Lupo Solitario, i librogioco diventano una serie

Lupo Solitario si appresta a diventare una serie e, seguendo le orme di Bandersnatch, si svilupperà in forma altamente interattiva.

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a cura di Walter Ferri

La testata Variety ha rivelato oggi che le inglesi ChorMedia e Holmgard Ltd siano coinvolte attivamente in un inaspettato progetto in corso, l'adattamento in forma di serie interattiva dei librogiochi Lupo Solitario ( Lone Wolf in originale), epopea d'avventura fantasy firmata da Joe Dever.

Lupo Solitario narra le vicende del titolare personaggio, ultimo sopravvissuto di un ordine di mistici monaci guerrieri noto ai lettori italiani di "vecchia data" come dei Cavalieri di Ramas (Kai, nella edizione originale e nelle ultime edizioni nostrane). La saga di libri viene pubblicata dal 1984 (1985, in Italia) e ha ottenuto una fama dirompente su scala globale, raggiungendo le 12 milioni di copie vendute. Un record, se si considera che i librogiochi siano in ogni caso un genere di nicchia. Con Lupo Solitario, Joe Dever si è tra le altre guadagnato per tre anni consecutivi il premio di miglior librogame dell'anno, monopolizzando il 1985, il 1986 e il 1987. L'amato autore è deceduto prima di completare la sua opera magna, scrivendo 30 dei 32 romanzi previsti, ma le sue fitte note sono state prese in mano dai suoi collaboratori e da suo figlio, i quali stanno lavorando perché l'arco narrativo possa raggiungere il suo naturale epilogo.

«Lupo Solitario è un progetto speciale per me, visto che sono cresciuto coi librigioco e ho sempre sognato di vedere una loro versione live-action sullo schermo», ha rivelato Neil Chordia, produttore della serie. «Il successo di Black Mirror: Bandersnatch di Netflix ha mostrato come esista ora la tecnologia per aggiungere gli elementi interattivi tipici di Lupo Solitario e tradurre l'amata serie a un'intera, nuova, generazione di fan del fantasy, rendendoli parte dell'avventura».

Il sopracitato Bandersnatch offriva al pubblico di Netflix un'avventura interattiva a scelta multipla tanto influenzata dai modelli dei librogiochi da introdurli come elemento portante della trama stessa. Lo scopo del protagonista era infatti quello di trasportare in forma videoludica un librogame tanto sfaccettato da far scivolare il suo autore in un pozzo di follia. In verità, il sistema a scelta multipla usato da Black Mirror era già in largo uso su YouTube, nonché in celebri videogiochi quali Dragon's Lair o Night Trap, per non dimenticare infine i capolavori del "dvd-gaming" come Plumbers don't wear ties. Bandersnatch ha piuttosto dimostrato ai produttori che l'atipico genere poteva essere vendibile su ampia scala, convincendoli a finanziare nuovi progetti.

Essendo Lupo Solitario il librogame per eccellenza, il più celebre dell'intero settore, l'attenzione degli Studios non poteva che essere catalizzata dal lavoro di Joe Dever. La scelta sottolinea con adeguatezza anche il genere di pubblico che vogliono raggiungere, ovvero i fanatici del fantasy d'azione.

«È come un ibrido fantasy-Jedi», ha dichiarato Ben Dever parlando della saga ideata dal padre. «Lone Wolf ha una profondità e una mitologia capaci di rivaleggiare con la Terra di Mezzo, ma con tutto il divertimento e l'avventura della saga di Guerre Stellari. Ció che lo separa [da tutti gli altri prodotti] è come l'interattività sia direttamente tessuta nel suo DNA».
Se volete esplorare le vicende di Lupo Solitario in prima persona, potete mettere le mani su I signori delle tenebre, primo volume della saga ristampata recentemente dal gruppo editoriale Vincent Books.
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