Apple, Netflix e altri servizi di streaming hanno avanzato la possibilità di acquisire No Time to Die, il prossimo film di James Bond che inizialmente doveva debuttare lo scorso aprile. L'uscita del film è stata posticipata più volte e sembrava aver raggiunto una quadra con novembre. Purtroppo, però, vista la crescita della pandemia di Covid-19, si è pensato di spostarlo direttamente al 2021.
Secondo quanto riferito a Variety, Metro-Goldwyn-Mayer, lo studio di produzione del nuovo film, avrebbe perso tra 30 milioni e i 50 milioni di dollari a causa dei continui ritardi dell'uscita. Bloomberg, che ha riportato per primo queste voci, ha rivelato che anche altri studi di produzione, come Paramount e Sony, stanno perdendo decine di milioni di dollari a causa dei rinvii dei loro film, ma che hanno anche provando a recuperare queste perdite vendendo film come Greyhound, Coming 2 America e Without Remorse ai servizi di streaming.
No Time to Die vedrà la stessa fine? Un portavoce della Metro-Goldwyn-Mayer ha commentato così la supposizione a Variety:
"Non commentiamo le voci. Il film non è in vendita. L'uscita del film è stata posticipata all'aprile 2021 al fine di preservare l'esperienza teatrale per gli spettatori".
Tuttavia, sempre più addetti ai lavori, studi e società rivali hanno affermato che in realtà una possibile vendita del nuovo film di James Bond è stata presa in considerazione, ma la cifra sarebbe decisamente proibitiva. Si parla di circa 600 milioni di dollari, un costo anche molto alto per colossi dello streaming come Netflix. Questa cifra sarebbe stata scelta direttamente da Kevin Ulrich, il presidente e CEO di Anchorage Capital Group e proprietario di maggioranza di MGM.
Non è chiaro se i produttori Barbara Broccoli e Michael G. Wilson, che esercitano il controllo della saga cinematografica attraverso la loro società Eon, firmino l'accordo. La Universal Pictures, che ha i diritti di distribuzione all'estero di No Time to Die, dovrebbe essere integralmente inclusa in ogni possibile vendita e rimborsata per tutte le spese sostenute dallo studio. Il fatto che le parti coinvolte abbiano immaginato una vendita in streaming è notevole, dato che il film è stato il primo kolossal a spostare le date di uscita prima che il Coronavirus fosse aggiornato a una pandemia globale.
Il passaggio di No Time to Die a un servizio di streaming pone, inoltre, alcune sfide logistiche. Il film è costato più di 250 milioni di dollari per la produzione e ha messo in moto diverse partnership promozionali per aiutare a sostenere questi costi, tra cui Land Rover, orologi Omega e Heineken. Tali aziende, inevitabilmente, si aspettano che il film possa arrivare nei cinema e potrebbero non essere entusiaste di una breve comparsa in streaming. La vendita di Coming 2 America ad Amazon, ad esempio, è stata confermata solo dopo che i suoi partner promozionali, McDonald's e Crown Royal, sono stati d'accordo con il cambiamento di programma.
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