufy e quest'ultimo addirittura crolla negli abissi marini sotto l'isola volante. L'Imperatore annuncia a tutti i presenti della sua vittoria e l'inizio di un'opera di pulizia massiccia che lo porterà ad instaurare finalmente un regime di terrore per poi ottenere il trono.

Il primo passo di Kaido è quello di eliminare la testa del prescelto Shogun, ovvero Momonosuke, riuscendo a raggiungerlo, ma sarà Kin'emon a sacrificarsi. Il samurai, già scosso per il confronto con Kanjuro, è costretto a capitolare senza esitazioni sotto i colpi di Kaido. L'esito della battaglia è più che mai incerto: iniziano a farsi sentire le prime stanchezze e scoramenti, ma a rialzare il morale è sempre, il solito, Rufy.

Mentre è in caduta libera, misteriosamente, entra in contatto telepatico con Momonosuke chiedendogli di riferire a tutti di non arrendersi e di non arretrare poiché tornerà presto, più forte di prima, per battere il despota. Ne è certo. Le truppe, pertanto, ritrovano improvvisamente energia e la battaglia riprende ma ora mossa più dalla speranza che dalla forza.

Il primo a prendere per mano questa speranza e a tramutarla in forza d'agire è Yamato. Dopo aver difeso strenuamente e messo al sicuro Momonosuke e Shinobu, si presenta di fronte al padre rinnegato, Kaido, per sfidarlo a viso aperto in uno scontro simbolico che ha il sapore di una resa dei conti: spezzare la maledizione delle catene che lo tengono fermo, le stesse che tengono fermo il Paese di Wano.

One Piece 100: riferimenti culturali

One Piece 100 è intriso di riferimenti culturali. Dalla musica, alla letteratura fino ai rimandi folkloristici non solo giapponesi, anche internazionali. Dai titoli dei capitoli, alle tecniche dei personaggi fino alle battute dei personaggi stessi, Oda-sensei sembra essersi davvero divertito. Degni di nota in tale senso sono il titolo del Capitolo 1013 e il titolo del Capitolo 1014.

Il Capitolo 1013, intitolato Anarchy in the Big Mom, è un chiaro rimando al famoso singolo di debutto della band punk rock Sex Pistols, “Anarchy in the U.K.“, uscito il 26 novembre 1976 e poi incluso nell’album Never Mind the Bollocks, Here’s the Sex Pistols (1977). Il capitolo è proprio focalizzato sull’Imperatrice Big Mom intenta a spadroneggiare letteralmente sul castello dell’isola di Onigashima dopo essere caduta dal tetto. Prima ferisce indirettamente l'alleata Ulti, successivamente vuole disfarsi per sempre del suo stesso potere del fulmine Zeus sostituendolo con Hera e, infine, avvia il suo duello contro Kidd. Una vera e propria anarchia.

Il titolo del Capitolo 1014, ovvero L'istrione, è un riferimento alla cover della celebre canzone “Le Cabotin” del cantautore francese Charles Aznavour reinterpretata anche da artisti italiani dal calibro di Massimo Ranieri e Renato Zero sotto il titolo de L’istrione, appunto. La versione giapponese della canzone che ha dato ispirazione ad Oda-sensei è stata eseguita da Akihiro Miwa nel 2013. Il titolo fa riferimento all’intera vita e alla presunta morte di Kanjuro vissuta nei panni di un attore (istrione) sino alla morte. Il personaggio, difatti, si è rivelato essere il traditore tra i vassalli di Kozuki Oden svelando la sua vera identità solo di recente cogliendo di sorpresa i suoi storici compagni. L'ultimo atto della sua storia sarà scritto da Kin'emon nel momento che lo ferirà con la sua devastante katana.

Il volume

One Piece 100 è disponibile in due varianti: regolare e Celebration Edition. L’edizione regolare, al prezzo standard di € 4,30 è disponibile dal 30 marzo ed il classico volume formato 11.5x17.5 cm brossurato. La Celebration Edition invece arriverà sugli store online, edicola, fumetteria e in concomitanza con il Napoli Comicon 2022 a partire dal 20 aprile 2022.

La Celebration Edition presenta il volume in un cofanetto speciale progettato dal designer Fabrizio Verrocchi. Il box, in tiratura limitata, sarà arricchito esternamente da una stampa in lamina dorata e da un doblone in rilievo sul coperchio. All’interno del box, oltre a One Piece 100 nella speciale Celebration Edition dotata di sovraccoperta in PVC trasparente, ci sarà spazio per inserire anche le edizioni celebrative dei volumi 98 e 99 (non inclusi nel box).

Il volume sarà altresì accompagnato da una particolarissima “pergamena”: un esclusivo e lunghissimo poster a colori da srotolare che raffigura tutti, ma proprio tutti, i personaggi più importanti della storia, sigillato da un originale bracciale in tessuto personalizzato One Piece e Star Comics. Infine, all’interno della box sarà presente un messaggio del maestro Eiichiro Oda per ringraziare e omaggiare i suoi milioni di lettori. Il costo di One Piece 100 Celebration Edition è di € 18.

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