Una manciata di giorni ci separano dall’arrivo, su Disney+, di Luca, l’ultima creatura di Pixar. Il lungometraggio porta la firma di Enrico Casarosa, regista italiano che ha esordito come regista nel 2011 con il corto La Luna, per il quale ha ricevuto una candidatura agli Oscar per il miglior corto animato. Inizialmente previsto per l’uscita in sala, il film sarà distribuito in streaming, compreso nell'abbonamento di Disney+, a partire dal prossimo 18 giugno. Luca racconta l’amicizia estiva di Luca e Alberto, due mostri marini, che si avventurano sulla terra ferma in quel di Porto Rosso, un’immaginaria località delle Cinque Terre, alla scoperta del mondo degli esseri umani.
In attesa di poter vedere questa nuova pellicola di animazione, abbiamo avuto l’occasione di partecipare all’incontro con il cast e il regista riservato alla stampa, al quale hanno preso parte il regista Enrico Casarosa, la produttrice Andrea Warren e le voci della versione originale Jacob Tremblay (Luca Paguro), Jack Dylan Grazer (Alberto Scorfano), Maya Rudolph (Daniela Paguro), Jim Gaffigan (Lorenzo Paguro) e Emma Berman (Giulia Marcovaldo).
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Luca, una storia personale e sentita
Luca è ambientato in Riviera ed è ispirato direttamente dall’infanzia di Casarosa. Il regista, originario di Genova, ha raccontato che da ragazzino era una persona molto timida e che il suo ambiente familiare era molto protettivo nei suoi confronti. A 11 anni però conobbe il suo migliore amico Alberto, un ragazzino combinaguai che, a differenza di Casarosa, non veniva da una famiglia particolarmente severa. È stato proprio durante le estati di quel periodo felice della sua infanzia, che Casarosa e Alberto hanno condiviso momenti preziosi, alla scoperta consapevolezza di sé e dell’importanza dell’amicizia.
In Luca, uno dei momenti che riflette questa amicizia autentica è rappresentato con un momento preciso: quello dei tuffi. Per Casarosa, tuffarsi da una scogliera ha una valenza doppia: può rappresentare un momento iconico di un’estate al mare, ma è anche una metafora, la rappresentazione del momento in cui una persona fidata può spingerti a superare le tue paure e fare qualcosa di nuovo e straordinario.
Il film esplora ovviamente il significato dell’amicizia, un tema universale, che viene mostrato attraverso il punto di vista del giovane Luca e dell’influenza che prima Alberto e poi Giulia hanno sul suo mondo. Per la produttrice Andrea Warren, una delle battute che simboleggia maggiormente questo concetto è “Silenzio, Bruno!” una delle citazioni che ricorrono maggiormente nella pellicola. Questa esortazione indica la necessità e il desiderio di mettere a tacere quel senso del dubbio che rappresenta “il proprio critico interiore” pronto a frenare potenziali nuove scoperte ed esperienze.
Sul valore dell’amicizia tra ragazzi, Enrico Casarosa voleva esplorare questo tema in un momento della vita preciso; Luca si svolge in quel momento della vita precedente a quando le persone crescono e iniziano a scoprire l’amore e i sentimenti più complessi. Casarosa in una certa misura ha preso ispirazione dalle atmosfere di film come Stand by Me, dove il cuore del film è incontrovertibilmente l’amicizia tra due ragazzi, tuttavia anche Giulia rappresenta un tassello importante, che serve a bilanciare l’equilibrio di questi tre amici.
Un cast entusiasta pronto a raccontare una storia
Se c’è una parola con cui potremmo presentarvi il cast di Luca, questa sarebbe proprio “entusiasta”. Sia i tre giovani attori (Tremblay, Grazer e Berman) scelti per i ruoli dei tre protagonisti che i due veterani (Rudolph e Gaffigan) hanno mostrato fin da subito la felicità per aver partecipato a questo film. Nelle parole degli interpreti traspare infatti una gioia che non è semplicemente limitata alla loro partecipazione a un film Pixar, ma va a legarsi con il vissuto personale di ognuno di loro.
I tre ragazzi infatti hanno raccontato di avere instaurato fin da subito un legame con Luca, Alberto e Giulia, in quanto hanno ritrovato nei tre protagonisti molti punti di contatto con le rispettive personalità e tratti distintivi.
Tremblay descrive Luca, come un ragazzo timido e introverso, non incline a disobbedire alle regole che i suoi genitori stabiliscono. Questa sua attitudine però è in conflitto con la fascinazione del ragazzo per il mondo degli esseri umani, a cui si avvicina all’inizio grazie ad alcuni oggetti ritrovati sul fondo del mare. A farlo uscire dal suo guscio, o meglio dall’acqua, e ad alimentare la sua grande curiosità sarà però Alberto.
https://youtu.be/ndwH42k8U70Per Grazer, Alberto e Luca condividono la stessa curiosità e voglia di avventure, ma a differenza di Luca, Alberto, non deve preoccuparsi di nessuna regola o imposizione genitoriale. Questa percezione di grande libertà è l’elemento che fa da collante al rapporto tra i due giovani mostri marini.
Berman ha definito il ruolo di Giulia come un sogno che si avvera. La giovane attrice è infatti al suo primo ruolo cinematografico e il fatto che si tratti di un film Pixar rende tutto incredibile ed emozionante. Giulia è una ragazza forte e determinata, ma decisamente sopra le righe, con la tendenza ad apparire stramba e goffa.
Maya Rudoph e Jim Gaffigan interpretano invece i genitori di Luca. Entrambi a loro modo sono amorevoli nei confronti del figlio, ma molto protettivi. Il mondo fuori dal mare appare sconosciuto e spaventoso, quindi il loro unico desiderio è quello di impedire qualsiasi evento potenzialmente pericoloso. Nel dare vita ai due genitori entrambi gli attori hanno preso spunto dal loro ruolo genitoriale nella vita vera, cercando di riversare nei personaggi i dubbi, le paure e i desideri che ogni genitore prova nei confronti dei suoi figli.
Trattandosi di un film basato sui ricordi estivi di infanzia, anche gli attori hanno avuto modo di condividere i propri ricordi più felici legati a questo periodo dell’anno. Il ricordo di Maya Rudolph è rappresentato dal suo compleanno, che veniva celebrato sempre con una festa in piscina, ma oltre a questo l’attrice che nel film da la voce alla mamma di Luca, ricorda con grande affetto anche le estati trascorse al mare e ai campi estivi.
Jim Gaffigan si è invece lasciato andare a una riflessione: Luca gli ha dato modo di ricordare quanto l’estate, per i più giovani, sia questo momento della vita estremamente romantico, associato alla libertà. Crescendo si perde di vista questo stato d’animo, che viene sostituito da pochi giorni di vacanza, spesso vissuti in modo frenetico.
L’importanza del cast vocale di Luca
Uno degli aspetti per cui la produzione di Luca ha mostrato più soddisfazione è il cast vocale che ha dato vita ai diversi personaggi. La ricerca del perfetto ensemble vocale è stato un processo lungo e difficoltoso. Nell’immaginare i suoi personaggi, Casarosa ha voluto che le voci dei doppiatori si adattassero perfettamente alle caratteristiche distintive di ogni personaggio, ma ha spronato anche la capacità dei diversi performer di improvvisare, in modo da deviare dalla rigidità imposta dalla sceneggiatura.
Il doppiaggio di Luca, nella sua edizione in lingua originale, non si è limitato al casting azzeccato: il film ha dovuto affrontare durante la propria lavorazione i limiti e le restrizioni imposte dai protocolli sanitari della pandemia, registrando le voci in remoto, dalle case degli attori. Ciò ha rappresentato una sfida, nonostante la possibilità di Pixar di potersi avvalere delle tecnologie più avanzate, nell’ovviare alle diverse problematiche tecniche oppure nel sostenere lo sguardo (o meglio orecchio) indiscreto dei vicini di casa che origliavano le diverse sessioni di doppiaggio.
Luca: la Liguria e gli anni ‘50
La ricostruzione degli ambienti e delle atmosfere del film è stata portata avanti nel classico stile Pixar, ovvero meticoloso e fortemente documentato. Questo è stato possibile grazie a diversi viaggi in Liguria, dove il team di creativi ha avuto la possibilità di confrontarsi in prima persona con l’ambientazione effettiva di questo film. A parlare di questo aspetto è stata la produttrice, che ha raccontato di come Enrico Casarosa li abbia condotti alla scoperta dei luoghi della sua infanzia e di come, grazie a quest’esperienza, la produzione di Luca abbia potuto immergersi nella cultura e nelle tradizioni di quel luogo.
Oltre a raccogliere moltissime immagini da utilizzare come riferimento per la lavorazione del film, il team ha anche avuto modo di gustare la cucina tipica ligure: la scoperta di piatti simbolici come la pasta al pesto o il gelato artigianale italiano si riverbera all’interno del film in modo autentico quando anche Luca e Alberto provano per la prima volta la cucina tradizionale.
Anche le scelte musicali, per quel che riguarda la colonna sonora, sono state una parte importante nel rendere in maniera efficace la cornice della vicenda. Il film è ambientato nell’estate della seconda metà degli anni ‘50 ma si fonde anche con i ricordi d’infanzia del regista negli anni ‘80. La colonna sonora di Luca riflette la spensieratezza dell’estate attraverso alcune canzoni di musica leggera italiana delle due epoche, in grado così di condensare lo zeitgeist dell’opera, che sono affiancate dalla colonna sonora orchestrale ad opera di Dan Romer (Far Cry 5, Superman & Lois).
Casarosa ha elogiato il lavoro di Romer, raccontando che per aiutarlo a comporre ha suggerito diversi spunti e ispirazioni, che rendessero la musica assimilabile a quella dei grandi compositori di colonne sonore del cinema italiano, ispirandosi ai lavori di Nino Rota o Nicola Piovani. Se questo incontro ha alimentato il vostro hype, vi ricordiamo che il film sarà disponibile su Disney+ a partire dal 18 giugno 2021, e noi non mancheremo di recensirlo.