Negli Stati Uniti c'è allarme per la prima proiezione al cinema di Joker tra pochi giorni, si teme che possano sorgere atti di violenza e soprattutto sparatorie nelle sale cinematografiche. Tristemente ricordiamo che proprio nel 2012 alla proiezione di The Dark Knight Rises al cinema Aurora nel Colorado, un uomo iniziò a sparare sulla folla in sala compiendo una vera e propria strage.
La polizia e l'esercito degli Stati Uniti sono all'erta e sembra che stiano istruendo i propri per venire incontro a qualsiasi situazione, per contenere il caos che potrebbe generarsi da un susseguirsi di violenza. Purtroppo, film che ci raccontano personaggi così controversi e con una psicologia labile e una mente malata, come proprio il Joker, sono una sorta di specchietto per le allodole per chi rende la violenza la propria ragione di vita, la polizia quindi, con misure di sicurezza standard sta monitorando.
Ad esprimersi in merito sono anche i parenti delle vittime di sparatorie che si sono sentite offese dalla dilagante violenza a cui si assiste sul grande schermo. In particolare i genitori di Jessica Gawhi, morta a seguito della sparatoria di Aurora in Colorado, hanno dichiarato: "Le campagne di sensibilizzazione portate avanti dalla Warner Bros. contro l'utilizzo scellerato delle armi è solo il primo passo verso quella che deve essere una totale riforma che regolamenta l'acquisto e il possesso delle armi da fuoco. La Warner dovrebbe investire i propri soldi in politiche anti armi".
A fare una dichiarazione è anche il regista Todd Phillips al giornale TheWrap: "Non realizziamo film premendo il grilletto. Non vogliamo glorificare il comportamento di Joker, abbiamo voluto semplicemente realizzare un film vero, con un budget vero e lo abbiamo voluto chiamare Joker. Questo è quello che è, non altro".
Per chi volesse saperne di più sulle stragi che annualmente avvengono negli USA a causa del possesso delle armi, consigliamo l'acquisto del Blue-Ray dell'importante documentario realizzato da Michael Moore, Bowling a Columbine.