My Hero Academia: Team-Up Missions 1, recensione

My Hero Academia. Team-Up Missions 1 è il nuovo spin-off di My Hero Academia edito da Star Comics.

Avatar di Beatrice Villa

a cura di Beatrice Villa

Siete pronti a immergervi in una nuova avventura eroica con Midoriya, Bakugo, Todoroki e gli altri ragazzi della sezione 1-A del liceo Yuei? Il manga di My Hero Academia, dopo Vigilante: My Hero Academia – Illegals, è tornato con un nuovo spin-off. My Hero Academia. Team-Up Missions 1, nato dal genio di Kohei Horikoshi, con i magnifici disegni di Yoko Akiyama, vi darà la possibilità di approfondire la conoscenza di vari personaggi della serie principale e soprattutto di una coppia in particolare che molti aspettavano solo di vedere come avrebbe reagito se fosse stata mandata in missione.

My Hero Academia. Team-Up Missions 1: l’opera

My Hero Academia: Team-Up Missions 1 è lo spin-off di My Hero Academia, creato dal sensei Kohei Horikoshi. Illustrato da Yoko Akiyama ha fatto il suo debutto in Giappone nel secondo numero estivo di Jump GIGA, la rivista di approfondimento di Shueisha, per essere serializzato sulla rivista Saikyo Jump nel luglio 2019. Ad aprile 2021 i singoli capitoli sono stati raccolti in due tankōbon.

In Italia, insieme alla serie principale e a Vigilante: My Hero Academia – Illegals, lo spin-off è pubblicato da Star Comics.

Per lungo tempo è stato il Simbolo della Pace e la sua sola presenza fungeva da deterrente contro il crimine. Ma adesso che anche All Might si è ritirato prevediamo un incremento delle attività criminali a opera dei villain. A questo punto dobbiamo impiegare tutte le nostre forze nella formazione degli heroes che si faranno carico delle future generazioni. Per questo abbiamo introdotto un nuovo programma incentrato sugli studenti il cui nome è…

My Hero Academia: Team-Up Missions 1, pronti per una nuova missione?

Come andrebbero le cose se due dati personaggi finissero in squadra assieme? My Hero Academia: Team-Up Missions nasce proprio con questo intento, ovvero rispondere alla domanda che, fin dalla nascita dell’opera, i lettori si sono posti: come si sarebbero comportati Deku e Bakugo se fossero finiti a lavorare in squadra?

Bene, ora abbiamo la nostra risposta. Il crimine si è intensificato e dopo l’uscita di scena del Simbolo della Pace, bisogna addestrare i futuri eroi. Per questo il comitato di sicurezza pubblica ha approvato un nuovo progetto chiamato Team Up Mission. Si tratta, in altri termini, di un intenso programma di addestramento al lavoro di squadra che punta a promuovere le capacità di comunicazione tra le scuole di eroi di tutto il Paese.

Il lavoro di squadra è fondamentale per potere diventare un Hero e portare a termine la missione assegnata nel miglior modo possibile. Un Pro Hero deve essere rapito, veloce nel prendere decisioni ma soprattutto cooperare.

Non solo i ragazzi della 1-A ma anche i loro compagni della 1-B, dovranno quindi partecipare ad alcune missione di affiancamento a eroi professionisti. Le squadre sono scelte con un sorteggio per cui è difficile immaginare come verranno formate e quali personaggi dovranno interagire con chi: dai migliori eroi, ai personaggi secondari che di solito rimangono in ombra, agli studenti di scuole diverse, chiunque potrebbe capitare nella stessa squadra!

Le prime due storie sono dedicate proprio alla coppia formata da Deku e Bakugo e leggendo rimarrete decisamente sopresi da come riescano a cooperare e a lavorare in team. Certo, Kacchan rimane sempre Kacchan e alcuni vizi sono difficili da perdere, ma quando c’è in gioco la sicurezza di un civile oppure la cattura di un villain, allora non ha nulla da invidiare a nessun Hero professionista. I due, insieme a Ochako, collaboreranno con la Rabbit Heroine Mirko, imparando una vera lezione di vita e soprattutto, che cosa significa essere un vero Hero, mentre nella seconda storia dovranno giocare il ruolo di diversivo per aiutare il pro Hero Hawks “l’uomo troppo veloce” a catturare il leader di un gruppo di villain.

Nella terza storia torna in scena Melissa, un personaggio che abbiamo imparato a conoscere nel film My Hero Academia: Two Heroes, uscito in Giappone il 3 agosto 2018 e il 23 e 24 marzo del 2019 in Italia sotto l’etichetta di Dynit e successivamente trasposto in romanzo sempre pubblicato da Star Comics.

Melissa è una studentessa del terzo anno alla I-Island Academy, figlia del professor David Shield. Nata senza poteri ha deciso di non arrendersi al suo destino e di diventare una supporter Hero come suo padre, utilizzando al meglio le sue abilità da scienziata e la sua innata curiosità. Ecco che quindi la vediamo scendere in gara contro Hatsume, della sezione supporto del liceo Yuei, per decidere quale delle loro invenzioni è più adatta e a fare loro da cavia sarà il povero Midoriya. Entrambe sono supporter eccezionali, Melissa con i suoi Smart Item che sfruttano materiali all’avanguardia e Hatsume con le sue macchine solide e potenti. Sebbene all’inizio non vadano molto d’accordo, tra di loro nascerà una bella amicizia, consolidata dal fatto che sono entrambe delle scienziate geniali destinate a diventare delle magnifiche supporter.

Melissa è anche la protagonista dello one-shot conclusivo. È una bambina e ha appena ricevuto la conferma che è nata senza quirk, come Midoriya. Sebbene cerca di rassegnarsi è impossibile. Cosa può mai diventare una bambina nata senza poteri in una società di eroi? Eppure anche lei può diventare l'Hero di qualcuno come suo padre è l'Hero di All Might grazie ai costumi e ai dispositivi di supporto da lui creati che gli permettono di combattere insieme seppur indirettamente. Perché non c’è un solo modo per diventare Hero e anche se Melissa è nata senza poteri ha dalla sua parte un grande cervello e abilità che l’aiuteranno, una volta cresciuta, a diventare la miglior supporter del mondo!

In un’altra side story ritroviamo Tamaki Amajiki, nome Hero Suneater, studente del terzo anno al Liceo Yuei, membro del Grande Trio insieme a Mirio e Nejire. Iida e Yaoyorozu affiancano il loro senpai e il pro Hero Fatgum per aiutare una bambina a trovare la persona che l’aveva salvata quando erano avvenuti dei tumulti in città. Le cose si faranno complicate quando la loro squadra verrà attaccata da un villain.

Infine tutti gli studenti della 1-A aiuteranno un bambino a ritrovare il suo pallone da calcio rubato da dei villain.

My Hero Academia. Team-Up Missions 1 mette in luce molti aspetti che nell’opera originale difficilmente riusciremo a vedere, soprattutto le interazioni di alcuni personaggi e il modo in cui collaborano in battaglia. Una serie di side story in cui gli studenti sperimenteranno per la prima volta che cosa significa scendere in campo in prima linea, essere un vero eroe, rischiare il tutto per tutto e soprattutto, superare i propri limiti. Saranno pronti i nostri eroi a mettersi alla prova? Come dice All Might: Plus Ultra!

A conclusione di My Hero Academia. Team-Up Missions 1 troviamo delle illustrazioni speciali realizzate da Kohei Horikoshi e alcune divertimenti strisce a quattro vignette.

Leggi altri articoli