Netflix sta continuando il suo viaggio attraverso i meandri del mondo degli anime e Make My Day è la sua ultima uscita nella piattaforma. Inizialmente presentato come un lungometraggio, la miniserie da 8 episodi con una durata di circa venticinque minuti ciascuno presenta nomi celebri come il creatore Yasuo Ohtagaki, celebre per aver realizzato numerosi manga di fantascienza e opere come Moonlight Mile e Mobile Suit Gundam Thunderbolt (che vi consigliamo di recuperare su Amazon), Makoto Honda che è il regista della serie e lo studio taiwanese 5 Inc. che si è occupato del design dei personaggi e dell'animazione. Le caratteristiche principali della serie sono l'originalità dello stile artistico e la storia, ma scopriamone insieme i pregi e i difetti di entrambe.
Make My Day: un mondo nuovo fin troppo sfruttato
La storia è ambientata in un futuro incerto dove l'umanità scopre una nuovo fonte energetica denominata Sig. Come spesso accade, il miglioramento della vita ha agevolato solo le fasce più abbienti, relegando i più poveri a lavori faticosi e umilianti. Ecco quindi che il Sig viene estratto sul pianeta Cold Feet da galeotti costretti ai lavori forzati che combattono giornalmente tra la vita e la morte. Tra questi vi è Jim, una guardia carceraria il cui unico sogno è guadagnare abbastanza da potersi trasferire su un altro pianeta insieme a Marie, la ragazza di cui è innamorato da sempre, e l'anziano disabile che si è sempre preso cura di lui dopo essere rimasto orfano.
Purtroppo, però, gli scavi del Sig hanno risvegliato degli antichi e terrificanti mostri alieni che iniziano a uccidere tutti coloro che si trovano di fronte senza paura delle armi umane. Inizia, quindi, una fuga generale con le alte sfere dell'esercito che preferiscono sacrificare i civili pur di salvarsi. Jim si troverà a collaborare con un pericoloso criminale per salvare se stesso e coloro che ama, ma anche per salvaguardare il briciolo di umanità rimasto.
Stile artistico impressionante, ma non perfetto
L'aspetto più intrigante di Make My Day, nonché ciò che colpisce maggiormente fin da trailer, è la particolare animazione 3D che cattura sufficientemente l'essenza delle emozioni umane e il realismo delle scene. È importante sottolineare, però, come si tratti di una scelta artistica molto divisiva che potrebbe piacere come deludere fortemente. Per certi versi l'intera resa visiva sembra avvicinarsi ai vecchi filmati dei giochi per PlayStation 1 o Nintendo GameCube, ma allo stesso tempo alcuni elementi sono simili a dei live-action grazie al design dei personaggi semplice e dettagliato.
Nel complesso non parliamo di uno stile artistico omogeneo ed è caratterizzato da alcune imperfezioni che potrebbero far storcere il naso in più occasioni. Le espressioni facciali, a volte, risultano eccessivamente accentuate anche in modo comico o le animazioni della corsa e del combattimento, a causa della loro legnosità e mancanza di sinuosità, lasciano molto a desiderare. Al contempo, però, gli elementi più complessi come le macchine e le creature sconosciute, simili a dei tardigradi giganti, risultato particolarmente piacevoli alla vista. In tutto questo, comunque, spiccano le ambientazioni cupe e futuristiche che migliorano l'esperienza visiva complessiva anche se in alcuni casi i colori fin troppo saturi confondono gli oggetti in primo piano con quelli presenti sullo sfondo.
Una vecchia storia con dei collegamenti attuali
Ciò in cui la miniserie pecca maggiormente è la trama, che non impressiona mai particolarmente fino alla fine e ricorda tutti i tropi e i cliché delle storie fantascientifiche degli anni '70 e '80. La storia, infatti, risulta prevedibile fin da subito e chiunque può immediatamente prevedere cosa possa accadere alla fine. Gli elementi originali sono davvero pochi e si possono intravedere nella fase iniziale e nelle motivazioni che spingono le creature ad attaccare chiunque si trovi dinnanzi a loro. I colpi di scena sono abbastanza telefonati e poco affascinanti, tuttavia il retroscena emotivo del personaggio principali riescono a toccare efficacemente le corde del cuore dello spettatore.
I creatori, però, sono stati alquanto abili nell'inserire delle critiche sociali per tutto il racconto. Non mancano, infatti, riferimenti alla società classista e su come i privilegiati non esitino a sfruttare i più fortunati anche quando tutti si ritrovano nella stessa situazione di pericolo. Critiche anche su argomenti più controversi come il pregiudizio nei confronti dei criminali da parte dei semplici cittadini o su come stabilirsi su un nuovo pianeta esclusivamente a beneficio della propria specie danneggiando gli abitanti nativi, sollevano inevitabilmente dei dibattiti importanti e facilmente ricollegabili anche alla nostra società.
I temi che circondano lo spettacolo, infatti, riprendono problemi di cui, attualmente, molte persone soffrono in tutto il mondo. Includere questi argomenti anche in una realtà fantascientifica dimostra solo come il carattere umano possa restare immutato nei secoli ed è una scelta artistica importante che aiuta lo spettatore a farsi delle idee e creare conversazione ponendo come base proprio la serie. Fin da subito, per esempio, si comprenderà come le creature mostruose non siano veramente delle nemiche e questo i creatori tendono a sottolinearlo più volte nel corso degli episodi per renderlo il più chiaro e limpido possibile. Merito di quest'ultimo aspetto va comunque dato anche ai doppiatori che hanno fatto un lavoro incredibile nel dare vita ai personaggi. Ogni emozione viene trasmessa perfettamente e il pubblico sentirà un'innata connessione con i personaggi. Anche il comparto sonoro e la musica svolgono un ruolo importante nel creare un'atmosfera che renderà gli spettatori impazienti di guardare l'episodio successivo.
Conclusioni
Make My Day, quindi, presenta tutti gli elementi per essere un'interessante esperienza artistica fantascientifica. L'animazione 3D di alta tecnologia è l'aspetto più intrigante dello spettacolo perché riesce a creare un'esperienza coinvolgente e, non di rado, memorabile per il pubblico, ma è anche alquanto divisiva per i suoi non banali difetti. I personaggi, inoltre, mostrano emozioni reali e lo spettatore è destinato a relazionarsi e immedesimarsi con le loro storie. Sebbene, quindi, la trama manchi di originalità, riesce comunque a mantenere lo spettatore incollato allo schermo per tutto il tempo. Dopotutto la storia riprendere numerosi temi importanti e delicati che riguardano anche la società di cui ognuno di noi fa parte. Questa serie, quindi, potrebbe essere considerata come una sorta di ammonimento per la società umana che si sta sempre più spingendo nella distruzione del proprio pianeta e nella sperimentazione di attrezzature avanzate per esplorare e conquistare nuovi mondi nello sconosciuto e sconfinato universo.