Lorenzo il Magnifico, da gioco da tavolo a videogame. Intervista con Lorenzo Tucci Sorrentino

Cranio Creation ha avviato una campagna Kickstarter per la trasposizione in digitale del gioco da tavolo Lorenzo Il Magnifico. In un'intervista a Lorenzo Tucci Sorrentino scopriamo come è nata questa idea e come è stata sviluppata.

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a cura di Mauro Monti

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Cranio Creation ha deciso di trasportare in digitale l'esperienza ludica di uno dei suoi titoli di maggior successo: Lorenzo Il Magnifico. Ma come è nata l'idea di "lanciarsi" nel mondo dei videogame? Quali le sfide affrontate e perché si è scelta la via del Kickstarter per avviare il progetto? Che differenze ci sono fra la versione analogica e quella digitale del prodotto? Questo e molto altro abbiamo chiesto in una lunga intervista a Lorenzo Tucci Sorrentino , CEO di Cranio Creation S.r.l.

 Cranio Creations ed il mondo dei giochi elettronici. Da azienda focalizzata sul gioco "analogico" come è nata l'esigenza e l'idea di provare a passare anche nel mondo digitale?

 La curiosità di avvicinarci al mondo digitale è nata dall’incontro con Studio Clangore, realtà da diverso tempo specializzata nella digitalizzazione di giochi da tavolo. L’idea di digitalizzare il nostro catalogo ci è sembrata da subito intrigante, sia per dare nuova vita ai nostri giochi, che per approcciare un nuovo tipo di pubblico, gli appassionati di videogame.

Lorenzo il Magnifico.. perché avete scelto proprio questo titolo dal vostro catalogo per questo primo esperimento?

Lorenzo il Magnifico è stata uno dei nostri maggiori successi in quanto produttori di giochi da tavolo. Ha avuto un ottimo riscontro sia in Italia, che a livello internazionale e ovviamente ci siamo molto affezionati. Non potevamo scegliere titolo migliore per lanciarci in questa nuova avventura, un progetto ambizioso e dal respiro internazionale. Se l’idea verrà apprezzata, penseremo a digitalizzare altri giochi del nostro catalogo.

 Come è stato gestito il processo di sviluppo del prodotto? Vi siete subito affidati ad una software house dando "carta libera" o avete supervisionato passo passo il tutto dicendo anche la vostra?

Ovviamente si è trattato di un processo collaborativo! Dopo aver visto migliaia di giocatori maneggiare il gioco in scatola, conosciamo bene quali sono le loro pratiche comuni: su quali informazioni si basano per compiere le scelte, quali calcoli mentali compiono, quali regole sono difficili da trasmettere. Ci siamo confrontati con Studio Clangore, condividendo queste informazioni, in modo da creare una esperienza che permetta ai giocatori di avere lo stesso "brivido" del tavolo da gioco, ma facilitando la loro vita dov'era possibile.

 Studio Clangore, come è nata la collaborazione con questa azienda?

Cercavamo un partner in grado di affiancarci nell'impresa di espandere il nostro universo anche nel mondo digitale, qualcuno che possedesse passione per i giochi da tavolo ed expertise con questo tipo di prodotti. Abbiamo scoperto che un piccolo team si era già occupato in passato di adattare un gioco da tavolo alle principali piattaforme digitali, e che aveva già lavorato con altri produttori di giochi da tavolo. La qualità del risultato ci è sembrata all'altezza, e sapevamo che il team sarebbe stato in grado di capire le necessità e i bisogni dei giocatori da tavolo. Abbiamo mosso i primi passi insieme con Insoliti Sospetti, l'adattamento del gioco di Paolo Mori, e ci abbiamo visto del potenziale. Con Una Storia di Pirati abbiamo creato un prodotto cross-mediale in un periodo dove questo tipo di esperienze non era ancora così comune. Ora è il momento di fare un nuovo passo e affrontare uno dei pesi medi-massimi del nostro catalogo.

 Quali le differenze fra il prodotto analogico e quello digitale? E' un porting uno ad uno o ci sono diversità?

In termini di "regole", il gioco digitale è pressoché identico alla controparte fisica. Le poche differenze su cui ci siamo accordati riguardano alcune interazioni tra giocatori che, intorno al tavolo, avvengono nei primi istanti della partita. Per esempio, al sistema di drafting dei leader abbiamo preferito una scelta più "tradizionale" che funzionasse meglio in vista di un futuro possibile multiplayer.

Inoltre, dal momento che la plancia di gioco si sviluppa verticalmente, abbiamo deciso di comune accordo di ridisegnarla e svecchiarla, in modo che potesse sposarsi meglio con le scelte di design e di presentazione delle informazioni a schermo.

 Costa di più produrre, gestire e mantenere sul mercato un gioco da tavolo in formato digitale o fisico?

Costano troppo entrambi! Da produttori di giochi da tavolo, abbiamo dovuto affrontare il fatto che i due prodotti, digitale e fisico, possiedono cicli di vita diversi, che richiedono spese e attenzioni diverse. Per esempio, i giocatori digitali si aspettano che l'app venga seguita e aggiornata anche molto tempo dopo il lancio, e che magari presenti contenuti extra non previsti nel gioco da tavolo. Senza contare che, soprattutto per iOS e Android, ogni major version prevede un aggiornamento spesso necessario. Di contro, buttarci sul digitale ci può aiutare a spingere il nostro marchio ben oltre la nostra rete di distribuzione attuale, il che significa raccogliere più fan in giro per il mondo!

 Da produttore anche della versione fisica del prodotto cosa vi aspettate avvenga per la controparte da scaffale? Il digitale farà da traino all'analogico e viceversa?

La versione fisica fortunatamente cammina da alcuni anni con le sue gambe e riscuote successi tra gli appassionati di giochi da tavolo. La versione digitale è pensata soprattutto per gli appassionati di giochi per PC, o videogiochi in generale, e punta a far conoscere il nostro brand al di fuori del circuito boardgame. Se ciò avvicinerà i videogiocatori al mercato dei giochi in scatola, saremo solo felici!

 Perché un giocatore da tavolo che già possiede Lorenzo il Magnifico dovrebbe acquistare anche la versione digitale del prodotto?

Molto dipende dal comportamento e dalle preferenze di ogni giocatore. Sicuramente la versione digitale offre la stessa esperienza di gioco, ma senza tempi di setup e senza downtime tra un turno e l’altro. Inoltre, se raggiungeremo la cifra necessaria per sbloccare l’ultimo stretch goal, Studio Clangore implementerà anche la modalità di gioco multiplayer per sfidare gli amici a distanza, cosa impensabile con la versione fisica.

Se voglio provare il gioco prima di aderire alla campagna Kickstarter come posso fare?

Il videogioco è attualmente in sviluppo, quindi non è fisicamente disponibile una demo per i backers. Cercheremo di fornire tutto il materiale possibile (screenshot, video, esempi di gioco e di animazioni) sulla nostra pagina Facebook e sulla pagina della campagna Kickstarter man mano che Studio Clangore avanzerà con i lavori.

 La campagna Kickstarter ha già raggiunto il finanziamento minimo per il supporto al progetto e ad oggi ci sono 751 sostenitori.. dei quali "solo" 66 italiani, elemento che fa sempre più comprendere come il respiro internazionale per un progetto sia quanto mai necessario e fondamentale. Il mercato italiano stenta ad avere quel boost che altre nazioni hanno già sperimentato nel mondo del gioco analogico, quale secondo voi il motivo di questa lentezza? E' davvero solo perché qui ci sono sole, bellezze e buon cibo e quindi invece che giocare si va a passeggio? I prodotti "made in italy" come vanno sui mercati internazionali? Siamo accreditati e ricercati alle fiere e nelle stanze dove si "fa il business"?

Sicuramente incide il fattore culturale, e la mancanza di una abitudine al gioco da tavolo. Inoltre, nel nostro Paese c’è ancora troppa confusione tra gli attori del mercato del gioco da tavolo: la linea che va dalla produzione al cliente finale è interrotta da troppi step e spesso ne risente la cura del prodotto. Detto questo, abbiamo dalla nostra una generazione di designer italiani molto bravi e apprezzati anche all’estero, che stanno creando giochi molto intriganti anche per il mercato internazionale: dovremo cercare di valorizzarli il più possibile. Noi ad esempio abbiamo “in casa” Simone Luciani e ci affidiamo alle sue idee per la produzione dei nostri giochi. Alle fiere internazionali Cranio Creations partecipa in quanto produttore di giochi da tavolo, purtroppo in Italia abbiamo tanti distributori, ma pochi produttori, e avere visibilità internazionale diventa più complicato.

 Editoria e Kickstarter, sempre più aziende usano questo mezzo per proporre i loro prodotti sul mercato.. sia che si tratti di "veri" finanziamenti per una startup di progetto sia come piattaforma di "preorder" per giochi già pronti e finiti che comunque vedrebbero (colo probabilmente) la luce. Come è cambiato il mercato oggi e perché Kickstarter può essere fondamentale per aziende come la vostra?

L’utilizzo della piattaforma Kickstarter può sembrare una moda, ma abbiamo trovato molti aspetti positivi nell’affidarci al crowdfunding. Dal punto di vista dell’azienda, innanzitutto si ha la possibilità di coinvolgere gli utenti nel processo produttivo e di ascoltare i feedback in diretta. Durante la campagna, o appena prima del lancio, capita infatti di apportare delle piccole modifiche al progetto originario per avvicinarlo ai desideri del pubblico e questo è spesso molto apprezzato e porterà risultati migliori in termini di successo del prodotto. Inoltre, utilizzando Kickstarter in prima persona e osservando i progetti altrui, si riesce a tastare il polso del mercato, ad osservare i trend e a capire meglio in che direzione andare con i progetti futuri.

 Quale altro dei vostri giochi vi piacerebbe poter proporre in formato digitale?

Ce ne sarebbero tanti…Le mura di York, Newton, e perché no, Barrage!

 Cranio nel futuro, cosa dobbiamo aspettarci? Cosa deve fare una azienda che si occupa di gioco oggi per poterci essere anche domani e dominare il mercato in maniera competitiva?

Cranio Creations continuerà il suo impegno su due fronti. Da un lato porterà avanti la produzione di giochi originali con il supporto di Simone Luciani e di un team in grande crescita. I prodotti completamente targati Cranio serviranno soprattutto ad aumentare credibilità a livello internazionale. Dall’altro lato presterà sempre più attenzione ai prodotti da localizzare, per dare la possibilità ai giocatori italiani di divertirsi e conoscere i titoli più apprezzati nel mondo.

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