A riveder le stelle. Nello splendido manifesto di Lucca Comics & Games 2021 realizzato da Paolo Barbieri, questa citazione dantesca non è solamente un omaggio ai settecento anni della nascita del Sommo Poeta, ma diventa anche voce della speranza di tutti gli amanti della kermesse lucchese di ritornare a una parvenza di normalità. Dopo l’esperienza di Lucca Changes nel 2020, nata come risposta alla pandemia, il ritorno per le vie della città toscana era una prospettiva che in molti attendevamo, da ambo le parti della barricata. C’era apprensione, timore che alla fine tutto potesse nuovamente saltare e infine lo stupore di tornare nei luoghi della nostra passione, una riscoperta di Lucca, se vogliamo.
Nei quattro giorni di Lucca Comics & Games, per il sottoscritto, è emerso un aspetto che nelle ultime edizioni pre-pandemia era quasi sparito: l’umanità dell’evento. Se ripenso all’edizione del 2019, ricordo strette di mano frettolose, promesse di incontri in momenti più sereni puntualmente disattese causa frenesia ‘da Lucca’ e la sensazione, a giochi chiusi, di aver dimenticato qualcosa. Complice la limitazione degli accessi, misura condivisibile in epoca Covid-19, e una gestione più misurata degli eventi, Lucca Comics & Games 2021 è per me l’edizione più umana a cui ho partecipato, da diversi anni a questa parte.
Lucca Comics & Games 2021: la Lucca umana che meritiamo
Aiuta senza dubbio la voglia di ritrovarsi. Per molti, Lucca Comics & Games è l’occasione di vedere amici che vivono all’altro capo d’Italia, che si riesce a frequentare solo in questa occasione e con i minuti contati. Può sembrare un’esagerazione, ma dopo anni sono riuscito a godermi un caffè tranquillo al tavolino di un bar con Pino Cuozzo, amico e storico volto della divulgazione del fumetto nostrano, dopo anni di inseguimenti e ‘Riproviamo alla prossima edizione’. Un momento personale che inquadra alla perfezione questa mia Lucca, in cui, non mi vergogno ad ammetterlo, ho provato più volte un nodo in gola nel poter finalmente riabbracciare amici che non vedevo da anni. Ed è una sensazione che ho percepito palpabile anche negli sguardi raggianti e sinceri dei tanti ospiti che sono venuti a trovarci allo stand di Cultura Pop, che fossero ospiti delle nostre innumerevoli live o semplicemente passati per un rapido saluto. E non dimentichiamo le serate in piazza Anfiteatro, la Lucca by night che tutti adoriamo alla fine di una giornata di fiera, in cui, non me ne vogliate, si vive al meglio lo spirito di comunione di Lucca.
Per una volta, ho portato a casa più ricordi di risate e abbracci che non vagonate di fumetti (che non sono comunque mancati). E la più bella definizione del fumetto mai sentita, grazie a Carmine di Giandomenico che ha definito la nona arte come ‘la dialettica del tempo’. In Lucca Comics & Games 2021 ho ritrovato questo, lo spirito di condivisione nato dalla passione comune, la voglia repressa di vedersi che finalmente può sfogarsi liberamente, che sia l’incontro fissato o quello fortuito, con gioia sincera in entrambe le occasioni. Ecco, questo per me è stato riveder le stelle, in questi piccoli momenti genuini ho sentito la verità della citazione dantesca. Un particolare mi ha stupito: girando per i padiglioni con le mascherine, riconoscere al volo tutti era impossibile. Eppure, un rapido colpo d’occhio, riconoscersi e sorridersi con gli occhi era una questione di istanti.
Scevro di ogni ipocrisia, questa Lucca ‘umana’ potrebbe essere un punto di ripartenza, come accenna giustamente il manifesto citato in apertura, che ci ricordi l’emotività di questa manifestazione. Lodevole l’intento dell’organizzazione di riportarci tra le mura, fisicamente, cercando una quadra tra la nostra voglia di rientrare al padiglione Napoleone e le necessarie precauzioni del periodo. La frammentazione della kermesse, con un polo distante come Japan Town, è stato un male necessario, per quanto sulla carta sembrava più invasivo di quanto si sia realmente dimostrato. Comprensibile come il ricordo delle edizioni pre-pandemia sia una pietra di paragone immancabile, ma dobbiamo anche accettare che il mondo è andato avanti, alcune delle nostre abitudini sono state radicalmente cambiate Una gestione della manifestazione che non ha dimenticato di offrirci grandi eventi, dall’anteprima di Ghostbusters: Legacy alla masterclass di Frank Miller, passando per l’incontro con la produzione di The Witcher per parlarci della seconda stagione e la proiezione di Eternals, il nuovo film del Marvel Cinematic Universe.
Dal punto di vista dei contenuti, Lucca Comics & Games 2021, con il suo richiamo dantesco e la presenza di una commemorazione in occasione del Centenario del Milite Ignoto, è stata una perfetta incarnazione del desiderio di rinascita. Non sono mancate mostre, eventi e momenti di condivisione, una vitalità della kermesse che ha voluto sconfiggere lo spettro della lontananza che abbiamo vissuto in questi due anni.
Cultura Pop a Lucca Comics & Games 2021
Ma tralasciando l’aspetto emotivo, totalmente personale, come è stata Lucca Comics & Games 2021 per Cultura Pop? Emozionante e impegnativa, stancante ed elettrizzante, un maelstrom di sensazioni impagabile. Dalla nostra postazione allo padiglione Luk for Fantasy, dove avevamo il piacere di esser la voce del fantastico di questa edizione come media partner della manifestazione, abbiamo dato vita a quattro giorni di dirette Twitch senza sosta, passando dal fumetto al cinema, dalla letteratura al gioco da tavolo. Ai nostri microfoni abbiamo avuto Barbara Baraldi, Luca Enoch, Roberto Recchioni, Cristina Scabbia, Bigio, Licia Troisi, Carmine di Giandomenico, Giacomo Bevilacqua, Maicol&Mirco, Vincenzo Sarno e Michele Masiero di Sergio Bonelli Editore, Ryan Ottley, Paul Azaceta, Simone di Meo, Daniele di Nicuolo, Daria Cerchi, Mirka Andolfo, David Messina, Simple&Madama, Paolo Barbieri, Mario Alberti, Marco Rana di Mondadori, Giorgio Pontrelli, Giorgia Vecchini, Vano.
Grazie a loro abbiamo affrontato tutte le declinazioni del fantastico, offrendo anche a chi non era fisicamente a Lucca Comics & Games 2021 la bellezza di questa edizione. Perdonatemi l’attimo di orgoglio, ma non potrei esser più fiero del lavoro svolto dalla squadra di Cultura Pop in questi quattro estenuanti, fantastici giorni. Più di trenta ore di live, che coprivano ogni declinazione del fantastico presente a Lucca Comics & Games 2021, senza perdere colpi (o almeno, non troppi!), con lo scopo di offrire una copertura a 360 gradi degli eventi lucchesi. Tradotto in numeri, sarebbero 32 ore di live, in 4 giorni con un totale di ben 34 ospiti.È stato impegnativo? Muscoli doloranti e sospiri di fine giornata sono testimoni di questa fatica, ma la soddisfazione di un lavoro ben svolto (e le succulente cene nei ristoranti lucchesi) sono stati ricompense ben accette. Ma più di ogni cosa, ci ha sostenuto l’affetto di chi ci ha seguiti, di voi che avete commentato le live, che ci avete fatto domande argute là dove la nostra stanchezza ci tradiva. Anche questo è parte integrante di quella umanità lucchese a cui mi riferivo prima.
Lo ripeto un’ultima volta: Lucca Comics & Games 2021 è stata la mia Lucca più umana. Sarà stata la straniante esperienza del Lucca Changes, saranno stati questi mesi complessi che ci hanno ricordato quanto sia fondamentale un rapporto umano sincero e fisico, ma questa Lucca me la son goduta con tutto il cuore, ricordando che alla fine possiamo scontrarci quanto vogliamo su chi sia meglio tra Marvel e DC, tra Star Trek e Star Wars, ma alla fine quello che conta davvero è la nostra comune passione e la voglia di star assieme, dal vivo.
‘nuff said.