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Lupin I - Malizie e Splendori del Principe dei Ladri: la recensione

Lupin I - Malizie e Splendori del Principe dei Ladri: la recensione del nuovo volume Mondadori per la collana Oscar Draghi.

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a cura di Rossana Barbagallo

In sintesi

Il nuovo Lupin I - Malizie e Splendori del Principe dei Ladri, per la collana Oscar Draghi di Mondadori, nella nostra recensione.

È irraggiungibile, è inafferrabile e ineguagliabile. Prima ancora del Lupin III di Monkey Punch, solo un altro personaggio poteva definirsi tale: l'Arsène Lupin di Maurice Leblanc, figura letteraria divenuta celebre per le sue imprese rocambolesche e gli ingegnosi furti. Con il maestoso volume Lupin I – Malizie e Splendori del Principe dei Ladri, che Mondadori pubblica nella collana Oscar Draghi, le avventure del ladro più famoso dello scorso secolo tornano a sorprendere e a intrigare grazie alla geniale audacia del loro protagonista. Ma di cosa narrano i racconti contenuti nel volume? Come si presenta quest'ultimo? E vale la pena di aggiungerlo alla propria libreria? Scopriamolo insieme.

Chi è Arsène Lupin

Dell'uomo Arsène Lupin, che vive la propria esistenza all'insegna dell'avventura e del lusso tra le righe dei racconti composti da Maurice Leblanc, nessuno sa molto. Quello con cui tutti lo conoscono probabilmente non è nemmeno il suo vero nome, il suo aspetto fisico è soggetto ai più disparati cambiamenti grazie a trucchi e travestimenti e non se conoscono nè originipassato. Della figura letteraria, sappiamo invece molto di più. Ideato da Maurice Leblanc e apparso per la prima volta sulla rivista francese Je Sais Tout nel 1905, Arsène Lupin è stato protagonista di numerosi racconti, romanzi e pièce teatrali, oltre che di adattamenti cinematografici che gli hanno permesso di raggiungere un pubblico ancor più vasto.

Si tratta di un ladro dedito all'ideazione e alla messa in atto di furti complessi, che gli consentano di far suoi i tesori più splendenti e le opere d'arte più rinomate. Arsène Lupin è però anche un gentiluomo, che dimostra di possedere una propria cifra morale piuttosto elevata quando si tratta di aiutare i più bisognosi o fare giustizia contro i criminali. Disprezza la violenza e non uccide mai, facendo sempre a meno di far del male ai suoi avversari (pare che sia anche vegetariano, astemio e poco dedito al tabacco, quello che oggi chiameremmo un individuo straight edge, insomma). Non a caso la definizione più celebre che identifica Arsène Lupin è quella di "ladro gentiluomo", divenuta celebre anche a seguito della pubblicazione di un primo romanzo nel 1907 dal titolo Arsène Lupin, gentlement cambrioleur (ladro gentiluomo, tradotto letteralmente).

Il suo obiettivo principale resta comunque quello del perseguimento di una vita fatta di lusso e agi, belle donne e intrattenimento (non disdegna l'opera e lo sport e pare sia anche versato nelle arti marziali). Ma ciò che muove in particolar modo Arsène Lupin pare sia la sua costante voglia di sfide, che possano mettere alla prova le sue strabilianti capacità e accendere la sua esistenza di pura adrenalina. È per questo che ad esempio possiamo leggere spesso di alcuni personaggi ricorrenti, i quali cercano di tenergli testa ma restano sempre irrimediabilmente sconfitti dal suo genio: l'ispettore Ganimard o Herlock Sholmes (investigatore parodia di Sherlock Holmes). Avventure mirabolanti, quelle di Arsène Lupin, che sono state adattate anche per il cinema e la televisione, ispirando anni dopo l'idea di un ipotetico discendente: Lupin III dell'omonimo manga di Monkey Punch. È del gennaio 2021, poi, la distribuzione sulla piattaforma Netflix della serie TV intitolata Lupin, che vede protagonista Assane Diop nei panni di un ladro gentiluomo che si ispira ai racconti del principe dei ladri per mettere a frutto i suoi colpi.

La struttura narrativa del volume Mondadori

Lupin I – Malizie e Splendori del Principe dei Ladri è un volume piuttosto consistente, all'interno del quale sono raccolti i principali racconti che hanno reso celebre Arsène Lupin. Non si tratta, dunque, dell'opera completa (Maurice Leblanc è stato un autore piuttosto produttivo), ma include i racconti e i romanzi realizzati fino al 1913. Ad oggi il tomo pubblicato da Mondadori è però a nostro avviso quanto di più completo possa essere letto intorno ad Arsène Lupin e, data la mole già considerevole del libro, aggiungere altre narrazioni avrebbe potuto essere solo dispersivo e controproducente. Le opere racchiuse tra le sue 1272 pagine seguono l'ordine cronologico delle loro pubblicazioni originali e sono: Arsène Lupin, ladro gentiluomo (1907), Arsène Lupin contro Herlock Sholmes (1908), Il segreto della guglia (1909), 813 – La doppia vita di Arsène Lupin (1910), 813 – I tre delitti di Arsène Lupin (1910), Il tappo di cristallo (1912) e Le confidenze di Arsène Lupin (1913), tradotti qui da Decio Cinti.

I racconti seguono inoltre anche l'ordine temporale della vita di Lupin: benché quindi il gran numero di titoli contenuti e la consistenza del volume potrebbero suscitare una prima reazione di smarrimento nel lettore, non c'è nulla da temere. La struttura di Lupin I – Malizie e Splendori del Principe dei Ladri segue un filo logico che lega le imprese del ladro gentiluomo in una continuity temporale e la lettura risulta quindi così agevole e scorrevole. A Maurice Leblanc va qui ovviamente il merito di aver dato vita a un personaggio carismatico, ricco di brio, una forza della natura, fallibile tuttavia quanto qualunque altro essere umano nella sua arroganza, irresponsabilità, incapacità di riconoscere il suo vero sè e i propri limiti. Non si può praticamente fare a meno di continuare a leggere le avventure di Arsène Lupin, una dopo l'altra, sfolgoranti nella loro esuberanza e genialità. A Mondadori, diamo invece atto di aver saputo raccogliere tali avventure in una forma che consente una lettura senza intoppi.

Prima di tutto, grazie all'introduzione ("in funzione di sigla", come specificato nel volume) curata da Franco Pezzini, che non solo riassume il contenuto di Lupin I – Malizie e Splendori del Principe dei Ladri, ma approfondisce i molteplici aspetti del protagonista, la sua psicologia, le abilità, la sua capacità di essere tanto sfuggevole quanto indimenticabile. Pezzini amplia anche il discorso sulla costruzione di questo personaggio da parte di Maurice Leblanc: le figure che lo hanno ispirato, i personaggi letterari che gli hanno fornito i giusti spunti e persino gli aneddoti sulla creazione del famigerato Herlock Sholmes (con buona pace di Arthur Conan Doyle). Il volume suddivide poi ogni narrazione utilizzando immagini a pagina intera tratte dalle vecchie locandine dei film o delle pièce teatrali che hanno visto Lupin come protagonista, con una pagina interamente dedicata poi al titolo del romanzo che seguirà, illustrata con un tocco vintage che ci fa calare davvero in un'opera d'altri tempi.

Lupin I – Malizie e Splendori del Principe dei Ladri: un volume bello da vedere

Ascritto alla collana Oscar Draghi, che include tomi dal design ricercato realizzati in un certo senso proprio per essere collezionati, il volume dedicato alla creatura di Maurice Leblanc non è da meno rispetto ai suoi compagni di pubblicazione. I Draghi di Mondadori richiamano nel nome volumi dallo spessore importante, e in questo forse sta uno dei punti a sfavore di Lupin I – Malizie e Splendori del Principe dei Ladri: la sua scarsa manegevolezza, che avrebbe potuto essere differente se ad esempio la raccolta fosse stata pubblicata in due volumi. D'altra parte, il loro nome è riferito anche alla pregevolezza che li caratterizza. Pubblicazioni curate graficamente in maniera raffinata e ineccepibile, risultando irresistibili all'occhio. Anche questo volume fa, concedeteci l'espressione, la sua sporca figura: la copertina rigida utilizza uno stile, sia nel font che negli elementi grafici, che riprende l'art nouveau di quella Francia di inizi '900 in cui le storie di Lupin sono ambientate, con una scelta che non avrebbe potuto essere più appropriata.

Il verde (la cui simbologia è ascrivile alla forza vitale, alla caparbietà, alla voglia di primeggiare del protagonista); il nero (che riempie di mistero la figura del Lupin in copertina, personaggio enigmatico e molteplice, oltre che l'intero taglio delle pagine); il rosso (colore per antonomasia della passione, come quella che caratterizza il protagonista); e l'argento del titolo inciso Lupin I (colorazione che richiama in parte tesori splendenti, si armonizza con il resto della copertina e si riallaccia per associazione al "malizie e splendori" del sottotitolo). Questi i colori di Lupin I – Malizie e Splendori del Principe dei Ladri che, sulla sua quarta, mostra l'elemento cardine di uno dei più bei racconti contenuti nel volume: Il segreto della guglia (L'aiguille creuse). Un elemento grafico che risalta in maniera misteriosa e affascinante per chi non ha mai letto tale narrazione, ma che a nostro avviso risulta come quello più rappresentativo dell'intera figura di Lupin e delle sue imprese mirabolanti.

Come accennato, all'interno del tomo è possibile trovare alcune immagini delle locandine di un tempo e la titolazione di ciascun racconto riprende lo stile art nouveau utilizzato in copertina. Una scelta grafica curata e all'altezza del periodo narrato. Ciò che forse rappresenta un altro tasto dolente, è la consistenza della carta utilizzata per le pagine, molto sottile e sfuggente. Una scelta che comprendiamo sia obbligata per un volume di una tale proporzione e che non risparmia nemmeno le altre pubblicazioni fatte finora nella collana Oscar Draghi. Possedere però Lupin I – Malizie e Splendori del Principe dei Ladri è sicuramente consigliato a chi intende immergersi nelle più belle e avvincenti avventure di Lupin, senza rinunciare all'estetica. Il volume di Mondadori è infatti, senza alcun dubbio, bello da vedere e un vanto da collezionare, che riflette in maniera appropriata le malizie e gli splendori del più grande principe dei ladri.

Voto Recensione di Lupin I - Malizie e Splendori del Principe dei Ladri



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Un'opera piuttosto completa;

  • - Avvincente e irresistibile;

  • - Una copertina raffinata e di pregio, che richiama il contenuto del libro;

  • - Veste grafica curata, sia in copertina che all'interno delle pagine;

  • - Una struttura narrativa che facilita la lettura

Contro

  • - Un tomo voluminoso che avrebbe potuto essere suddiviso in più volumi;

  • - Consistenza della carta sottile e sfuggevole

Commento

Lupin I - Malizie e Splendori del Principe dei Ladri è un volume consistente, dallo spessore e dalla manegevolezza che non lasceranno i lettori indifferenti e che, di conseguenza, necessita di uno spessore delle pagine piuttosto esiguo. A questo volume Oscar Draghi si perdona però tutto. Innanzitutto, per le irresistibili avventure di Arsène Lupin che contiene, da leggere una dopo l'altra per scoprire i piani esuberanti e geniali messi in atto dal più celebre ladro gentiluomo. E poi per la sua veste grafica curata, pregevole, che ne fa un libro raffinato da gustare con gli occhi. La cura di questo Oscar Draghi è evidente e risiede tanto nella copertina, quanto negli elementi grafici all'interno delle pagine. Un volume da leggere, ma soprattutto da collezionare.

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