C’è ancora molta strada da fare. Con questa frase che sembra quasi una promessa ai fan, si conclude Obi-Wan Kenobi, la serie di Disney Plus che ci ha riportati nella galassia lontana lontana, raccontando un capitolo ignoto del franchise, legato a uno dei personaggi più amati di Star Wars. Non poteva che concludersi con un momento emotivamente coinvolgente, che riconnettesse questa avventura mai raccontata prima di Kenobi con quanto abbiamo visto in Una nuova speranza. Per meglio facilitare questa sintonia, anche Obi-Wan Episodio 6 è ricco di riferimenti e citazioni alla saga di Star Wars, con particolare attenzione al futuro, almeno cronologicamente parlando, di Kenobi e della galassia.
Come facilmente intuibile, se i primi episodi erano focalizzati principalmente sul passato dei protagonisti, con l’obiettivo di costruire una continuità con gli eventi di La Vendetta dei Sith, la seconda parte della serie si è proiettata maggiormente al futuro, creando quei presupposti che dovrebbero evietare di dar vita a operazioni retcon o discordanze con il Canon. Come sempre, abbiamo cercato di identificare questi riferimenti, motivo per cui ancora una volta sconsigliamo la lettura a chi non avesse ancora visto Obi-Wan Kenobi Episodio 6.
Attenzione: quanto segue contiene spoiler sul sesto episodio di Obi-Wan Kenobi
Obi-Wan Kenobi episodio 6 citazioni e riferimenti
Il ritorno di Obi-Wan Kenobi
Lo si è atteso a lungo, ma alla fine il Kenobi che abbiamo conosciuto nella Trilogia Prequel è ricomparso. Comprensibilmente, gli eventi successivi alla Caduta della Repubblica hanno sconvolto il Jedi, che solo grazie alla missione di salvataggio della piccola Leia e ai due confronti con il suo vecchio padawan, ora divenuto Darth Vader, ritrova la propria grinta. Il suo vigore, come dice beffardo Vader.
Lo si nota da come lo stile di combattimento con la spada laser sia ora meno debole e più in linea con la fama di eccellente combattente sempre avuta da Kenobi. Non a caso lo vediamo iniziare il combattimento finale con Vader con la mossa d’apertura con cui affrontava il generale Grievous in La Vendetta dei Sith, oppure sfoggiare alcune movenze che abbiamo apprezzato nei precedenti capitoli della saga.
Il sesto capitolo di Obi-Wan Kenobi è il momento di catarsi emotiva di Kenobi, che tramite l’aspro confronto con Vader ritrova quindi la propria identità perduta, torna a essere, finalmente, il Jedi che abbiamo sempre conosciuto. Una maturazione e riacquisizione del sé che passa da momenti che toccano al cuore dei fan della serie, come quando saluta il giovane Luke con una frase che abbiamo sentito in Una Nuova Speranza e in altre occasione nella Trilogia Prequel(‘Salve tu’, o Hello there in originale), o si prepara ad affontare Vader con una frase utilizzata su Mustafar poco prima di affrontare il suo vecchio padawan ('Farò ciò che devo').
È questo il compito principale del finale di Obi-Wan Kenobi, consegnarci il momento ultimo della transizione dal Kenobi della Trilogia Prequel a quello interpretato da Alec Guinness, passaggio che viene enfatizzato anche dall’abbandono del rifugio nella grotta e dall’adozione di un abbigliamento che visivamente ricorda quello dell’anziano Ben incontrato da Luke in Una nuova speranza, oltre a sfoggiare un paio di occhiali contro la sabbia che ricordano quelli mostrati nei comics di Star Wars, durante la run di Jason Aaron.
E finalmente, ritrovando il proprio legame con la Forza, Obi-Wan è ora in grado di vedere il fantasma della Forza del proprio maestro, Qui-Gon Jinn, che ha nuovamente le fattezze di Liam Neeson, ma che potrebbe esser stato realizzato completamente in digitale, mancando il nome dell'attore irlandese dai credit dell'episodio. Credit dove invece compare il nome di Ian McDiarmind, che torna a impersonare Sheev Palpatine, ora imperatore, seppure come ologramma.
Duello finale
Inutile negare che sia proprio il duello con Darth Vader a rappresentare il climax emotivo della serie. Dopo il precedente scontro nel terzo episodio, la nuova battaglia a colpi di spada laser tra Obi-Wan e il suo vecchio padawan è un confronto a lungo atteso, che riesce a mostrare maggior carisma delle precedenti scene action della serie. Durante questa battaglia sono presenti anche due momenti che danno un maggior senso ad alcune delle situazioni viste in Una nuova speranza. Una frase in particolare, detta da Vader, ha un significato profondo:
“Non sei tu che hai ucciso Anakin Skywalker, ma io”
Questa dichiarazione potrebbe essere l’appiglio per la criticata scena di Una Nuova Speranza in cui Obi-Wan dice a Luke che suo padre è stato ucciso da Darth Vader. In quest’ottica, Kenobi avrebbe riportato una verità confermata proprio da questa ammissione, a ribadire come l’abbracciare il Lato Oscuro da parte di Anakin sia stato il passaggio definitivo a Darth Vader, uccidendo ciò che rimaneva del padawan di Kenobi. Tanto che Kenobi risponderà affranto:
“Allora il mio amico è morto davvero”
Da notare come ancora una volta Vader appelli Kenobi, seppur in tono sarcastico, ‘maestro’, a ribadire come non si sia ancora ‘chiuso il cerchio’ come sosterrà durante lo scontro sulla Morte Nera. Al contrario, Kenobi saluterà il Signore Oscuro dei Sith chiamandolo semplicemente Darth, scelta che pur richiamando il citato scontro sulla prima Morte Nera, sembra poco felice, visto che Kenobi non può ignorare che Darth sia un titolo generico dei Sith e non un nome proprio.
Da questo scontro, però, Vader esce pesantemente segnato, anche fisicamente. Durante lo scontro, Kenobi riesce a ferirlo alla testa, squarciando l’elmo e infliggendo una ferita sul capo di Vader, la stessa che si vede nel finale de Il Ritorno dello Jedi quando poco prima della morte Luke sfila il casco al padre morente.
Citazioni visive
Come riscontrato in precedenza, non mancano in Obi-Wan Kenobi scene che richiamano a momenti cult della saga, segno che Deborah Chow abbia voluto sfruttare anche queste similitudini visive per trasmettere un’aderenza al canone narrativo di Star Wars. Durante l’inseguimento dello Star Destroye alla navetta del Cammino, le inquadrature ricordano molto quelle dell’apertura di Una nuova speranza, dove Vader cercava di intercettare la Tantive IV, la nave consolare della principessa Leia.
Allo stesso modo, durante il duello, assistiamo a un momento in cui abbiamo un ribaltamento di una celebre scena di La Vendetta dei Sith. Se nel film era Obi-Wan ad avere il terreno più in alto, sancendone la posizione di superiorità tattica, durante la battaglia dell’episodio finale vediamo che è Vader ora dominare la scena. Eppure, Kenobi riesce a liberarsi da questa posizione inferiore e tornare a combattere, infliggendo una ferita a Vader, spaccandogli l’elmo. Una scena che viene ricreata su quella vista in Star Wars Rebels, dove il fu Anakin Skywalker subisce un danno simile da parte di Ahsoka Tano.
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