Mordenkainen presenta Mostri del Multiverso, recensione del manuale dedicato ai Mostri di D&D

Mordenkainen presenta Mostri del Multiverso è un manuale per Dungeons and Dragons 5° edizione con 33 opzioni di razza e oltre 260 mostri.

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a cura di Silvio Colombini

Pubblicato da Wizards of The Coast, Mordenkainen presenta Mostri del Multiverso, è la trasposizione italiana di un manuale che ha come “missione” allargare la nostra conoscenza delle creature che popolano i diversi piani del creato, siano essi temibili Mostri, pacifici viaggiatori o la base di partenza per creare possenti eroi.

Questo è il secondo volume tradotto nel nostro idioma dal ritorno di tutti gli elementi di produzione alla casa madre; poiché la prima prova (Guida di Van Richten a Ravenloft di cui trovate la nostra recensione qui) non ci aveva soddisfatto del tutto, torneremo ad essere più critici della norma, ponendo particolare attenzione proprio alla traduzione.

Un portale per mille piani

Come di consueto, prima di andare ad analizzare il manuale vero e proprio, diamo una rapida occhiata al prodotto in sé. Anche in questo caso, come nel manuale precedente, il colpo d’occhio non delude: il volume conta quasi 300 pagine (288 per la precisione) e fin dalla copertina ci introduce il nostro “anfitrione”. Passando all’interno, l’impressione positiva non fa che confermarsi: il manuale è costellato di numerose illustrazioni (quasi ogni pagina ne presenta almeno una) di buon livello che, in molti casi, sono veramente ottime, che permetteranno di mostrare ai giocatori le creature che dovranno affrontare o le razze a loro disposizione per la creazione dei Personaggi.

Lungo tutto il volume sono poi presenti diverse note del (fittizio) autore e, più saltuariamente, della maga Tasha: pur non incidendo in maniera reale sulla fruizione del prodotto sono delle piccole e gradite interruzioni, nonché utili spunti qualora avessimo bisogno di indizi su come interpretare queste due iconiche figure del mondo di Dungeons and Dragons. Come anticipato non tratteremo subito l’aspetto editoriale: visto la sua importanza lo analizzeremo in separata sede.

Passando ai contenuti veri e propri, Mordenkainen presenta Mostri del Multiverso è divisa in due macro-sezioni più alcune appendici finali. Per semplicità andremo ad analizzarli nella stessa sequenza in cui vengono presentati nel manuale.

Mordenkainen presenta Eroi da tutti i Mondi

La prima parte del manuale, poco più di 30 pagine, è dedicata alla creazione di Personaggi. Più correttamente presenta una nutrita selezione di Razze e sotto razze che i giocatori potranno utilizzare per creare il loro alter ego. In totale Mordenkainen presenta Mostri del Multiverso  offre ben 33 diverse possibilità di scelta. Segnaliamo che il manuale fa suo quello che in Tasha era un’opzione per la creazione del Personaggio: qui ogni Razza non avrà dei bonus legati in maniera specifica a determinate Caratteristiche, ma saremo liberi di scegliere di aumentarne tre di un punto o optare per innalzarne due rispettivamente di uno e due punti leggermente una. Importante sapere che questa prima sezione presenta "solo" ed esclusivamente una selezione di Razze: non è presente nessuna Classe. Se sia un limite del prodotto onestamente è una valutazione che ciascun giocatore dovrà fare per se stesso, in funzione del tipo di materiale che avrebbe voluto trovare e che maggiormente ritiene utile.

Fatta questa piccola premessa ecco una rapida carrellata delle Razze incluse in Mordenkainen presenta Mostri del Multiverso:
  • Aarakocra: "uccelli" antropomorfi originari del piano Elementale dell'Aria; oltre a poter volare hanno un ridotto controllo sui venti;
  • Aasimar: discendenti di esseri celestiali sono in grado di sfruttare la loro scintilla divina per difendersi o attaccare i nemici;
  • Cangiante: creature in grado di cambiare aspetto e forma a piacimento;
  • Centauro: presenti in tutto il multiverso, hanno una naturale connessione con la natura e possono effettuare potenti cariche;
  • Coboldo: piccoli discendenti dei draghi, dispongono di magia innata e grande coraggio;
  • Duergar: nani adattatisi a vivere nella più profonda oscurità del Sottosuolo; oltre alle doti tipiche dei Nani dispongono anche di una ridotta abilità magica innata;
  • Eladrin: elfi provenienti dal piano fatato, legato al ciclo delle stagioni ottengono un potere diverso da ciascuna di esse;
  • Elfo del mare: creature delle profondità acquatiche, respirano si aria che acqua, sono in grado di parlare con le creature del maree possiedono un'innata resistenza al freddo;
  • Fata: nativi dell'omonimo piano, sono molto piccole, volano e possiedono il dono della magia innata;
  • Firbolg: "druidi" nati possono comunicare con bestie e creature vegetali, sono in grado di rendersi invisibili e la capacità di usare a piacimento alcuni Trucchetti;
  • Genasi: discendenti dei Geni dei Piani Elementali, sono divisi in quattro tipologie (Aria, Acqua, Fuoco e Terra) ciascuna con poteri e abilità uniche;
  • Gythyanki: viaggiatori del Piano Astrale, hanno innati poteri mentali e la capacità di attingere ad un comune serbatoio di esperienze così da poter selezionare Abilità sempre nuove;
  • Githzerai: esploratori di Limbo, come i cugini dispongono di capacità mentali, oltre ad un'innata resistenza alla paura e all'essere controllati magicamente;
  • Gnomo delle profondità: noti anche come Svirfneblin, possiedono alcune capacità magiche e una certa resistenza alla magia;
  • Goblin: presenti in tutto il multiverso, pur essendo piccoli di dimensioni possono rivelarsi feroci combattenti e sono resistenti al controllo magico;
  • Goliath: una specie di "gigante in miniatura", è resistente al freddo; la sua connessione con le montagne lo rende in grado di ridurre i danni subiti;
  • Hobgoblin: costretti ad abbandonare il piano fatato, dispongono di capacità magiche in grado di influenzare (sia positivamente che negativamente) alleati ed avversari;
  • Kenku: corvi antropomorfi, dispongono di una memoria eccezionale e sono innati imitatori di suoni e voci, nonché artigiani e falsari di prima categoria;
  • Leporidion: lepri umanoidi provenienti dal piano fatato, sono in grado di effettuare grandi balzi e dispongono di una illimitata riserva di fortuna;
  • Lucertoloide: presenti nel Piano Materiale fin dalla sua creazione, dispongono di scaglie in grado di agire come armature e possono mordere (e mangiare) i loro avversari;
  • Minotauro: umanoidi con testa e gambe bovine, possono sfruttare le corna per attaccare e sono in grado di compiere devastanti cariche;
  • Morfico: lontani discendenti di licantropi, possono mutare per assumere un aspetto bestiale e ottenere così dei bonus;
  • Orco: combattenti nati, possono resistere ai colpi più duri e spostarsi rapidamente sul campo di battaglia;

  • Satiro: provenienti dal piano fatato, sfruttare le corna per attaccare, hanno un naturale legame con la musica e sono in grado di effettuare poderosi salti;
  • Shadar-kai: originari della Coltre Oscura, possono teletrasportarsi per brevi distanze, possiedono resistenza ai danni necrotici e un'innata resistenza all'essere controllati magicamente;
  • Tabaxi: creati dal Signore dei Gatti, sono un riflesso del loro creatore: agili, abili scalatori e dotati di pericolosi artigli;
  • Tortuga: dispongono di un guscio che possono sfruttare come armatura, possono trattenere il fiato per lunghi periodi e possiedono affilati artigli;
  • Tritone: creature anfibie dotate di un limitato controllo sull'aria e sull'acqua; possono comunicare con gli animali acquatici e sono resistenti al freddo;
  • Urgoblin (Bugbear): abili combattenti, le loro lunghe braccia gli permettono di attaccare avversari distanti e hanno un innato istinto per colpire dove fa più male;
  • Yuan-ti: mezzi uomini e mezzi serpenti, possiedono un limitato uso della magia, sono resistenti al veleno e alla magia;

Praticamente tutte sono state riviste e modificate (e spesso potenziate). In alcuni casi quelle che un tempo erano sotto-razze ora sono Razza autonome, in altri invece le diverse sotto razze sono state eliminate e ora la scelta “si limita” fornire un diverso tipo di bonus e/o abilità. Inutile negare che le opzioni fornite sono molte e tutte accattivanti, tuttavia (per quanto ci è stato possibile notare) ci sono alcune lampanti mancanze: in primis tutte le razze del manuale base e poi, ad esempio, warforged e kalashtar da Eberron. Nel primo caso possiamo solo pensare che le possibili modifiche si sarebbero limitate al sistema di distribuzione dei punti Caratteristica. Per gli altri invece, onestamente, non siamo riusciti a darci una spiegazione a parte arrivare a pensare che gli autori le abbiano già ritenute pronte già come sono.

Mancano anche altre opzioni (come gli Owlin da Strixhaven) ma in quel caso si parla di elementi relativamente di nicchia e, forse, come tali non ritenuti abbastanza importanti da essere inseriti (anche se Fate e Leporidi, dallo stesso manuale, sono invece presenti). Chiudiamo la disamina di questa parte del manuale con un consiglio: se la Razza che volete giocare è qui allora dovete assolutamente andare a rileggerla; non importa quanto bene la conosciate, avrà quasi certamente subito dei cambiamenti, spesso anche significativi. A titolo esemplificativo prendiamo i Kenku: ora possono parlare liberamente (mentre prima potevano solo imitare suoni già sentiti) e la capacità “A memoria di Kenku” (in originale Kenku’s Training) e “Imitare” sono state drasticamente riviste.

Mordenkainen presenta Mostri del Multiverso

La seconda parte del volume, quasi 250 pagine, rende finalmente onore al nome del manuale. E se la prima parte poteva era pensata per tutti, qui abbiamo quello che si potrebbe definire un “tesoro per il solo Dungeon Master”. Qui sono raccolte, in rigoroso ordine alfabetico, oltre duecentocinquanta tra mostri e personaggi non giocanti (262, se non non abbiamo sbagliato a contare). Come in precedenza si tratta di elementi già presenti in altri manuali riviste e corrette e raccolte in un unico (e pratico) manuale.

La selezione (ammesso si possa usare questo termine, visto l’abbondanza di materiale) copre letteralmente tutto lo spettro di sfide possibile: potremo schierare inezie di grado Sfida 0 fino alle più potenti creature del Multiverso. A tal proposito segnaliamo che alcune delle proposte qui presenti sfondano il “canonico” limite del 20° grado di sfida, fino ad arrivare all’impressionante 26°. Insomma ce n’è per tutti i gusti e per tutte le situazioni. Anche in questo caso il materiale presente è stato più o meno ampiamente rivisto e adattato al nuovo pensiero degli autori e ad una nuova visione di gioco. Attenzione: questo non vuol dire che i Mostri qui raccolti siano stati tutti potenziati (o depotenziati) ma solo che abbiano subito, per l'appunto, delle "correzioni".

Un aspetto particolarmente importante di questa revisione riguarda senza alcuna ombra di dubbio l'impostazione tecnica delle creature. Finalmente le diverse azioni, in maniera simile a quanto sempre fatto per le Azioni Leggendarie, sono divise per tipo: quando sarà necessario utilizzare un'azione bonus o una reazione non saremo costretti a conoscere a memoria le statistiche del mostro di turno o a leggerle pezzo per pezzo, basterà andare alla sezione relativa. Ancora: ora gli effetti regionali e le azioni di tana hanno un nome, cosa che rende più immediato capire cosa facciano e scegliere cosa usare.

Non potendo, per ovvi motivi di spazio, elencare tutte le modifiche (grosse o piccole che siano) facciamo alcuni rapidi esempi dei cambiamenti introdotti:

  • Catoblepa: perde Olfatto Affinato (keen smell in origine) ma la sua percezione passiva passa da 12 a 15
  • Cervello Antico: la sua lista di incantesimi si è ampliata grazie all'aggiunta di "Modificare Memoria"; l'azioni di tana "Ancora Psionica" (che prima si limitava ad impedire di uscire dallo spazio occupato in quel momento) ora riduce la velocità di movimento del bersaglio a zero (sottile ma importante differenza) e impedisce anche ogni forma di teletrasporto.
  • Megera Annis: guadagna 15 punti ferita, ma perde buona parte delle sue Resistenze ai Danni (resta solo quella al freddo)
  • Megera Behur: guadagna la capacità di volare e la sua selezione di incantesimi è ridotta (cosa riflessa nei cambiamenti introdotti all'abilità "Magia del bastone ferrigno")
  • Trasmutatore: guadagna 9 punti ferita, un nuovo tipo di attacco magico, la selezione di incantesimi disponibili è stata ridotta e parzialmente modificata

Insomma, anche qui vale quanto detto per le razze dei personaggi: non importa quanto bene conosciate un mostro, andate a rileggerlo, perché certamente avrà subito delle variazioni. Chiudiamo facendo una doverosa segnalazione:  la componente narrativa (come storia, ecologia, comportamenti ecc ecc) delle oltre duecentosessanta creature presenti è stata ridotta all'osso, con notevoli tagli rispetto alle fonti originali. Ne consegue che per avere questo tipo di informazioni sarà necessario rivolgersi altrove. Considerando lo spazio disponibile era del resto impensabile che non venisse fatta una selezione del materiale. Anche in questo caso decidere se sia un difetto, un limite o una semplice caratteristica del manuale è una valutazione che ogni lettore dovrà fare in autonomia valutando se avesse preferito avere tra le mani meno creature ma più informazioni o, come è stato fatto, il contrario.

Appendici

L’ultimissima parte, più correttamente le ultime sei pagine, presenta tre appendici. La prima dispone le duecentocinquanta creature di cui sopra in funzione del tipo di creature. La seconda le elenca invece in ordine crescente di grado di sfida. L’ultima mantiene parzialmente l’ordine precedente ma crea dei sottogruppi basati sull’ambiente dove tipicamente tali creature vivono o possono essere trovate (ammesso ce ne abbia uno). Nel complesso sono tutte e tre validi strumenti, in grado di rendere più semplice la vita dei Dungeon Master velocizzando la ricerca delle creature di si avrà bisogno.

Il prodotto editoriale e la traduzione

Come anticipato in apertura andiamo ora ad analizzare Mordenkainen presenta Mostri del Multiverso come prodotto editoriale, con particolare attenzione alla traduzione. Se per caso frequentate qualche gruppo o pagine social sui giochi di ruolo saprete che la prima prova sul campo italiano della Wizards of The Coast (il già citato Guida di Van Richten a Ravenloft) è stata al centro di diverse polemiche. Ed è tenendo questo a mente che abbiamo letto quest'opera.

Siamo quindi felici di dirvi che qui abbiamo visto un miglioramento, che mette questo volume in una posizione migliore rispetto al suo predecessore. Segnaliamo che anche qui sono presenti alcune scelte editoriali: tra le tante una certa ilarità ha generato ad esempio la traduzione di Bugbear in Urgoblin (a tal proposito: chi vi scrive si schiera, per diversi motivi,  con coloro che l'hanno trovata una scelta azzeccata). In quanto scelte "personali" queste di fatto non hanno  un reale peso sulla fruizione del manuale.

Tuttavia questo non vuol dire che sia privo di difetti o errori. Nel corso della lettura abbiamo riscontrato qualche errore di battitura (nulla di particolarmente significativo) e alcuni errori di traduzione. In un solo caso (gli Asimaar) un caratteristica di razza (la scurovisione) ha subito uno spostamento e sembra essere diventata un'abilità a "consumo". Ma nel complesso , come anticipato,  a fronte della grande quantità di materiale non riteniamo che queste sviste abbiano un reale impatto sulla fruizione dello stesso se non, al massimo, qualche breve momento di disorientamento.

Considerazioni

Se avete letto quanto scritto sopra dovrebbe essere abbastanza evidente che Mordenkainen presenta Mostri del Multiverso, in maniera simile al manuale precedente porti con sé un duplice livello di valutazioni. Il primo è sui contenuti che propone. E qui, inutile negarlo, siamo felici di dire che abbiamo tra le mani un buon prodotto, in grado di fornire tonnellate di materiale.Certo non ci sarebbe spiaciuto qualcosa in più (come la presenza di Classi oltre che di Razze giocabili) ma sinceramente troviamo difficile lamentarci.

Una "sottovalutazione", relativamente ai contenuti, va fatta in relazione all'utente finale e alla sua esperienza. Come detto Mordenkainen presenta Mostri del Multiverso raccoglie, riedita e rielabora materiale già uscito in precedenza. Ne consegue che, se siete nuovi al mondo di Dungeons and Dragons, avrete la fortuna di mettere le mani su materiale per voi nuovo ma già proiettato nel futuro del sistema di gioco. Al contrario, se già possedete le fonti originali di quanto qui raccolto, potreste avere l'impressione di avere tra le mani qualcosa di già visto. Come per i casi precedenti, anche qui la valutazione non potrà che essere personale: a ciascuno decidere se avere materiale rivisto e corretto (e, diciamolo, racchiuso in un solo volume) sia più o meno importante della sensazione di avere un "doppione" sullo scaffale. Volendo guardare il bicchiere mezzo pieno si potrebbe dire, come in effetti è, che sarà quasi come avere due versioni diverse delle varie creature: utile per diversificare l'esperienza di gioco senza dover mettere attivamente mano alle statistiche dei Mostri.

Il secondo livello di valutazione è invece relativo al volume come prodotto editoriale. E se a suo tempo avevamo ritenuto corretto dovuto "bocciare" il lavoro di Wizards Of The Coast , qui ci sentiamo di poterlo promuovere (anche se non a pieni voti). Certo, come detto, è presente un certo margine di miglioramento ma i difetti riscontrati non sono tali da rendere meno accessibile il manuale o, peggio ancora, andare ad alterarne i contenuti.

Prodotto adatto a

Mordenkainen presenta Mostri del Multiverso è pensato per una serie di possibili target, almeno in parte sovrapponibili tra loro. La prima è data da coloro che cercano opzioni di creazione dei personaggi: con 33 possibili opzioni di razza di materiale da cui trarre ispirazione ce n’è molto. Ci sono poi tutti i Dungeon Master: anche per loro il materiale qui incluso è enorme. Per entrambe le due parti c’è anche il bonus aggiuntivo di avere in un solo volume quanto contenuto (e sparso) in molti altri, col vantaggio di averlo qui rivisto e corretto secondo gli ultimi “dettami” del gioco. L’ultimo target ideale, come suggerito dal nome stesso del manuale, è costituito da tutti coloro che, mossi da semplice curiosità, vogliano conoscere molte delle creature che popolano il multiverso.

Conclusioni

Tirando le somme Mordenkainen presenta Mostri del Multiverso è un buon manuale, che riscatta almeno in parte la Wizards of the Coast dal passo falso del precedente manuale: pur non essendo privo di difetti, questi non sono così incisivi da alterare la fruizione del manuale in nessun modo. Unico vero grosso elemento da prendere in considerazione è il fatto che abbiamo qui un volume che raccoglie e rielabora materiale già uscito in precedenza, cosa che porta con sé due effetti paralleli e opposti: un giocatore esperto, che già possiede le fonti originali, potrebbe decidere che si tratta di cose già viste e che le novità introdotte (anche molto importanti) non siano sufficienti a giustificare l'aggiunta di questo volume alla propria collezione.

Al contrario un giocatore novizio avrà tra le mani una serie di statistiche, e una visione del gioco, già proiettate verso il futuro del marchio ma, a causa dei tagli attuati, perderà molto delle informazioni accessorie che accompagnavano le diverse creature. In tutta onestà l’unica cosa che possiamo fare è dirvi come stanno le cose, e lasciare che ciascuno decida in autonomia, in base a dove vi collocate e in funzione di cosa riteniate più importante avere, se questo possa essere una questione trascurabile o, al contrario, sia troppo incisiva.

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