Monstress Vol. 5 – Guerriera: la recensione del nuovo volume
Maika Halfwolf ritorna, più combattiva che mai, in Monstress Vol. 5 – Guerriera, il nuovo volume di Marjorie Liu e Sana Takeda.
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a cura di Rossana Barbagallo
In sintesi
Monstress Vol. 5 – Guerriera ci porta ancora una volta nel magico e spietato mondo di Maika Halfwolf: la nostra recensione.
Da Mondadori Oscar Ink arriva il nuovo volume di Monstress, serie a fumetti rivelazione creata da Marjorie Liu e Sana Takeda che racconta le vicende di un mondo magico e fantastico, fatto di magnificenza e decadenza in egual misura. Monstress Vol. 5 - Guerriera ci conduce ancora una volta nella travagliata esistenza di Maika Halfwolf, protagonista dall'animo combattente che condivide il suo corpo con una creatura d'incubo, un Dio Antico. Ecco come proseguono le vicende del Mondo Conosciuto di Monstress, tra amore e guerra.
Monstress Vol. 5 – Guerriera: il coraggio di amare
Le cospirazioni, gli intrighi, i segreti che finora hanno caratterizzato la vita di Maika Halfwolf e dilaniato il Mondo Conosciuto in cui Monstress è ambientato, vengono qui esacerbati fino a condurre all'inevitabile scontro tra forze in campo che combattono per il predominio. Il nuovo capitolo dell'universo dipinto da Marjorie Liu e Sana Takeda, ci porta stavolta nel cuore della battaglia tra le diverse razze di un mondo in cui magia, tecnologia e divinità mostruose convivono e lottano tra loro. Gli Umani, mossi da dietro le quinte dalle scellerate streghe della Cumaea, si muovono infatti per assediare Ravenna, uno dei centri nevralgici per gli Arcanici del continente, che alla notizia dell'imminente battaglia cercano riparo entro le mura della città fortificata.
Maika Halfwolf, il cui obiettivo è adesso quello di riunire i cinque pezzi di una maschera in grado di evocare un Dio Antico, si dirige a nord per proseguire la sua ricerca in compagnia della piccola volpe Kippa e del guerriero della Corte del Crepuscolo chiamato Corvin D'Oro. La missione dovrà tuttavia attendere: Maika prende infatti il comando delle forze di difesa di Ravenna, mettendo a punto strategie difensive contro le forze della Federazione umana, non senza prima essersi assicurata che Kippa sia al sicuro e ben nascosta. Le streghe della Cumaea sono però sempre in agguato e pressoché ogni piano studiato finora sembra essere destinato a fallire. Il potere di Maika instillatole da Zinn, il Dio Antico che la possiede, sarà decisivo per proteggere chi ama e la gente della città?
Guerre divine, amori umani
I sei capitoli che compongono il nuovo volume di Monstress fanno sentire, più che nei precedenti libri, il peso della guerra. Monstress Vol. 5 – Guerriera prosegue sulla linea tracciata dalle talentuose autrici e mette in scena l'arte della guerra in tutte le sfaccettature che la compongono: la serie di Liu e Takeda è infatti una certezza in fatto di intrighi politici, strane alleanze, sporchi tradimenti, amicizie improbabili. Elementi che, mescolati tra loro, hanno portato talvolta ad annodare la matassa in modi spesso difficili da districare, all'interno di una trama che, se delineata con un filo rosso su una parete, potrebbe sembrare il difficile caso di un detective solerte. In questo volume non mancano le macchinazioni politiche che rischiano di far perdere il filo del discorso, ma pare quasi che qui la famigerata matassa si sia allentata, in un'escalation che rende sempre più chiaro l'elaborato intrico che muove il Mondo Conosciuto.
In Monstress Vol. 5 – Guerriera il tempo delle parole è finito e la guerra si prende lo spazio che reclamava da tempo, sobbollendo in sottofondo come una promessa pronta a essere mantenuta. Questo volume è forse quindi uno dei più impressionanti, mettendo in scena una battaglia che non risparmia nessuno, prediligendo così l'azione alla riflessione. Propulsivo, spesso sfrenato, Monstress si lancia nella corsa mortifera e brutale della guerra: una guerra, tuttavia, che sembra calare dal cielo, voluta più dagli dei che incombono su tutti, che dagli abitanti del Mondo Conosciuto. Monstress Vol. 5 – Guerriera ci mostra la brutalità causata dalle forze che muovono i loro fili dalle retrovie, ma in mezzo ad essa dà sempre più spazio all'umanità dell'arcanica Maika e dei suoi comprimari.
La protagonista della serie, la Monstress che dà il titolo all'opera, è una vera forza della natura, una donna guerriera che, lacerata dal dolore, continua tuttavia a combattere senza paura. È lei in pratica il personaggio più burbero e scostante della serie, ma è bello vedere affiorare sempre di più quella parte di lei tesa a proteggere le persone amate, come Kippa. Maika sarà pure l'ospite di una divinità antica e potente, avvolta in spire di mistero, eppure lei, e la piccola volpe con lei, rappresentano l'amore più umano che ci possa essere, quello che si dimostra proteggendo e preoccupandosi per gli altri. Marjorie Liu è riuscita qui a dare tutto un diverso sapore a una trama che, seppur densa di morte, trova ampie e fresche pozze di positività.
Decadenza meccanica
Monstress è una serie la cui ambientazione si fonda tanto su elementi magici spaventosi e spettacolari, quanto su marchingegni meccanici di rara bellezza. Nel volume Monstress Vol. 5 – Guerriera questi due aspetti del mondo a cavallo tra fantasy e steampunk trovano forse la loro massima espressione, venendo rappresentati più ampiamente e con più frequenza. Sana Takeda si sbizzarrisce quindi nell'illustrazione di incantesimi esplosivi, ma anche di armi e meccanismi che sembrano quasi trasportarci in un mondo tanto futuristico da aver cancellato la memoria di ciò che era stato in un tempo dannatamente lontano.
Non manca infatti una profusione di carri armati, granate, armi simili a mitragliatori dalla foggia steampunk, velivoli a metà tra zeppelin e aerei. La componente meccanica e tecnologica si fonde, con la maestria di chi sa quanto vuole rendere originale il suo mondo senza creare mischioni sconclusionati, a luoghi fantastici di epoche remote e alla grazia delle figure. È tuttavia un mondo in rovina insanguinato dalla guerra, e la bellezza decadente e dorata della tecnologia è qui più presente che mai, mentre i volumi precedenti lasciavano un più ampio spazio a natura e luoghi di incanto. Sana Takeda è perciò sempre una certezza: vale la pena di leggere Monstress anche solo per godere delle sue illustrazioni.
Monstress Vol. 5 – Guerriera, in definitiva, ci ha condotti nel cuore della guerra tra le razze del Mondo Conosciuto, con una forza sfrenata che ha temporaneamente messo in ombra gli intrighi politici. È spietato, senza dubbio, ma mette in scena un amore umano e sincero che ci fa amare a nostra volta il fumetto, fino alla fine. Unica nota di demerito: gli stacchi tanto repentini tra una scena e l'altra, resi senza dubbio necessari dalla mole di materiale narrativo in ballo, ma a volte davvero troppo improvvisi. Salva la situazione Takeda con le sue illustrazioni soffuse e brillanti, che ci consente di ampliare la conoscenza di questo mondo, non solo magico e fantastico, ma anche tecnologico. Attendiamo la resa dei conti.
Voto Recensione di Monstress Vol. 5 – Guerriera
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Sfrenato, spietato, ricco di azione;
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- Capace però di mostrare l'umanità dei protagonisti;
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- Alcuni nodi della trama sembrano essere venuti al pettine;
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- Tecnologia steampunk al suo meglio
Contro
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- Troppi stacchi repentini e improvvisi tra una scena e l'altra
Commento
Più spietato che mai, brutale nella sua rappresentazione della guerra, ma anche più ricco d'azione, propulsivo, capace di dipanare in parte quei nodi creati nella trama dai volumi precedenti della serie. Monstress Vol. 5 – Guerriera ci porta nel cuore nero di una situazione che sarebbe esplosa da un momento all'altro, e lo fa tanto con la spietatezza di un racconto che non ammette attenuanti, quanto con la grazia di un umanità spinta dall'amore. Una grazia che ritroviamo, ancora una volta, nelle illustrazioni di Sana Takeda, la quale sembra sbizzarrirsi nella descrizione di un mondo che non è solo fatto di magia, ma anche di tecnologia di rara bellezza. Finalmente, Monstress è tornato.