Quando si parla di Harry Potter è difficile non associarlo, oltre che ai suoi soliti compagni di avventure, a Lord Voldemort. Ma quali eventi hanno portato alla sconfitta del Signore Oscuro? La sua caduta era davvero così inevitabile?
Scopriamo insieme gli avvenimenti che, se fossero stati descritti in maniera differente, avrebbero potuto portare ad un lungo regno di Colui che Non Deve Essere Nominato.
Sono io Lord Voldemort
La storia di Tom Orvoloson Riddle, o Lord Voldemort che dir si voglia, è fortemente intrecciata con la storia del mondo magico. Colui Che non Deve Essere Nominato, infatti, è discendente di Salazar Serpeverde, uno dei quattro fondatori della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e capostipite dell'omonima casa, ed è parente dei tre fratelli Peverel, i maghi che nella leggenda raccontata in Harry Potter e i Doni della Morte sfuggirono al tristo mietitore ricevendo in cambio il Mantello dell’Invisibilità, la Bacchetta di Sambuco e la Pietra della Risurrezione.
La madre di Tom Orvoloson Riddle, Merope Gaunt, appartiene, inoltre, ad una delle più antiche e pure famiglie del mondo magico. I Gaunt appartengono, infatti, ad una delle “Sacre 28“, le uniche famiglie di maghi inglesi che non hanno mai “sporcato” il proprio sangue mischiandolo a quello babbano. Come spesso accade, tanto ricco è il lignaggio tanto è povero il conto in banca e la famiglia di Lord Voldemort, che ai tempi viveva nel paesino di Little Hangleton, non possedeva altro che il Medaglione di Salazar Serpeverde e l’anello dei Peverell con incastonata la Pietra della Resurrezione.
Merope Gaunt si innamorò, tuttavia, del babbano Tom Riddle, il padre di Lord Voldemort, che attrasse a sé con un filtro d’amore. Rimasta incinta la strega decise di non somministrare più al marito la pozione, finendo abbandonata a Londra senza soldi né cibo. Merope Gaunt partorì, quindi, Tom in un orfanotrofio del mondo babbano, nel quale visse subendo le angherie degli altri bambini. Il Signore Oscuro, quindi, crebbe con il risentimento nei confronti del mondo babbano e verso il padre, che uccise facendo ricadere la colpa sullo zio. Tom Orvoloson Riddle giunse, infine, alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, dove, stanco di avere il nome del padre, lo anagrammò fino a formare la frase Son Io Lord Voldemort.
Forte di un nuovo nome, che incuteva timore anche solo a pronunciarlo, il giovane mago si prodigò per creare diversi Horcrux, artefatti che contengono un pezzo dell’anima del mago che li ha creati, per raggiungere l’immortalità, e si circondò di fedeli alleati, convinti che il sangue puro sia l’unico degno della magia.
Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio
Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore... nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull'estinguersi del settimo mese... l'Oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto... e l'uno dovrà morire per mano dell'altro, perché nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive... il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore nascerà all'estinguersi del settimo mese...
La prima ascesa al potere del Signore Oscuro avvenne tra il 1970 ed il 1981, durante la Prima Guerra dei Maghi. La guerra finì il 31 Ottobre 1981 quando Lord Voldemort, per impedire il compiersi di una profezia che lo vedeva sconfitto per mano di un bambino nato verso la fine del settimo mese, uccise James e Lily Potter, tentando di assassinare anche il figlio Harry. Tuttavia la saga ci racconta che i bambini corrispondenti alla descrizione della profezia erano due: Harry Potter e Neville Paciock. È qui che troviamo la prima grande incongruenza che portò alla sconfitta del Signore Oscuro. Come mai Lord Voldemort ha designato Harry Potter, figlio di due mezzosangue, come proprio antagonista quando, secondo la logica per cui i purosangue sarebbero maghi migliori, il vero pericolo per lui era rappresentato da Neville? Forse, se il Signore Oscuro avesse deciso di dare la caccia ai Paciock, la storia si sarebbe svolta in maniera differente.
Nonostante tutto il sacrificio di Lily Potter riuscì a stravolgere i piani di Lord Voldemort. Sacrificandosi per il figlio Harry, infatti, la strega lo avvolse nella magia più potente mai conosciuta, l’amore, proteggendo il bambino dall’anatema che uccide (Avada Kedavra) scagliato dal Signore Oscuro. Colpito di rimbalzo dall’anatema, quindi, Lord Voldemort perdette i propri poteri e la propria forma corporea. Giunta la notizia dell’accaduto, i Mangiamorte si ritirarono e molti tradirono il proprio Signore. I “fedeli” adepti di Lord Voldemort, i Mangiamorte, evidenziano un’altra grande incongruenza che, se non fosse esistita, avrebbe portato quasi certamente alla vittoria finale del Signore Oscuro.
In Harry Potter e il Principe Mezzo Sangue, infatti, viene mostrato un incantesimo, il Voto Infrangibile, che lega il mago che lo lancia ad un altro, vincolandolo al mantenimento di una promessa. L’incantesimo può essere sciolto solamente con la morte di uno dei due contraenti. Come Narcissa Malfoy, la madre di Draco, è stata in grado di utilizzarlo con Severus Piton per proteggere il figlio, così il Signore Oscuro avrebbe potuto utilizzarlo per legare a sé stesso i Mangiamorte, evitando la dispersione della propria armata quella fatidica notte di Halloween e scongiurando i tradimenti di cui i suoi seguaci sembrano essere maestri. Dopo la ritirata dei Mangiamorte molti di loro vennero rinchiusi nella prigione di Azkaban, tra loro anche Sirius Black, accusato di aver tradito i Potter ed aver quindi causato la loro morte, come raccontato in Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban.
Molti Mangiamorte, tuttavia, furono risparmiati. Alcuni dichiararono di aver agito sotto l’effetto della maledizione Imperius, una delle maledizioni proibite, in grado di costringere chiunque a compiere atti contro il proprio volere ed in grado di soggiogare maghi e babbani per un periodo imprecisato di tempo. Altri decisero di “vendere” i propri compagni in cambio del perdono, come Igor Karkaroff, che non solo scampò la prigione, ma divenne anche preside dell’Istituto Durmstrang.
Chi è causa del suo mal...
Una delle più grande incongruenze, che ha senza dubbio condizionato la sconfitta del Signore Oscuro, è lo stesso Lord Voldemort. Durante la saga di Harry Potter, infatti, Colui che Non Deve Essere Nominato si mette spesso e volentieri da solo il bastone tra le ruote.
Se siete stati lettori o spettatori attenti avrete di certo notato come, anno dopo anno, Lord Voldemort attacchi Harry Potter ad Hogwarts sempre verso la fine dell’anno scolastico. È noto che, a causa delle protezioni messe da Albus Silente sulla casa dei Dursley, per poter attaccare il maghetto il Signore Oscuro debba aspettare il suo ritorno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Tuttavia non è chiaro come mai Lord Voldemort preferisca aspettare che Harry Potter ed i suoi amici completino un intero anno di lezioni, durante il quale acquisiscono quindi nuove capacità, anziché attaccarli all’inizio dell’anno scolastico.
Parlando di auto-sabotaggi del Signore Oscuro non possiamo dimenticarci del diario di Tom Riddle, centro degli avvenimenti di Harry Potter e La Camera dei Segreti. Il diario è il primo Horcrux che Lord Voldemort abbia mai creato, in seguito alla morte di Mirtilla Malcontenta per mano del basilisco e all’apertura della Camera dei Segreti nel 1943. Durante la Prima Guerra dei Maghi, Lord Voldemort affidò il diario a Lucius Malfoy, senza però informarlo del valore dell’artefatto. Il non voler confidare ai propri seguaci, nemmeno ai più fedeli, dell’esistenza degli Horcrux, però, ha condotto il Signore Oscuro verso la sconfitta. Lucius Malfoy, infatti, se fosse stato consapevole del fatto che il diario contenesse un frammento di anima di Colui che Deve Essere Nominato, e fosse stato quindi convinto che Lord Voldemort non fosse morto la notte del 31 Ottobre 1981, non avrebbe mai dato il diario a Ginny Weasley, rendendo così “facile” ad Harry Potter trovarlo e distruggerlo.
Ultimo punto da tenere in considerazione, sempre legato ai problemi di fiducia verso i suoi sottoposti, che Lord Voldemort dimostra per tutta la durata della saga, è il fatto che Colui che Non Deve Essere Nominato si sia rifiutato di far compiere ai suoi Mangiamorte l’omicidio di Harry Potter. Sin dagli avvenimenti raccontati in Harry Potter e La Pietra Filosofale, infatti, il maghetto con gli occhiali si trova circondato da adepti di Lord Voldemort, come ad esempio il Professor Raptor, nel quale Harry, come è logico accada per un ragazzo durante il suo primo anno di scuola, ripone la propria fiducia.
Nel corso dei libri sono molteplici i Mangiamorte che avrebbero potuto, e sicuramente avrebbero voluto, sollevare Lord Voldemort dalla scomoda incombenza di uccidere il maghetto ma, un po’ per necessità di trama, un po’ per il carattere egocentrico e vendicativo del Signore Oscuro, J. K. Rowling ha deciso di condurre la storia verso una direzione diversa. Però pensateci, quanto sarebbero stati diversi libri se, ad esempio, Barty Crouch Jr, con le sembianze del Prof. Moody, avesse attentato alla vita di Harry in Harry Potter e il Calice di Fuoco? Forse Cedric Diggory sarebbe ancora vivo.
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