Le migliori serie TV del 2020 secondo la redazione di CulturaPOP

Tiriamo le somme di questa annata scoprendo le migliori serie TV del 2020 secondo la redazione di CulturaPOP!

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a cura di Francesca Sirtori

Siamo in chiusura di un anno decisamente particolare anche e soprattutto per le difficili vicissitudini nel mondo del cinema, dalla produzione, alla distribuzione, fino alla fruizione. Questo però non ha precluso l'uscita di interessanti titoli, che la redazione di CulturaPOP ha recuperato per rinfrescare la memoria a tutti i lettori e cinefili con la lista delle migliori serie TV del 2020. Abbiamo stilato la nostra personale TOP 5 delle produzioni del 2020, che condividiamo con tutti voi. Quali sono state le nostre scelte? Scopriamolo insieme in questa carrellata accompagnata da alcuni brevi commenti dei nostri redattori.

Le migliori serie TV del 2020 - Francesca Sirtori

Unhortodox (Netflix)

Shira Haas, protagonista dell’originale Netflix Unhortodox, racconta uno spaccato di vita così nascosto da sembrare surreale, in realtà affatto vero e proposto in una miniserie da vivere tutta d’un fiato, lo stesso fiato che rimane sospeso per via del disagio che ci crea la realtà cruda e illogica di una tradizione fin troppo conservatrice e anacronistica. Nel caso di Esty si pone uno stigma singolare, ma niente affatto raro (purtroppo): le viene affibbiata la fama di “diversa” perché sin da piccola si pone tante, troppe domande su cosa la circonda. Interrogarsi, chiedersi il motivo e la causa di quanto avviene; in una parola, “ragionare”. Far funzionare la testa, rompere gli schemi, guardare al di là del muro sempre più alto e stretto che crea quella comfort zone dettata dalla tradizione, dalla routine, da schemi e preconcetti dettati da qualcuno di cui, molto probabilmente, ignoriamo l’esistenza. Esty insegna a dare voce alla propria natura e a far tacere le voci nella testa, a rompere le catene soffocanti per ricreare una nuova trama, seguendo per filo e per segno le parole del Talmud, uno dei testi sacri dell’ebraismo: Se non io, chi? Se non ora, quando?

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Hollywood (Netflix)

Hollywood segue le vicende di un gruppo di giovani aspiranti attori, registi e sceneggiatori nella Hollywood del dopoguerra. Nelle sette puntate che compongono questa miniserie seguiamo l’ascesa dei protagonisti che, tra molte peripezie e compromessi, cercano di ritagliarsi il loro posto all’interno della fabbrica dei sogni. Non solo, in un crescendo di emotività, assistiamo anche al sordido e scandaloso retroscena della Hollywood di quegli anni fatto di favori sessuali, prostituzione, razzismo e intolleranza di genere. La narrazione inizia proprio da questi non troppo ortodossi compromessi a cui le aspiranti stelle di Hollywood devono scendere. Ma come spesso accade, scopriremo che non si giudica un libro dalla copertina, nemmeno una serie. Nemmeno un personaggio. Con un finale forse troppo buonista, ma che ci regala un happy ending tranquillo e caldo, consigliamo la serie Netflix per il suo brio e per il tone of voice frizzante.

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Emily in Paris (Netflix)

La serie originale Netflix Emily in Paris vede come protagonista una freschissima e altrettanto spigliata Lily Collins, figlia d’arte del cantante Phil, prossima al matrimonio con Chris McDowell e già protagonista di un altro prodotto del colosso streaming, Fino all’osso (To the Bone), che aveva esplorato il difficile tema dell’anoressia e dei disturbi alimentari. Protagonista della serie in arrivo dal 2 ottobre prodotta da MTV e realizzata dal creatore di Sex and The City, gli episodi ci raccontano una frivola Parigi e il classico scontro di mentalità e approcci al mondo del lavoro tra vecchia Europa e il nuovo mondo à la less is more degli USA. Una serie consigliata per chi è in cerca di leggerezza, una commedia rosa e tanto, tanto uso dei social network, con una riflessione su come possano cambiarci la vita.

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Le migliori serie TV del 2020 - Manuel Enrico

The Mandalorian 2 (Disney+)

Il ritorno delle avventure di Din Djarin e del Bambino, alias Baby Yoda, erano uno degli eventi più attesi del 2020. Dopo avere mostrato ai fan di Star Wars una nuova strada per il futuro della saga, Favreau e Filoni hanno offerto uno spettacolo che, pur presentando un ritmo narrativo più lento, ha saputo ricreare la magia di Star Wars, facendo tornare in scena figure storiche della saga, che ora potranno avere un proprio futuro in questa dimensione seriale della popolare ambientazione. Avventura, emozioni e fan service il giusto, sono gli ingredienti che rendono The Mandalorian il punto di partenza ideale per il futuro di Star Wars. Questa è la Via.

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Tales From The Loop (Amazon Prime Video)

Prendendo ispirazione dalle illustrazioni dell’artista Simon Stålenhagg, contenute nel volume The Loop, su Amazon Prime Video si è dato vita ad un mondo in cui la tecnologia ha creato una società in cui eventi straordinari colpiscono una piccola cittadina vicina ad una struttura in cui è stata costruito un acceleratore di particelle la cui attività a dato vita ad una singolarità. Dove la serie di Amazon è vincente è la trasmissione di una narrazione emotiva ampia e avvolgente. Avvalendosi anche di una colonna sonora delicata ma sempre puntuale, si ha la sensazione di assistere ad una varietà umana realistica e appassionante, dove si non eccede nel forzare la narrazione, ma si lascia ai personaggi la libertà di esprimersi con naturalezza.

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The Boys 2 (Amazon Prime Video)

The Boys fa proprie le caratteristiche del fumetto di Garth Ennis e mette in mostra una parodia dei supereroi impeccabile e appassionante. Lo scontro tra i super e gli umani diventa una metafora per mostrare che cattivi e buoni sono classificazioni troppo semplicistiche, dimostrando come non sono i poteri a fare la differenza, ma la propria natura. Scene di lotta incredibili, politicamente scorretto il giusto, The Boys non è solo una critica al fumetto supereroistico, ma una dissacrante critica sociale all'America autentica.

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Hunters (Amazon Prime Video)

1977, Stati Uniti d’America. La vita del giovane ebreo Jonah (Logan Lerman) viene stravolta quando la nonna adottiva viene uccisa da un uomo che si è introdotto in casa per motivi ignoti. Sopraffatto dal dolore e dai sensi di colpa il ragazzo cerca di indagare per conto suo sull’accaduto andando – ovviamente – incontro a numerosi problemi e pericoli. Quando si metterà nei guai con la giustizia verrà in suo aiuto un vecchio amico della nonna, il facoltoso Meyer Offerman (Al Pacino), anche lui come la nonna sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti durante la II Guerra Mondiale. Offerman cercherà di convincere il giovane a desistere dalla ricerca di vendetta. L’ostinazione di Jonah lo porterà però a scoprire che Offerman è parte di un gruppo di cacciatori di nazisti attivo con lo scopo di identificare e “stanare” tutti quelli rifugiatisi negli Stati Uniti dopo la guerra. Una serie che partendo da uno spunto interessante si presenta come una visione aperta alla critica della società americana, in cui esistevano (e esistono ancora) razzismi latenti e nascosti, pronti a emergere alla prima occasione. Ma soprattutto, si dimostra come dentro ogni uomo esiste un lupo pronto a scagliarsi alla gola del nemico, animata dalla pura e semplice vendetta.

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La Regina Degli Scacchi (Netflix)

In un orfanotrofio del Kentucky negli anni ’50 una ragazza scopre di avere un talento incredibile per gli scacchi. Nel frattempo lotta con un problema di dipendenza. Miniserie con Anya Taylor-Joy, Bill Camp, Marielle Heller e creata da Scott Frank e Alan Scott. Una perfetta costruzione dei personaggi che rende questa serie una delle produzioni più interessanti del 2020, grazie a un ritmo narrativo mai scontato e costantemente mirato ad avvolgere lo spettatore, portandolo a affezionarsi a una protagonista atipica ma irresistibile.
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Le migliori serie TV del 2020 - Domenico Musicò

The Mandalorian 2 (Disney+)

Non c'è alcun dubbio che questa sia la via, che Star Wars abbia finalmente la strada spianata per uno sviluppo che non scontenti i fan e che possa far avvicinare le nuove generazioni alla saga. Favreau e Filoni hanno nelle mani il destino della serie, che si riverbererà con ogni probabilità anche nei prossimi film principali. Visti gli esiti quasi infausti dell'ultima trilogia, un lavoro di questo genere non può che essere premiato col massimo del gradimento. Star Wars ricomincia da qui.
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Tales From The Loop (Amazon Prime Video)

Nata dalle illustrazioni del visionario Simon Stålenhag, la serie è un caleidoscopio di mondi impossibili che sfondano la morigerata barriera della quotidianità, un mosaico di difficile lettura che assume una forma tangibile pezzo dopo pezzo, un eterogeneo impasto di suggestioni che prima confondono e poi ammaliano, fino a creare immagini dall'estetica seducente che stimolano un pensiero critico verso le derive di un presente incerto e le vie di fuga che si celano tra le maglie di ciò che ci attende.
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BoJack Horseman (Netflix)

Cos'altro rimane da dire su BoJack Horseman? La chiusura della serie dimostra ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, l'incredibile spessore della produzione, che tra riflessioni esistenzialiste, forti provocazioni, humor nero, intelligente critica sociale e drammi legati al senso della vita, corona alla perfezione uno dei migliori show degli ultimi anni.
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Better Call Saul (Netflix)

Nonostante siano passati ben tredici anni da Breaking Bad, Vince Gilligan riesce ancora a mantenersi sulla cresta dell'onda con uno spin-off dalla scrittura inattaccabile, capace di approfondire con sorprendente maestria tutto ciò che era rimasto nell'ombra nella serie principale. Col personaggio di Saul che ha finalmente concretizzato la sua metamorfosi, e con una progressione della narrazione lenta ma sempre compatta, corposa e mai annacquata, anche questa stagione si rivela essere di una qualità ben al di sopra di molti altri prodotti stantii usciti durante quest'anno funesto.
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Il complotto contro l'America (Sky)

Tratto dall'omonimo romanzo del compianto Philip Roth, la miniserie mette in scena un'ucronia spaventosa capace di capovolgere completamente il punto di vista della storia degli USA del 1940, tratteggiando le possibili conseguenze legate alla vittoria dello xenofobo Lindberg e immaginando un Paese sconvolto e traviato da politiche antisemite e filonaziste. La narrazione è un fantasioso ma consapevole monito d'avviso sulla pericolosità del populismo moderno e sulle sue degenerate derive.


Le migliori serie TV del 2020 - Giovanni Arestia

Tales from the Loop (Amazon Prime Video)

Una serie di fantascienza veramente unica che prende spunto dagli affascinanti disegni retrofuturistici dell'artista svedese Simon Stålenhag. La storia è ambientata nel Loop, una sorta di acceleratore di particelle, che distorce lo spazio-tempo e influenza la vita degli esseri umani che svolgono il ruolo di cavie scientifiche. Paradossi temporali, comportamenti quantistici traslati nella realtà, strani effetti a metà tra il realismo e la magia, una bellissima ambientazione ucronica che unisce il passato e il futuro che a sua volta è un altro passato di un altro futuro. Insomma, ogni storia ricomincia da capo e ogni puntata è scollegata dalle altre in un, appunto, Loop continuo e meraviglioso.

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La Regina Degli Scacchi (Netflix)

È indubbiamente il più grande fenomeno televisivo dell'anno grazie anche alla fantastica interpretazione dell'attrice protagonista Anya Taylor-Joy e in generale di tutti gli altri membri del cast. La serie è stata scritta e diretta da Scott Frank e ha esplorato l'amore tra una giovane donna e il gioco degli scacchi mostrando la sua dipendenza da tranquillanti, i suoi problemi familiari e psicologici in una realtà a cavallo tra gli anni '50 e '60. La regina degli scacchi è una serie semplice, piacevole, elegante, dolce e brillante che ha incollato milioni di spettatori avvicinandoli ad uno dei giochi di strategia più antichi di sempre: gli scacchi.
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Unorthodox (Netflix)

Miniserie Netflix ambientata nel mondo degli ebrei ultraortodossi di Brooklyn, una dimensione culturale tanto sconosciuta quanto curiosa e a tratti affascinante. La protagonista della storia è Esty, interpretata da una meravigliosa Shira Haas, che tenta la fuga dalla sua realtà opprimente verso Berlino per ricercare sua madre e una nuova vita. Il tutto è raccontato grazie al lavoro di sceneggiatrici e registe che assicurano un punto di vista autentico e realistico alla storia anche perché si parla di argomenti molto delicati, inusuali e potenzialmente rischiosi. Se poi teniamo in considerazione che si tratta di una storia vera creata da Anna Winger e Alexa Karolinski e basata sull'autobiografia del 2012 di Deborah Feldman, un'ex ebrea ortodossa che ha rifiutato le sue radici, capite bene i motivi che rendono questa serie imperdibile.
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Last Dance (Netflix)

Last Dance ha per certi versi stravolto la concezione delle serie televisive di genere sportivo, proponendo un prodotto maturo, ricco di dettagli e a tratti fortemente emotivo. Interviste d’archivio e nuove, mitologici spezzoni di partite, documenti sepolti e poi rispolverati compongono il complesso mosaico di un'imperdibile serie di stagioni che avrebbero cambiato l’NBA per sempre e consegnato Michael Jordan all'Olimpo del basket mondiale.
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ZeroZeroZero (Sky)

ZeroZeroZeroè un progetto italo-internazionale che racconta la storia di un lungo e tortuoso viaggio tutt'altro che felice, ma incredibilmente prezioso. Stiamo parlando di droga, in particolare grandi carichi di cocaina che partono dal Messico e giungono da noi, in Calabria. La serie mette in mostra un mondo incredibilmente organizzato, aggressivo e pericoloso che sembra essere molto distante da noi, ma che in realtà è quanto di più vicino possa esserci. Lo spettacolo è stato ideato e realizzato da maestri del genere come Stefano Sollima, Leonardo Fasoli e Mauricio Katz e per questa ragione non va assolutamente persa.


Le migliori serie TV del 2020 - Imma Marzovilli

Unhortodox (Netflix)

Tratto dal libro autobiografico di Deborah Feldman dal titolo Unorthodox: The Scandalous Rejection of My Hasidic Roots, la serie tv creata da Anna Winger e Alexa Karolinsk è un vero e proprio capolavoro. La storia racconta il coraggio di Esty, una giovane ragazza cresciuta in una comunità di ebrei ortodossi integralisti, di uscire da una società fortemente patriarcale e misogina. La narrazione della miniserie di Netflix è incalzante ed emozionante e rapisce totalmente lo spettatore, anche se è quasi interamente recitata in yiddish (non preoccupatevi, è anche sottotitolata). La storia serve, oggi come non mai, come esempio a tutte quelle donne che vogliono riscattare la propria esistenza in prospettiva di un futuro migliore.

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La Regina Degli Scacchi (Netflix)

Grande opera, anche questa di Netflix, che tiene incollati gli spettatori allo schermo. La miniserie racconta la storia di Beth Harmon, una ragazzina orfana di nove anni che, per caso, scopre il gioco degli scacchi e se ne innamora perdutamente. Come nelle migliori storie che parlano di genio e sregolatezza, la vicenda di Beth sarà travagliata e sicuramente non scontata. Una storia meravigliosa che scava nelle profondità dell’animo umano.

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I'm not okay with this (Netflix)

Anche in questa serie Netflix abbiamo una forte protagonista femminile. La serie, uscita in Italia il 26 Febbraio, è tratta dall’omonimo graphic novel scritto da Charles Forsman ed esplora nel profondo i drammi e i traumi di una giovane adolescente che scopre di avere dei superpoteri. La storia proietta lo spettatore nel mistero della narrazione, ben strutturata e incalzante. Una piccola perla adatta a giovani e adulti.

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The Mandalorian 2 (Disney+)

Una grande epopea fantascientifica, quella raccontata nella serie ambientata nel mondo di Star Wars. Da molti ritenuto uno dei migliori prodotti del franchise di Guerre Stellari, la seconda stagione di The Mandalorian ci rivela molti dei misteri accennati nella prima parte e, soprattutto, la storia di quello che da tutti è stato chiamato Baby Yoda. The Mandalorian, poi, racconta una meravigliosa storia di amicizia, adatta a tutti coloro che hanno un animo empatico! Assolutamente imperdibile.

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The Haunting of Bly Manor (Netflix)

La seconda stagione della serie antologica The Haunting esplora, questa volta, un’altra casa infestata, Bly Manor. La storia è agghiacciante ma allo stesso tempo ricca di sentimenti che non sfociano mai nel sentimentalismo. La storia è costruita davvero ad arte e conduce lo spettatore in un mondo tutto da scoprire che, in fondo, paura non fa, ma mette in rilievo le vere attitudini degli esseri umani.

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