Intervista a Norihiro Yagi, l'autore di Claymore

Il mangaka Norihiro Yagi racconta al Lucca Comics and Games i suoi due più grandi progetti: Claymore e Ariadne in The Blue Sky.

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a cura di Livia Soreca

In occasione del Lucca Comics and Games abbiamo avuto l'occasione di incontrare il mangaka Norihiro Yagi, autore del dark fantasy, noto soprattutto per Claymore (2001) e Ariadne in the Blue Sky (2017). Ospite Star Comics, dal 29 ottobre al 1 novembre è coinvolto in diversi eventi firmacopie allo stand della casa editrice.

Conosciamo Norihiro Yagi

Il fumettista giapponese vince nel 1990 la trentaduesima edizione degli Akatsuka Award con Undeadman, esordendo poi nello stesso anno sulla rivista Monthly Shonen Jump di Shueisha. Nel 1993 comincia la sua prima serializzazione, Angel Densetsu, sulla medesima rivista. Ma il vero successo dell’autore arriva grazie a Claymore, l’epica opera dark fantasy serializzata sul mensile Jump Square. Il manga, del 2001, arriva poco dopo anche in Italia grazie a Star Comics, concludendosi nel 2014 con il 27° volume. Nel 2014, Norihiro Yagi decide di rimettersi in gioco con Ariadne in the Blue Sky, serializzata sulla rivista Weekly Shonen Sunday. L'opera fantasy, tutt'ora in corso, è edita in Italia sempre da Star Comics.

Il mangaka, per la prima volta in Italia, è un amante dei viaggi e prova a ricordare le fonti di ispirazione per il suo immaginario dark fantasy.

Da quanto ero bambino, avevo interesse per il mondo europeo, oltre che per i giochi e videogiochi fantasy. Ho sempre provato fascinazione per le ambientazioni estere, sono stato in diversi posti in Francia, dove probabilmente è nato l'interesse per i posti medievali. Una ventina di anni fa sono stato in diversi luoghi della Francia, musei e città. Poco dopo ho realizzato Claymore, e quei luoghi potrebbero avermi ispirato. Sono stato principalmente a Parigi e nei posti turistici che avevo sempre visto solo nei film.

Norihiro Yagi racconta Claymore

La particolarità del primo grande capolavoro del mangaka è sicuramente la scelta di protagoniste femminili, un'idea ancora inusuale all'epoca, che anticipa i tempi. Dietro questa decisione, in realtà, sembra non ci sia una spiegazione particolare, ma solo tanta voglia di raccontare qualcosa che possa soddisfare le idee di Yagi.

Ho sempre pensato fosse una cosa molto "cool" l'idea di avere un personaggio femminile, una figura più aggraziata che combattesse con spadoni contro mostri e creature selvagge. Questo creava un contrasto, una cosa molto borderline. Mi piaceva il concetto di combattimento, ma questo contrasto tra dolcezza e le creature mostruose mi ha sempre affascinato. Non avevo molti richiami ideologici, né mi sento di essere stato il primo o di aver influenzato artisti successivi. Volevo solo creare un personaggio femminile che fosse forte.

E in effetti Claymore vede le sue protagoniste - Claire prima fra tutte - combattere con mostri di ogni genere, coinvolte in scene d'azione che sembrerebbero simili a quelle dei film, tanto amati dal mangaka. In realtà, lo stesso Yagi spiega come le scene più dinamiche siano realizzate con modalità completamente diverse.

Ho sempre visto le scene di azione nei film, però quando lo si fa in un manga, l'impostazione è completamente diversa. Ci vuole qualcosa che non sia già nei film e negli anime, ma anzi totalmente originale che possa applicarsi alla forma di scrittura dell'opera.

L'evoluzione artistica con Ariadne in the Blue Sky

Ariadne in the Blue Sky, capolavoro ancora in corso, è un'opera completamente diversa da Claymore. Leana, imperatrice dell'impero di Ariadne, e Lacyl, un semplice ragazzo destinato a divenire un eroe, sono i protagonisti di questa nuovissima avventura firmata dall'autore giapponese. Qui potete recuperare la recensione del primo volume di Ariadne in the Blue Sky.

Dentro di me le due opere sono separate e diverse. con Claymore avevo creato quel tipo di mondo fantasy, finito con il manga. Dopo volevo fare uno shonen. Anche nella visione del mondo tra Claymore a Ariadne ho avuto un approccio totalmente diverso. Per il lettore possono sembrare simili perché fantasy, però dentro di me non sono mai state collegati.

Mentre per Claymore ci si concentra molto sulla creazione dei personaggi, in Ariadne in the Blue Sky il processo creativo verte su altro. Se per lui la figura dell'eroe "si definisce attraverso il combattimento come un processo naturale" il discorso cambia per tutte le creature e i mostri che i protagonisti affrontano durante la loro avventura.

Mi sono ispirato al calendario cinese e alle sue dodici creature, a partire dal topo. Ad ogni animale corrisponde un tipo di persona, e nel manga una razza. Per me era anche divertente e affascinante avere anche un tipo di personalità e atteggiamento per definire ognuna di loro.

In origine il manga si avvicina al mondo sci-fi, per poi prendere una piega più fantasy. Ma questo genere tanto caro a Yogi tornerà in qualche modo, grazie alle Città Volanti di Ariadne.

Quando ho creato le Città Volanti volevo creare un luogo sopra il mondo in cui viviamo. I protagonisti dovevano essere ragazzi che aspirassero ad andare in quel posto, una città segreta sopra il mondo. Ho avuto prima questa visuale, poi volevo sviluppare la storia nella direzione sci-fi. Non posso anticiparvi molto, ma è tutt'ora una mia intenzione.

Il futuro di Norihiro Yagi

L'obiettivo del mangaka è quello di realizzare sempre prodotti diversi. Che sia proprio questo viaggio in Italia una fonte di ispirazione? Forse sì.

La mia idea è scrivere e trasmettere idee divertenti attraverso il manga. Sto viaggiando in Italia e vedendo cose nuove. Il concetto di viaggio potrebbe essere interessante.

Ma gli auspici di Yagi non finiscono qui. Nel 2007 lo studio Madhouse realizza un adattamento animato di Claymore, disponibile ora in streaming su Prime Video. L'autore è coinvolto nei primi momenti di produzione.

Lo staff voleva consultarsi con me perché stavo ancora realizzando il manga. In realtà dopo il mio ok ho dato il via libera, mi sono fidato. Il fascino e l'espressione dei manga sono diversi, una volta confrontatomi con loro ho ceduto il posto.

A questo punto, visto il successo di Ariadne in the Blue Sky, ci si interroga sulla possibilità di vederne un adattamento anime in futuro, un'eventualità che entusiasma Norihiro Yagi, che vorrebbe "vedere il suo protagonista volare nel cielo".

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