La storia di questa pellicola è ricca di colpi di scena degni della penna dei migliori sceneggiatori. Per molti anni si è infatti creduto che la maggior parte del film fosse ormai persa. Fino a pochi anni fa, infatti, la pellicola poteva essere ammirata in diverse versioni, tra le quali ve ne era una di 87 minuti realizzata da Giorgio Moroder (che si occupò, ovviamente, anche della colonna sonora), ma nessuna di queste poteva considerarsi completa e si temeva che gran parte del film originale fosse perduto.
Tuttavia, nel giugno del 2008, la rivista tedesca ZEITmagazin riportò che in Argentina uno storico del cinema, di nome Fernando Martìn Peña, aveva ritrovato fotogrammi per circa venticinque minuti delle scene mancanti. Nell'ottobre dello stesso anno fu annunciato anche il ritrovamento di un'altra parte della pellicola, che era stata nascosta nella biblioteca dell'Università del Cile nel 1973, per proteggerla dalla distruzione portata dal colpo di stato militare.
Ad oggi, dopo novanta anni, possiamo quindi finalmente godere di una versione quasi completa dell'opera di von Harbou e Lang, che furono tra l'altro i primi in assoluto ad introdurre temi così forti al cinema, al punto che la loro influenza è visibile ancora oggi nella settima arte.
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