Da oggi 9 settembre è disponibile per lo streaming il nuovo k-drama di Netflix: Narcosantos. Il colosso americano è ben intenzionato a continuare la sua collaborazione con le produzioni d’Oltreoceano, dando probabilmente qualche dritta per avere un maggiore successo in Occidente.
Il nuovo thriller del servizio streaming in rosso e nero è composto da solo 6 episodi da circa un’ora l’uno ed è tratto da una storia realmente accaduta agli inizi degli anni Settanta. Diretto da Yoon Jong-bin, il k-drama è ambientato tra il Suriname e il Brasile, mentre segue la serie di (sfortunati) eventi che coinvolgono Kang In-gu (Ha Jung-woo).
Da piccolo imprenditore instancabile, Kang cerca di trovare un modo per smettere di sopravvivere e finalmente essere a fianco dei propri figli che stanno crescendo velocemente. Deciso nel proprio intento, segue i consigli di un amico che lo portano nello stato Sud Americano del Suriname. Qui però, rimarrà incastrato nei giochi di potere di alcuni cartelli che dominano il paese: riuscirà a salvarsi e a fare ritorno a casa?
Narcosantos, la trama
Kang In-gu (Ha Jung-woo) non ha mai avuto una vita facile: da bambino ha sempre visto i suoi genitori lavorare fino allo stremo delle forze per cercare di dare, senza mai riuscirci, una vita decente ai propri figli. Una volta cresciuto però, In-gu si ritrova a subire la stessa situazione dei genitori arrivando a lavorare in più posti pur di sostenere la propria famiglia.
E’ solo dopo l’ennesimo problema che si rende conto di non essere mai a casa a vedere i suoi figli crescere e decide così di ascoltare il suo amico Eung-soo (Hyun Bong-sik) e intraprendere assieme a lui un viaggio nel Suriname per fare soldi facili con la vendita di razze in Corea del Sud.
E dato che tutto il mondo è paese, ben presto In-gu capisce di doversi ingraziare con delle mazzette dei militari corrotti per essere protetto da eventuali ritorsioni. Purtroppo per lui però, c’è molto altro sotto la superficie e nel giro di poco tempo si trova a chiedere aiuto Padre Jeon Yo-hwan (Hwang Jung-min), pastore della chiesa coreana, per salvarsi da una situazione poco piacevole con la banda di malviventi cinesi.
Così facendo però, In-gu e Eung-soo finiscono per intrecciarsi ancora di più, e a loro insaputa, in una serie di dispute tra bande di narcotrafficanti, sempre più interessati al loro giro di affari ittico per il proprio tornaconto. Riuscirà il piccolo imprenditore coreano a tirarsi fuori dai problemi o dovrà scendere a compromessi per avere salva la vita?
Ritmo, attori e doppiaggio
Dopo aver ricevuto diverse critiche per il film Carter ed essersi ripresi solo in parte con Seoul Vibe - L’ultimo inseguimento, Netflix cerca ancora una volta di dare spazio alle produzioni coreane. Sembra però aver avuto un peso maggiore in fatto decisionale, soprattutto per quanto riguarda la resa narrativa di Narcosantos. La serie infatti, oltre ad avere un ritmo abbastanza sostenuto, sembra aver preso ispirazione dalle serie americane per confezionare episodi più accattivanti sia sotto il punto di vista dello script che quello tecnico.
La fotografia di ogni puntata sembra essere in generale curata, mentre la narrazione nonostante qualche momento di rallentamento del ritmo, riesce a mantenere viva l’attenzione degli spettatori. Un altro punto a favore di Narcosantos è anche il doppiaggio italiano, che si riconferma uno dei migliori a disposizione. A differenza di altre serie in cui sembrava un po’ claudicante e fuori fase rispetto alla lingua originale, in questo k-drama il doppiaggio italiano riesce a stare al passo con le emozioni dei personaggi.
Inoltre sembra proprio che Netflix sia riuscito a mettere il proprio veto su ciò che riguardava le decisioni di alcuni attori del cast: tra i vari volti di Narcosantos, possiamo infatti trovare alcuni nomi noti di altre serie televisive presenti nel catalogo del servizio streaming americano.
Park Hae-soo, qui interprete dell’agente dell’intelligence coreana Choi Chang-Ho, è ormai uno dei volti coreani tra i più conosciuti e apprezzati, specialmente grazie alle sue performance in Squid Game e La Casa di Carta: Corea (di cui trovate la nostra recensione a questo link). Anche Jo Woo-Jin (Byeon Ki-Tae) e Yoo Yeon-Seok (David Park) però, potrebbero essere riconosciuti dagli appassionati di k-drama: i due attori infatti si sono ritrovati sul set di Narcosantos dopo aver recitato assieme in Mr. Sunshine, un’avvincente serie romantica.
Dalla realtà, al cinema, a Netflix
Nonostante il copione di Narcosantos possa sembrare degna di un qualche produttore americano, la storia raccontata è in realtà tratta da fatti accaduti veramente. Purtroppo però, non possiamo dirvi con esattezza cosa sia stato inventato di sana pianta e cosa invece sia stato mantenuto e trasportato dall’originale, dato che non esistono chiare informazioni a riguardo.
Probabilmente il mistero grava sulla vicenda, così si dice, a causa dell’operazione sotto copertura effettuata dall’Intelligence coreana quindi solo dire che a grandi linee la storia sembra ricalcare alcuni tra i maggiori eventi realmente accaduti. Certo è che però, Narcosantos non è il solo k-drama ad essersi ispirato alla storia del più grande narcotrafficante proveniente dalla Corea del Sud.
Infatti, nel 2018 è uscito il film The Drug King, scritto e diretto da Woo Min-ho, tra i cui protagonisti figura anche Bae Doona (Could Atlas, Sens8, The Silent Sea). Anche questa pellicola segue le vicende di un uomo che da piccolo spacciatore di droga, riesce a diventare un narcotrafficante pericoloso, in grado di ampliare il proprio giro anche all’estero.
Tirando le somme
Dunque Narcosantos ha le carte in regola per essere una serie molto interessante sotto diversi punti di vista, sia per la storia che racconta, che per le tecniche narrative utilizzate. Grazie agli attori e ad uno stile che strizza l’occhio alle controparti americane, la serie riesce a catturare l’attenzione degli spettatori lungo tutti e sei gli episodi.
Se siete quindi amanti dei k-drama thriller, non vi resta che guardare Narcosantos, disponibile allo streaming dal 9 settembre su Netflix.
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