Mother/Android, la recensione del nuovo film

È disponibile su Netflix il nuovo film thriller sci-fi Mother/Android, con Chloe Grace Moretz e Algee Smith.

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a cura di Francesca Borrello

È già disponibile su Netflix, Mother/Android, thriller sci-fi distribuito da Hulu negli Stati Uniti e da Netflix nel resto del mondo, scritto e diretto da Mattson Tomlin, sceneggiatore di Project Power e del futuro film The Batman in uscita quest’anno, il film segna l’esordio del romeno alla regia. Il film ha come protagonisti Chloe Grace Moretz e Algee Smith, rispettivamente nei panni di Georgia e Sam. Ambientato in quello che sembra un futuro non troppo lontano dal nostro, la coppia di giovani fidanzati si ritrova di colpo in dolce attesa ed in mezzo ad un’apocalisse tecnologica. Riusciranno i due a sopravvivere?

Mother/Android, la trama

La prima parte del film ci introduce subito Georgia (Chloe Grace Moretz) che si ritrova ad affrontare l’esito positivo di alcuni test di gravidanza. La notizia non sembra essere ben accolta dalla ragazza che avvertendo il fidanzato Sam (Algee Smith) decide di rimandare qualsiasi scelta ad un futuro momento. I due si avviano così verso casa di amici, dove Georgia confida ad un’amica di non essere sicura della sua relazione.

All’improvviso però, un forte suono disturbato pervade l’aria e dopo poco si sentono urla provenire da un’altra stanza. Correndo a vedere, si ritrovano davanti al maggiordomo androide che si è rivoltato contro gli stessi padroni e ha cominciato ad uccidere alcuni umani. Fortunatamente riescono a fermarlo, ma non fanno in tempo a pensare ad un’anomalia del suo sistema, che subito dalla strada giungono spari e urla.

Inizia così la rivolta degli androidi e della tecnologia, in cui persino i telefoni, se usati per effettuare chiamate, scoppiano seminando morte. Georgia e Sam non possono far altro che scappare e cercare di sopravvivere a questa apocalisse senza precedenti.

I punti di forza…

Il regista Mattson Tomlin nella realizzazione del film Mother/Android cerca di mettere in atto alcune strategie non convenzionali per creare un prodotto innovativo e diverso nel suo genere. Sebbene l’inizio della trama ricordi molto quella di Io, Robot con Will Smith, dove gli androidi iniziano a ribellarsi, gli esseri umani in questa pellicola non cercano mai di scoprire il vero motivo per cui è iniziato tutto quanto, ma sembrano quasi aver accettato il nuovo destino che gli si prospetta davanti, adattandosi al nuovo mondo nel quale devono sopravvivere.

In Mother/Android non c’è quindi una reale lotta tra umani e androidi: questa rimane piuttosto sullo sfondo, diventando un pretesto per la storia e facendo concentrare lo spettatore più su Georgia, che nonostante siano passati mesi ha ancora enormi dubbi sul suo ragazzo, e Sam, che fa di tutto pur di proteggere la fidanzata e il bambino che porta in grembo.

Gli attori principali Chloe Grace Moretz e Algee Smith sono un altro punto di forza di Mother/Android, dato che con la loro interpretazione riescono a mantenere vivo l’interesse degli spettatori. La prima può vantare di una carriera di successo scoppiata già alla tenera età di otto anni nel genere horror con Amityville Horror, un film remake di Andrew Douglas. A livello internazionale però, è il ruolo di Hit Girl in Kick Ass a portarla alla fama, fruttandole numerosi altri incarichi in pellicole come Hugo Cabret di Martin Scorsese e Dark Shadows di Tim Burton.

Algee Smith nonostante abbia incominciato sin da bambino la propria carriera, ottiene il suo primo ruolo importante nel 2017 quando interpreta Ralph Tresvant nel drama biografico The New Edition Story. Nello stesso anno esce anche il suo primo EP con tracce rap e hip pop, mentre l’anno successivo ha un ruolo in The Hate U Give, un adattamento del romanzo omonimo di Angie Thomas. E’ però con la serie HBO Euphoria nel ruolo di Chris McKay che guadagna diversa fama anche fuori dagli Stati Uniti.

… e i punti deboli

Sono proprio i personaggi a far scoprire i primi punti deboli di Mother/Android: Georgia e Sam, nonostante i loro interpreti facciano il loro lavoro egregiamente, sembrano essere gli stessi durante tutta la pellicola, senza mai subire un cambiamento. Non pare esserci spazio per una loro crescita e non sembrano essere diversi da come ci sono stati presentati all’inizio del film.

Uno degli altri grandi dubbi che ci sfiora durante la visione di Mother/Android è il fatto che probabilmente sarebbe stato meglio strutturare questa sceneggiatura per una serie televisiva, piuttosto che per un film. Anche senza abbandonare alcuni punti innovativi, la trama avrebbe potuto essere sviluppata meglio lungo alcune puntate, dato che per le quasi due ore di visione, risulta un po’ troppo scarna soprattutto incentrandosi così tanto sui due protagonisti.

Di conseguenza, ne viene fuori che più che un thriller sci-fi, Mother/Android sembra essere un american drama che ruota attorno ai personaggi e alle loro decisioni. Il ritmo della trama purtroppo, non aiuta la causa del film, con diversi rallentamenti che appesantiscono la visione del film.

Mother/Android: un’occasione non sfruttata a dovere

L’equilibrio tra i punti di forza e i punti deboli di Mother/Android, fa sì che si abbia quindi una percezione del film come un’occasione mancata: alcuni concetti interessanti avrebbero potuto trovare più spazio e pesare favorevolmente sul giudizio finale, ma forse il budget non proprio consistente ha spinto il regista a puntare sugli attori come impatto principale.

Chloe Grace Moretz e Algee Smith con la loro interpretazione aiutano infatti gli spettatori a seguire la trama e a coinvolgerli nelle vicende di Georgia e Sam, nonostante la lentezza del ritmo in numerosi punti della trama abbia convinto una parte del pubblico a darne un giudizio non proprio positivo. Se siete quindi interessati al genere sci-fi che punta all’introspezione dell’essere umano, Mother/Android su Netflix è il film che fa per voi!

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