Le migliori dieci serie TV Disney+ Star

Vediamo insieme le dieci migliori serie TV proposte da Disney+ nella nuova area tematica Star.

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a cura di Roberto Richero

Il 23 febbraio scorso Disney+ ha inaugurato Star, la sesta area tematica del suo servizio streaming, allargando i contenuti già presente sulla piattaforma con una considerevole quantità di nuovo materiale, sia in ambito film, sia in ambito serie TV.

Al fine di orientarsi in questa nuova vasta offerta, abbiamo selezionato le dieci migliori serie TV disponibili: serie cult (molte delle quali hanno dato forma alla televisione del terzo millennio) che nessun fan del piccolo schermo dovrebbe farsi sfuggire:

24 (2001)

Jack Bauer (Kiefer Sutherland) è un agente dell’antiterrorismo USA: dotato di capacità investigative eccezionali, un background da militare specializzato in operazioni segrete ma soprattutto un carattere ribelle, svolge il suo lavoro ignorando il protocollo, ossessionato dall’obiettivo di sventare le peggiori minacce che gli Stati Uniti abbiano mai visto sul loro territorio.

Il cast è ricco nomi di rilievo, fra i quali ricordiamo, oltre al già citato Kiefer Sutherland, il bravissimo Dennis Haysbert (Lontano dal paradiso, Heat - la sfida), Elisha Cuthbert (La ragazza della porta accanto, The Ranch), D.B. Woodside (Buffy l’ammazza vampiri, Lucifer) e il sempre ottimo Louis Lombardi (I Soprano).

E’ la serie che ha ridefinito il concetto di arco narrativo stagionale, portandolo al limite più estremo. Ogni episodio rappresenta infatti un’ora di avvenimenti, raccontati in tempo reale; il risultato è una specie di unico film della durata di ventiquattro ore denso di azione e linee narrative che si incrociano a più riprese. I limiti della narrazione in tempo reale hanno portato a qualche scelta un po’ particolare e a piccole contraddizioni, ma il livello del prodotto è sicuramente molto alto. Un consiglio è quello di non affezionarsi troppo ai personaggi.

Alias (2001)

Sydney Bristow è una studentessa del college che viene contattata dal'SD-6, una presunta sezione segreta della CIA, diventando presto un agente operativo.

Seconda opera di J. J. Abrams, Alias ha avuto un grandissimo successo in tutto il mondo, arrivando addirittura a classificarsi al quarto posto nella top 20 delle migliori serie televisive del ventennio 1990-2010 secondo il canale satellitare E!. La serie proietta l’attrice protagonista Jennifer Garner nello stardom, facendole ricevere quattro candidature consecutive ai Golden Globe e altrettante candidature agli Emmy. Nel cast spiccano anche diversi altri nomi di rilievo, soprattutto nell’ambito televisivo, quali Ron Rifkin (1 km da Wall Street, A star is born, Limitless), Bradley Cooper (Il lato positivo, American Sniper, A star is born), Greg Grunberg (Heroes, Criminal Minds), Amy Acker (Angel, Dollhouse, Person of Interest); nella prima stagione compare anche come guest star (ma con un ruolo importante) Quentin Tarantino.

Grey’s Anatomy (2005)

Fenomeno mondiale, questa serie medical-drama è uno dei più grandi successi di tutti i tempi: con diciassette stagioni (superando quindi la storica ER), tre miniserie su web, due spin-off e addirittura un (pessimo) videogioco, questo titolo assume i contorni di un fenomeno senza precedenti.

La serie segue la storia di Meredith Grey, una giovane tirocinante di chirurgia del Seattle Grace Hospital: l’ambientazione ospedaliera è il palcoscenico sul quale la protagonista cercherà di destreggiarsi fra amicizie, amore e lavoro.

Uno degli elementi che ha contribuito al successo della serie sono i cosiddetti episodi catastrofe: molte stagioni hanno infatti uno o due episodi durante i quali gli avvenimenti si fanno particolarmente tragici, portando spesso alla morte di uno o più dei protagonisti.

Un secondo aspetto che ha contraddistingue la serie è la caratterizzazione dei personaggi: il cast è infatti molto ricco e ci sono moltissimi personaggi ricorrenti che nel tempo hanno raccolto nutriti gruppi di fan. Questo fenomeno ha anche portato, a partire dalla sesta stagione, alle puntate “monografiche”: episodi completamente dedicati ad alcuni membri del cast e all’approfondimento della loro storia.

La serie ha il merito di essersi rinnovata nel tempo, senza mai diventare noiosa. L’autrice è Shonda Rhimes, autrice/produttrice di diversi prodotti di grande qualità, quali Scandal, How to Get Away with Murder - Le regole del delitto perfetto e il recente successo Bridgerton.

Homeland (2011)

E’ basata sulla serie israeliana di Gideon Raff intitolata Hatufim; composta da otto stagioni è un prodotto decisamente complesso da raccontare: le vicende prendono il via dalla storia di un marine americano che, creduto morto, viene inaspettatamente ritrovato dopo otto anni di prigionia in medio oriente. Il palcoscenico sembra quindi quello di un eroe di guerra che rientra in un mondo oramai sconosciuto; nella realtà la storia non solo è molto più complessa, ma si sviluppa su linee narrative inaspettate.

La serie è ad alto budget e questo si nota in molti aspetti: non solo per l’ampia produzione in esterni e all’estero, ma anche per il cast, estremamente ricco, variegato e popolato da molti nomi importanti; si parte dai protagonisti Claire Danes (Romeo + Giulietta, L'uomo della pioggia, La neve nel cuore), Damian Lewis (L'acchiappasogni, C'era una volta a... Hollywood), Morena Baccarin (Serenity, Deadpool, V, Gotham), il sempre caratteristico Mandy Patinkin (Dick Tracy, Wonder, Criminal Minds), F. Murray Abraham (Scarface, La dea dell’amore, I cavalieri che fecero l'impresa, Grand Budapest Hotel), Miranda Otto (Le verità nascoste, Il Signore degli Anelli, Le terrificanti avventure di Sabrina) per citare i principali.

Homeland non è mai scontata e riesce a rinnovarsi di stagione in stagione. Offre un punto di vista diverso dal solito sulla questione del terrorismo, mostrando personaggi ricchi di sfaccettature, ognuno in lotta con la propria componente “malvagia”.

How I Met Your Mother (2005)

Inizialmente presentata in Italia con il titolo E alla fine arriva mamma, è una serie di nove stagioni, una sit-com cult considerata a tutti gli effetti l’erede di Friends (pur essendo un prodotto diverso sotto molti punti di vista). Il pretesto alla base della narrazione è il racconto di un padre ai propri figli su come ha conosciuto la madre, ma in realtà diventa la storia di cinque amici e del loro percorso di vita insieme.

HIMYM è un cult iconico che ha esercitato una fortissima influenza sulla cultura popolare odierna (basti pensare che dopo tutti questi anni escono ancora gadget sulla serie, come i Funko POP! nel 2020); numerosi i tie-in, quali diversi siti internet e il “Bro-code” (il codice d’onore fra uomini), termine coniato dal programma ed entrato nel vocabolario comune americano. La serie ha avuto un grandissimo successo e questo l’ha portata anche al centro di una altrettanto vasta polemica a proposito del finale dell’ultima stagione: questa infatti è stata ritenuta dalla maggior parte dei fan come un tradimento dello spirito che aveva contraddistinto la sit-com fino dall’inizio.

Il cast regolare è rimasto invariato per tutte le nove stagioni e comprendeva Josh Radnor, Jason Segel (Bad Teacher, The End of the Tour), Cobie Smulders (la Maria Hill del Marvel Cinematic Universe), Neil Patrick Harris (L'amore bugiardo, Doogie Howser, Una serie di sfortunati eventi) e Alyson Hannigan (Buffy l’ammazza vampiri, il francise di American Pie).

Lost (2004)

Lost è a buon titolo considerato il capostipite della nuova generazione delle serie TV: in un periodo in cui gli investimenti nel settore erano molto limitati e si tendeva a prediligere scelte conservative (principalmente i medical drama con budget ristretti e protagonisti singoli), Lost si caratterizza per scelte produttive completamente opposte e riscuote fin da subito un successo senza precedenti, diventando un fenomeno globale, consacrando il successo dell’autore J. J. Abrams.

La serie segue la storia di un nutrito gruppo di superstiti a uno schianto aereo; il cast è molto ampio, il soprannaturale e il mistero sono caratteristiche fondamentali, la strutturazione narrativa, basata su flashback dei diversi protagonisti, è anomala. Progettata per un numero limitato di stagioni, viene prolungata dall’emittente fino a ben centoquindici episodi, in una girandola di misteri che si avviluppano su loro stessi fino al punto di non ritorno. Nonostante si sia conclusa con un generale disappunto, rimane una serie ampiamente godibile, originale e molto interessante da tutti i punti di vista.

Prison Break (2005)

Le evasioni dalle prigioni sono da sempre un elemento che ha stimolato la fantasia di molti autori e di molti fruitori di contenuti (siano essi film, serie, libri, fumetti o manga). Prison Break è la serie per eccellenza su questo argomento: un uomo si fa condannare di proposito per finire nella prigione dove è ingiustamente incarcerato il fratello; il suo proposito è di evadere e per questo ha coperto tutto il corpo di una serie di tatuaggi: sono gli indizi e le informazioni necessarie per effettuare l’evasione del secolo.

Il grande successo della serie (ben quattro stagioni più una quinta ridotta prodotta otto anni dopo) è dovuta alla magistrale capacità degli autori di costruire una trama complessa, ricca di mistero e tensione. La storia perde un po’ di mordente nella narrazione dopo la fuga, per poi riprendersi agevolmente nel momento in cui si torna sui temi familiari relativi alle evasioni.

Scrubs (2001)

Scrubs è una delle serie più amate di sempre, una vera e propria commedia cult composta da ben otto stagioni (più una nona con quasi tutto il cast rinnovato, da considerarsi a tutti gli effetti più uno spin-off) che narra la storia di John Michael Dorian, detto J.D., e del suo miglior amico Christopher Turk a partire dal loro primo giorno di tirocinio all'Ospedale Sacro Cuore. La rivista Empire ha classificato Scrubs al diciannovesimo posto tra le 50 migliori serie televisive di tutti i tempi. Il successo è sicuramente dovuto anche al grande affiatamento dei protagonisti, interpretati da Zach Braff (La mia vita a Garden State) e Donald Faison (Felicity, Wish I Was Here) grandi amici anche nella vita reale.

The Americans (2013)

The Americans narra la storia di Elizabeth (Keri Russell, Mission: Impossible III, Felicity) e Philip Jennings (Matthew Rhys, Amore e altri disastri, The Post), due spie sovietiche del KGB che si fingono una coppia di americani sposati residenti in Virginia durante la guerra fredda negli anni ’80. A complicare il quadro ci pensa il loro vicino Stan Beeman (Noah Emmerich, The Truman Show, Super 8): è infatti un agente dell'FBI del controspionaggio.

La serie ha avuto grande riscontro e si è conclusa dopo ben sei stagioni. E’ importante sottolineare la costanza della qualità del prodotto: non solo tutte le stagioni hanno avuto ottime valutazioni dalla critica, con una media di 96/100 per Rotten Tomatoes e 89/100 per Metacritic, ma l’ultimo episodio (da sempre il più critico e delicato di ogni serie) è considerato il miglior finale di tutti i tempi, tanto da guadagnarsi ben due Emmy, uno per l’attore protagonista e uno per la sceneggiatura.

X-Files (1993)

Una delle serie più originali di sempre, ha dettato legge per tutti gli anni novanta, diventando la serie “da battere” in termini di risultati: ascolti record, premi, due film, longevità (nel 2002, alla sua conclusione, era la più lunga serie di fantascienza della storia della TV, con ben nove stagioni) e una prossima serie animata. Il successo fu tale da essere ripresa ben quattordici anni dopo con due nuove stagioni. Fra gli autori storici figurano nomi importanti che hanno definito il mondo delle serie TV negli anni a seguire, come Frank Spotnitz (L'uomo nell'alto castello, Medici), Vince Gilligan (Breaking Bad, Better Call Saul). La serie fece diventare immediatamente i due attori protagonisti, David Duchovny (l’agente dell’FBI Fox Mulder, aperto alle teorie più strampalate) e Gillian Anderson (Dana Scully, medico e scienziata razionale) due star di livello internazionale, anche se per lungo tempo fu poi per loro difficile scrollarsi di dosso i personaggi interpretati.

La serie tratta qualsiasi evento o fenomeno soprannaturale: creature leggendarie, mutazioni genetiche, percezioni extrasensoriali, psicocinesi, intelligenza artificiale, UFO e alieni; il risultato è un mix di fantascienza, poliziesco, orrore e thriller decisamente originale, che incontra fin da subito il favore del pubblico.

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