La fortuna principale di Star Wars è l’esser divenuto uno dei primi franchise a godere delle immense potenzialità della crossmedialità. Negli anni in cui la saga latitava al cinema, dopo Il Ritorno dello Jedi, il mito della galassia lontana, lontana è stato preservato e ampliato da una serie di avventure che hanno invaso altri settori del mondo dell’entertainment, come letteratura, fumetti e videogiochi. Un modo unico di valorizzare l’incredibile ricchezza di scenari e personaggi che popolano questa galassia, non limitandosi solamente ai protagonisti delle pellicole al cinema. Questa visione poliedrica è giunta anche nel Canon, nato dopo Il Risveglio della Forza, che ha portato a svelare storie soprattutto nel contesto seriale, partendo dal celebrato The Mandalorian. L’ultimo arrivato in casa Disney, Tales of the Jedi, sembra aver confermato la bontà di questo approccio esplorativo del franchise, ma solleva al contempo un interessante interrogativo: non sarà il momento di un Tales of Star Wars?
All’interno della ricca produzione del Canon di Star Wars sembra mancare uno sviluppo concreto del Lato Oscuro della Forza, in particolare verso i Sith. Che si tratti di produzioni seriali o cinematografiche, la maggior parte delle storie vede come protagonisti i ‘buoni’ della saga, limitandosi ad accennare i tratti specifici dei loro rivali nella misura necessaria a darne una caratterizzazione funzionale alla trama, spesso come esaltazione della positività dei protagonisti. Una radice narrativa che era presente anche all’interno del vecchio Universo Espanso, ora divenuto Legends, in cui la preminenza del ruolo dell’eroe non consentiva di imbastire storie in cui la preminenza fosse rivolta ai villain. Una tendenza che, proprio guardando al successo avuto dalla recente serie animata, potrebbe presentarsi come un punto di partenza per sviluppare un Tale of the Sith, da ricondurre all’interno di un più ampio Tales of Star Wars.
Tales of the Jedi ha dimostrato che è giunto il tempo di un Tales of Star Wars
- Il Lato Oscuro su tutto scendere dovrebbe
- Esplorare Star Wars tramite le sue leggende
- Tales of Star Wars: la Forza come non la abbiamo mai conosciuta
Il Lato Oscuro su tutto scendere dovrebbe
I Sith ci sono stati sempre presentati come gli antagonisti dei Jedi, ruolo che li ha portati, all’interno della Skywalker Saga, ad essere sempre definiti come un’antitesi dei protettori della Repubblica. In quest’ottica, ogni nozione sulle loro tradizioni o sulle loro macchinazioni millenarie è sempre stata contenuta all’interno di una meccanica quasi utilitaristica tramite cui ritrarre i Jedi. Eppure, a prescindere da quale periodo della continuity di Star Wars prendiamo in esame, la presenza del Lato Oscuro non è mai mancata, dai primi tempi della Repubblica sino allo scontro con il Nuovo Ordine.
In questo passaggio è necessario fare una precisazione. Pur avendo all’interno del Legends delle storie che si focalizzano su alcuni passaggi del passato di figure vicine al Lato Oscuro, queste non possono essere considerate parte del Canon. Tradotto: ci sono incredibili potenzialità ancora inespresse. Con Tales of the Jedi abbiamo assistito al passaggio di Dooku al Lato Oscuro, collocazione eccellente per il personaggio considerato il suo passato all’interno dell’Ordine, ma ripensando a figura come Palpatine o Darth Maul, diventa palpabile l’assenza di un background strutturato che dia ulteriore spessore a queste figure. Sfruttare la crossmedialità di Star Wars, soprattutto con un supporto come Disney+, potrebbe rivelarsi la mosse vincente per dare anche ai Sith una giusta visibilità. Spesso nella saga sono citati degli elementi specifici degli adepti del Lato Oscuro, dal famigerato Darth Plagueis alla celebre Regola dei Due, eppure nel Canon non è stato ancora sollevato il velo su questi importanti aspetti del mito dei Sith. Immaginare una serie animata, o una serie televisiva, in cui poter tornare ai tempi remoti in cui Darth Bane viveva la sua epopea arrivando a concepire la Regola dei Due, oppure conoscere figure leggendarie come Darth Revan, nome caro ai conoscitori del Legends di Star Wars.
Le ispirazioni per creare un prodotto che si focalizzi sul Lato Oscuro della Forza e sui suoi più noti utilizzatori sono svariate. Da diverso tempo sappiamo che in LucasFilm ci sono valutazioni sul fatto di portare sul piccolo schermi serie live action che vadano a toccare questi argomenti, ma in attesa di vedere come queste idee di evolveranno, non va dimenticato che il comparto animazione di Star Wars ha mostrato più volte di esser uno strumento performante, non solamente se rivolto a un pubblico adolescente o infantile, seguendo una rinnovata concezione dell'animazione che ha portato alla nascita di piccoli cult come Arcane o Cyberpunk: Edgerunners. Tales of the Jedi e Visions hanno dimostrato come trame articolate e tematiche complesse possono esser valorizzate ottimamente tramite l’animazione, creando degli archi narrativi, come quello dedicato a Dooku, che riescono a veicolare al meglio le tensioni emotive dei personaggi, senza nulla da invidiare alla scrittura di serie live action di maggior respiro, come Andor.
Questo consentirebbe di creare una nuova dinamica narrativa all’interno del franchise, fornendo una maggior conoscenza ed esplorazione della saga anche ai fan che, per scelta o per abitudine di fruizione, non sono avvezzi alla crossmedialità del brand. Limite noto da sempre in casa LucasFilm, che non a caso per i primi anni dell’universo espanso tendeva a proporre le proprie avventure in una particolare forma di crossmedialità, dove, sfruttando accordi con marchi come Dark Horse Comics, la medesima storia veniva contemporaneamente declinata in diversi formati. Opere come la Trilogia di Thrawn o L’Ombra dell’Impero vennero presentate sia come romanzi, che fumetti o videogiochi, arrivando a una più ampia fetta di pubblico. Con uno strumento capillare come Disney+ , questo potrebbe rivelarsi un esempio da seguire.
Esplorare Star Wars tramite le sue leggende
Tra le future uscite di Disney+ è stata già annunciata The Acolyte, serie live action che dovrebbe esordire il prossimo anno sulla piattaforma streaming. Il focus di questa produzione dovrebbe essere sull’indagine di un ex-padawan che, chiedendo aiuto al suo vecchio maestro Jedi, cercherà di smascherare un complotto Sith. Ambientato in un’epoca precedente a La Minaccia Fantasma, The Acolyte rappresenta il primo tentativo di andare a costruire una visione più completa del Lato Oscuro, ma apparentemente è nuovamente impostate dal punto di vista di Jedi e alleati.
Eppure, questa prima apertura potrebbe rivelarsi vincente per una maggior esposizione dei Sith e delle loro tradizioni. Ancor più interessante è la scelta di essersi allontanati da un orizzonte temporale consueto per portare il fandom nel passato della Repubblica, intento lodevole che contribuisce non solamente a creare una più ampia visione della storia della Repubblica, ma potrebbe rivelarsi anche un modo intelligente per mostrare le diverse tappe che hanno condotto alla fine dell’Ordine Jedi. Un dramma che, inevitabilmente, corrisponde invece all’ascesa dei Stih, culminata con la nascita dell’Impero vista in La Vendetta dei Sith.
Sotto questo aspetto, è da ricordare la lezione imparata da Andor e Rogue One, che hanno dimostrato come ci siano parentesi della continuity del franchise che possono essere adattate per dei racconti diversi dalla tradizione di Star Wars, dedicati a personaggi lontani dal canone del tipico protagonista della saga. Un periodo come l’Ascesa dell’Impero, epoca in cui è ambientato Andor, potrebbe esser perfetto per raccontare la nascita dell’Inquisitorium o come Palpatine abbia consolidato la propria morsa su Darth Vader (parzialmente raccontato nell’ambito fumettistico). Ripensando alla Trilogia Classica (Una Nuova Speranza, L’Impero Colpisce Ancora e Il Ritorno dello Jedi) o quella Prequel (La Minaccia Fantasma, L’Attacco dei Cloni e La Vendetta dei Sith), risulta evidente come alcuni aspetti poco affrontati, in primis la facilità con cui Palpatine ha compiuto la propria ascesa, potrebbero esser premiati all’interno di una serializzazione, anche animata, che spieghi questi passaggi centrali della saga.
Non dimenticando che all’interno della continuity di Star Wars abbiamo anche un periodo come l’Alta Repubblica, ambientante duecento anni prima de La Minaccia Fantasma, in cui l’Ordine Jedi è mostrato nel suo apparente apice. All’interno di questo arco temporale, che si dipana tra romanzi e fumetti, non è stata fatta menzione dei Sith in modo evidente, salvo alcuni piccoli riferimenti in relazione alle conseguenze del potere del Lato Oscuro. Impossibile pensare che durate l’Alta Repubblica i Sith non fossero all’opera, elemento che proprio nella dimensione seriale potrebbe trovare una propria caratterizzazione.
Tales of Star Wars: la Forza come non la abbiamo mai conosciuta
L’idea di un Tales of Star Wars potrebbe non essere solamente funzionale a dare maggior spessore ai rivali dei Jedi, ma potrebbe configurarsi come la conferma di un nuovo format narrativo all’interno di Star Wars. Tales of the Jedi ha mostrato come sia possibile sviluppare di micro-archi narrativi di tre episodi, capaci di mostrare aspetti inediti del franchise, con un buon equilibrio tra impianto narrativo e spettacolo visivo. Questo tipo di linguaggio si presta perfettamente a divenire interprete di una cultura come quella di Sith, che in passato abbiamo visto, ad esempio in Clone Wars, essere fondata su rituali oscuri che piegano la Forza quasi al rango di magia oscura. Una profonda differenza rispetto all’utilizzo fatto dai Jedi, divergenza che andrebbe ulteriormente esplorata dando finalmente lustro alla ritualità Sith.
Con Tales of the Jedi abbiamo apprezzato la liberà narrativa e la struttura episodica, che, pur fondandosi visivamente sulla tradizione dell’animazione di Star Wars, ha mostrato di poter analizzare aspetti corollari in modo netto. Una funzionalità che non andrebbe limitato solo a contesti come i Force-User, ma che potrebbe esser strutturata in modo da dare vita a un Tales of Star Wars, format entro cui ricondurre una serie di racconti dedicati a figure importanti della saga (Tarkin, Wedge Antilles, Ackbar, Crix Madine) mostrandoci l’incredibile ricchezza di Star Wars nella sua interezza