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Moonshine (Azzarello & Risso) Recensione

L'ultima solida collezione di avventure noir firmata Azzarello e Risso è un rutilare di raffiche di piombo e mostri, tra le impervie regioni degli Appalachi. Oscar Ink Mondadori presenta il primo volume della collecting edition di “Moonshine”!

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a cura di Mauro Longo

In sintesi

L'ultima solida collezione di avventure noir firmata Azzarello e Risso è un rutilare di raffiche di piombo e mostri, tra le impervie regioni degli Appalachi. Oscar Ink Mondadori presenta il primo volume della collecting edition di “Moonshine”!

  • Pro
    • - Gangster, federali, killer, pupe e lupi mannari.
    • - Un gustoso distillato di narrazione noir, pulp e weird, in pieno stile moderno americano.
    • - Una storia trascinante che non si ferma mai, piena di colpi di scena e nuovi elementi aggiunti alla miscela ad ogni episodio.
  • Contro
    • - Opera assolutamente derivativa, con pochi spunti di vera originalità.
    • - Necessita di una lettura attenta e concentrata per cogliere tutti i dettagli.
    • - Il volume racchiude solo i primi sei episodi, e ci saranno verosimilmente altre quattro raccolte come questa.

Il verdetto di Tom's Hardware

Un bel fumetto denso di azione, in stile manieristicamente pulp/noir/weird; se vogliamo del tutto derivativo ma con la capacità di tenersi il lettore ben stretto fino all'ultima pag


Informazioni sul prodotto

Immagine di Moonshine

L'ultima solida collezione di avventure noir firmata Azzarello e Risso è un rutilare di raffiche di piombo e mostri, tra le impervie regioni degli Appalachi. Oscar Ink Mondadori presenta il primo volume della collecting edition di “Moonshine”!

Gangster, pupe e lupi mannari

Anni '20, racket, proibizionismo, mitra, bravi ragazzi.

Su a New York ci sta quel gran figlio di buona donna di Joe Masseria che ha bisogno di qualche camion di liquore, di quello buono, per i suoi club. Un giorno gli capita tra le mani una bottiglia di moonshine che viene dagli Appalachi. Roba buona. Molto buona. La migliore.

È allora che “Joe the Boss” chiama uno dei suoi, Lou il Bello, e lo manda tra i montanari a stringere un accordo per il whisky. Un buon accordo. Un accordo che non si può rifiutare.

Solo che i montanari rifiutano. I dannati hillbilly non vogliono vendere. E allora Joe manda qualche altro bravo ragazzo lì tra i monti a dare manforte a Lou, nonostante lui ne avrebbe davvero fatto a meno.

Anche perché c'è lo sceriffo che gli sta col fiato sul collo. E ci stanno i federali che vogliono incastrare i montanari. E ci stanno i neri giù in mezzo alle paludi, che sembrano avere qualcosa da nascondere. E a un certo punto arriva anche un killer, e non è una bella cosa. E poi spuntano una pupa, anzi due, che però tutto sono tranne che damsel in distress. E poi ci sta una strana bestia assetata di sangue, impossibile, mostruosa, inumana. O forse più di una...

Insomma, cosa potrebbe andare storto?

Torna la premiata ditta Azzarello - Risso

Brian Azzarello ed Eduardo Risso ci offrono con Moonshine una storia sporca e insanguinata, che mescola gangster story e horror, pulp e weird, noir e narrazione minimalista, pallottole e mostri, in un distillato gradevole e ben riuscito, come il moonshine dei montanari.

Eh sì perché il Moonshine del titolo altro non è che il whisky artigianale e clandestino che si produce in barba alla legge negli anni del Proibizionismo, il “filu e ferru” degli Appalachi, spesso tanto malfatto da essere quasi velenoso, ma così a buon mercato da far gola a tutti i trafficanti...

E però moonshine è anche il chiaro di luna, quella luna che secondo le leggende trasforma gli uomini in belve assetate di sangue, che poi finiscono ad aggirarsi per foreste e terre desolate... e quale luogo più remoto e selvaggio esiste in America se non gli Appalachi, quasi una terra di nessuno all'interno del West Virginia?

Insomma, gli ingredienti per condire una storia di gangster e lupi mannari ci sono tutti, l'idea regge e tutta la patina pulp e noir della vicenda, nella sceneggiatura come nei disegni, sostiene il tema di fondo perfettamente.

L'accoppiata Azzarello – Risso, ormai collaboratori di lunga data e vincitori insieme anche di un Eisner Award per 100 Bullets, regge perfettamente e l'intesa si avverte chiaramente in tutte le pagine. In questo caso, Risso si occupa di tutti gli episodi e anche della colorazione, e Azzarello sembra riuscire a buttarci dentro tutte le sue idee e trovate un noir senza alcun difetto di comunicazione con l'altro titolare della testata.

L'unico appunto che ci sentiamo di fare è che a volte la finezza narrativa di Azzarello, affilata per anni su testate DC, Vertigo e Wildstorm, risulta fin troppo tagliente per il lettore non statunitense e non abituato al suo stile pulp minimalista. Diversi passaggi e dialoghi, incontri e scontri notturni tra i boschi, situazioni e conflitti tra personaggi meritano sicuramente un lettore attento ed allenato.

La storia è appena iniziata...

Detto questo, dove andrà a parare la storia di Lou il Bello? Ancora non lo sappiamo, visto che i due autori hanno programmato di concluderla in 30 episodi e questo volume degli Oscar Ink Mondadori mette insieme solo i primi sei, quelli che servono a dare il via comunque travolgente all'intera sarabanda di eventi che già possiamo immaginare.

Non vediamo l'ora di sapere come procederanno le sue disavventure, ricercato ormai dalla legge, dai mostri e dai criminali, mentre affonda sempre più nella spirale di violenza e aberrazione in cui Azzarello e Risso lo hanno cacciato. Prossima tappa: New Orleans!

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