Mammals, recensione: il dramma dell'istinto animale

Mammals è la nuova serie in arrivo su Prime Video. Una comedy-drama di Jez Butterworth sulla complessità dei rapporti umani.

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a cura di Livia Soreca

Tra le novità di novembre su Prime Video, spicca un progetto curioso ed interessante. Mammals è una nuovissima serie ideata dal regista e sceneggiatore britannico Jez Butterworth (Birthday Girl). Nel cast: il grande James Corden, Melia Kreiling e Colin Morgan (Merlin). La prima stagione di questa black comedy si compone di appena 6 episodi ed è disponibile a partire dall'11 novembre, in lingua originale con sottotitoli in italiano. Per godervi la serie direttamente sul vostro televisore, potete acquistare il Fire TV Stick 4k con telecomando Alexa su Amazon.

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Mammals: "Tu credi nei segni?"

Jamie Buckingham è uno chef stellato, sposato con la francese Amandine, in dolce attesa. Quando alcuni segreti su di lei vengono a galla, la vita del protagonista è sconvolta. Si appoggia totalmente al cognato Jeff Wilson, il quale a sua volta è sposato con Lue, sorella di Jamie. Questo intricato quartetto è travolto da avvenimenti e rivelazioni importanti, che mettono a dura prova i rispettivi rapporti

A metà strada tra un lungo episodio di Alta Infedeltà e una piccola versione di Perfetti Sconosciuti, Mammals è una serie emblematica. Lo stesso titolo, un semplice "mammiferi", è l'essenziale chiave di lettura dell'opera. Più di una volta, nel corso degli episodi, torna il riferimento all'istinto animale e al rapporto che l'essere umano ha con quest'ultimo. "Alcuni mammiferi hanno bisogno di salire in superficie per respirare" è il primo grande insegnamento che Jeff dà a Jamie, ed egli ad Amandine. Ma cosa vuol dire questa frase?

Nel corso di una narrazione talvolta frettolosa e frammentata, alcuni episodi si incentrano sul passato dei personaggi, in particolare l'incontro tra la prima coppia protagonista. Un evento quasi magico, coronato da un avvenimento sorprendente ed irripetibile. L'amore come lo raccontano i film e... Le serie TV. Ma Mammals vuole farsi specchio della realtà, e in qualche modo si toglie di dosso il peso di dover rappresentare un rapporto idilliaco, speciale, facendo i conti con ciò che è l'essere umano: un animale. Parafrasando e ceercando di interpretare la frase enigmatica di Jeff, il mammifero ha bisogno di venire fuori, di mostrarsi alla luce per poter sopravvivere. Allora la magia svanisce, quelli che sembrano segni diventano, forse, incontri casuali, parte della vita. C'è chi crede in quegli attimi di luce e vuole ancora sperare in qualcosa di più grande, e chi invece non è in grado, o non vuole, oppure non riesce più.

Commedia, dramma e thriller

Mammals ha una struttura particolare ed insolita. Ciascun episodio, alternando comicità a serietà, termina con un sapiente cliffhanger, espediente che stuzzica la curiosità per il successivo, proprio come farebbe una serie thriller. Il pretesto delle indagini di Jamie su sua moglie offre terreno fertile per piccoli colpi di scena e, dunque, per un'equilibrata mescolanza di generi, oltre che di emozioni. Alcune situazioni, spesso ironiche e quasi paradossali, si avvalgono dell'interpretazione magistrale di James Corden, un attore in grado di mescolare ilarità e drammaticità senza mai confondere il suo pubblico. Egli è perfettamente nel proprio personaggio, un uomo semplice con un grande sogno da realizzare, che finisce col credere a quella stessa magia che, alla fine, gli si ritorce contro.

Se l'amore è impossibile, noi dobbiamo credere nell'impossibile.

Il modo in cui Jez Butterworth descrive i rapporti umani è disarmante. Mammals non è mai mero intrattenimento, bensì un grande spunto di riflessione. È un racconto disilluso che, talvolta, fa quasi paura, specchio di una triste realtà che può uccidere i grandi sognatori o chi crede nel destino. A modo suo, sa essere una serie crudele: chi vive le relazioni al di fuori degli istinti animali sembra essere davvero solo un povero illuso. È così che la drammaticità si inserisce in Mammals, arrivando direttamente nel cuore dello spettatore, che da un lato rischia di perdere quelle sue poche certezze ma, dall'altro, potrebbe a maggior ragione scegliere di sovvertire la legge dell'istinto animale e credere a tutto che è - o sembra - impossibile.

Mammals e le sue scelte stilistiche

Come accennato, il racconto di Mammals procede frettoloso, quasi sfuggente nel mostrare i tanti momenti in questo grande puzzle di emozioni. I personaggi sono ben caratterizzati, abbiamo parlato di James Corden nei panni di Jamie ma è anche il caso di Melia Kreiling nel ruolo di sua moglie. Ognuno possiede una propria singolarità, una personalità unica e diversa dalle altre, la quale si esprime non solo attraverso i dialoghi ma anche il corpo e - specialmente nel caso di lei - nei costumi. C'è una voglia tangibile di rendere Amandine un personaggio attraente e seducente, uno spirito libero. Ella esprime attraverso i vestiti sempre eleganti, le acconciature che le valorizzano il volto.

Alla veloce narrazione si unisce un montaggio coerente con i ritmi. D'altra parte, ciascun episodio ha una durata che va dai 20 ai 25 minuti, insolito ormai per una serie TV di soli 6 capitoli. In quel poco tempo Mammals riesce a non risparmiare nulla, spesso giustapponendo sequenze veloci, dinamiche, sature di dialoghi al tempo stesso. Talvolta, invece, la regia ci stupisce con lunghe ed articolate pianosequenze, efficaci soprattutto nelle visioni e nei ricordi della tormentata Lue, come se quella frenesia del mondo reale potesse fermarsi nella sua mente. Ci si focalizza, non di rado, su alcuni dettagli: la macchina da presa, ad esempio, può seguire i passi dei personaggi inquadrando solo le caviglie. La scelta della fotografia non è mai uguale a sé stessa e trova sempre nuovi spunti per creare un'opera articolata, che non stanca mai.

In conclusione

Mammals è una comedy-drama singolare, una spudorata rappresentazione della realtà umana, piena di segreti, tormenti, problemi, in cui instaurare i rapporti interpersonali è più difficile del previsto. Jez Butterworth mette a nudo le dinamiche più spietate, le verità più crude. Lo fa con un velo di ironia, ma anche con tanta disillusione nel cuore. Che senso ha, in fondo, impegnarsi e mantenere le nostre promesse se, in verità, non siamo altro che un grande branco di mammiferi in preda all'istinto animale?

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