Se è vero che la Sacra Linea Temporale può essere sconvolta drasticamente da un evento Nexus, il fatto che la quarta puntata di Loki si chiami proprio L’evento Nexus non può che essere segno di come l’avventura delle due varianti del Dio dell’Inganno stia prendendo uno slancio decisamente promettente in previsione delle ultime due puntate, con l’ultimo episodio previsto per il 14 luglio, sempre su Disney+. L’evento Nexus rappresenta dunque un momento centrale per la serie, ma considerato quanto visto possiamo iniziare a vedere in Loki il vero lancio del multiverso del MCU, molto più di quanto precedentemente ipotizzato in WandaVision. Una sensazione che i Marvel fan di vecchia data hanno percepito distintamente in questo episodio, che proprio tramite alcuni riferimenti al mondo fumettistico della Casa delle Idee lascia trapelare quelle che potrebbero essere le prossime mosse degli sceneggiatori del MCU.
ATTENZIONE: quanto segue contiene una serie di importanti spoiler sul quartoo episodio di Loki
Ritorno ad Asgard
Nei primi istanti dell’episodio, assistiamo a un ricordo di Sylvie: il suo rapimento da parte della Time Variance Authority. All’epoca poco più di una bambina, Sylvie viene presa in custodia da una giovane Ravonna Ranslayer, che cattura la piccola mentre sta giocando in una delle terrazze della dorata città asgardiana. La piccola Silvye sta giocando con una nave vichinga, un animale di legno che assomiglia a un lupo simulando una battaglia a cui partecipa anche la Valchiria, rappresentata da una miniatura. La sensazione è che il lupo possa essere Fenris, il canide che accompagna Hela durante la conquista di Asgard vista in Thor: Ragnarok.
Parlando di Asgard, non si può dimenticare di citare la presenza di Lady Sif, interpretata nuovamente da Jaimie Alexander. Comparsa per la prima volta in Thor, Sif è una delle più fedeli compagne di Thor, ed era nuovamente apparsa nel Marvel Cinematic Universe in una puntata di Agents of S.H.I.E.L.D. In L’evento Nexus, Sif è presente come ricordo punitivo per Loki, ricreando una situazione in cui l’asgardiana malmenava il Dio dell’Inganno come ritorsione per averle tagliato i capelli mentre dormiva, una burla che viene tratta direttamente dalla mitologia norrena, dove Loki tagliava i biondi capelli di Sif, dove la donna era nientemeno che la moglie di Thor. Ovviamente, un episodio così divertente non poteva mancare nei fumetti, e infatti comparve in Thor Annual #11 (1983)
Chi è Ravonna Renslayer?
Giunti a questo punto, appare ovvio che la verità sulla Time Variance Authority sia diversa da quella che siamo indotti a credere. Nello scorso episodio abbiamo scoperto che gli agenti sono in realtà tutte variabili a cui è stata cancellata la memoria, ma apparentemente qualcuno ha una sorte diversa: Ravonna Renslayer. La sua presenza finora non era stata approfondita, salvo il suo rapporto con Mobius, ma in L’evento Nexus scopriamo che è causa sua che Silvye è riuscita a scappare al momento della cattura. Da notare come il numero identificativo di Renslayer all’epoca fosse A-23, che potrebbe indicare Avengers #23 (1965), numero in cui Ravonna Renslayer faceva la sua apparizione nel Marvel Universe, nei panni di una principessa della Terra del 40esimo secolo.
La sensazione è che in realtà Renslayer sappia più di quanto pensiamo sulla Time Variance Authority. Quando Mobius le rivela di sapere il segreto sugli agenti della TVA, Renslayer non si scompone, rimanendo impassibile anche quando Loki e Silvye riescono ad apparentemente uccidere i tre Custodi del Tempo, che si rivelano in realtà degli androidi. Difficile non notare che uno dei robot ha fattezze che ricordano non poco Kang il Conquistatore, che nei comics Marvel ha avuto spesso a che fare con la Time Variance Authority, ma soprattutto sviluppava un interesse amoroso intenso per Ravonna Renslayer, che venne ricambiato.
E se dietro la TVA ci fosse Kang, e Ravonna fosse sua alleata?
Uno, nessuno…cinque!
Nel quarto episodio di Loki, il Dio dell’Inganno vive uno dei momenti più intensi della sua esistenza. L’evoluzione del personaggio continua a stupire, considerato che dopo averlo inizialmente associato al ruolo di villain ai tempi di Loki, la sua vita all’interno del Marvel Cinematic Universe si è evoluta mostrando un lato umano che nella serie Disney+ si è ulteriormente sviluppata, arrivando quasi a un momento di poetica fine: Loki viene ucciso, colpito alle spalle da Renslayer. Esattamente come fece il dio asgardiano con Phil Coulson in Avengers, dando finalmente ai Vendicatori la spinta di cui necessitavano per essere un gruppo unito.
Se questo potrebbe sembrare la fine di Loki, in realtà L’evento Nexus sorprende tutti con un’esplosiva scena post-credit. In realtà, l’asgardiano non è morto ma finisce in una Terra alternativa in cui incontro quattro individui decisamente particolari: delle sue varianti. Il Loki di colore che sembra imbracciare un Mjolnir, potrebbe essere un riferimento a Marvel What if….#47 del 1984, in cui si immaginava che Loki riuscisse a brandire l’arma del fratellastro. Tra l’altro, 47 è anche il numero del Time Theatre in cui è detenuta Silvye, come se questo richiamo al ‘e se…?’ marveliano sia poeticamente la domanda che caratterizza le azioni di Mobius e di B-15: e se avessero ragione le varianti?
Gli altri tre Loki, invece, hanno un aspetto più curioso. L’alligatore potrebbe esser un ironico riferimento al Throg di Walter Simonson, mentre la versione infantile e quella adulta del Dio dell’Inganno hanno una certa attinenza ai comics. Nei titoli di coda, infatti, vediamo la presenza di Matt Fraction e Pasqual Ferry che lo introdussero in Journey into Mistery, dove la versione bambina di Loki rappresentava un’occasione per l’asgardiano di vivere diversamente. Una figura che ritorna anche in Loki: Agent of Asgard, dove Al Ewing introduce il Loki anziano del futuro, che potrebbe essere il Vecchio Loki visto in questa scena. Scena, tra l’altro, che sullo sfondo vede campeggiare una versione distrutta della Torre degli Avengers.
Alieni, stregoni e androidi
Quando in The Falcon & The Winter Soldier Sam Wilson teorizza che alla fine tutti i problemi sono riconducigili ad alieni, stregoni e androidi sembra una battura, ma a ben vedere il nuovo Cap non ha tutti i torti. La presenza degli androidi che simulavano i tre Custodi del Tempo pare confermare il Teorema Wilson, considerato che uno dei membri della trinità dei cattivi fa la sua bella apparizione in Loki.
Volendo andare oltre, in L’evento Nexus vengono citati esempi di queste tre minacce citate da Sam Wilson, quando durante un dialogo tra B-15 e Mobius viene ricordato che alla TVA sono passati Titani, Kree e vampiri. I primi due sono alieni, conosciuti in Avengers (vedi Thanos) e in Captain Marvel, ma parlando di succhiasangue viene da chiedersi se non si sia fatto un assist a uno dei personaggi che presto entreranno nel MCU: Blade. Interpretato da Mahershala Ali, il cacciatore di vampiri comparso per la prima volta in La Tomba di Dracula farà ufficialmente il suo esordio nel MCU, dopo avere invaso gli schermi dei cinema degli anni ’90 con il volto di Weasly Snipes.
Loki: L’evento Nexus
Con L’evento Nexus, la trama di Loki decide di sorprenderci con una serie colpi di scena che si abbattono sull’animo degli spettatori. La morte di Mobius e l’apparente trapasso di Loki sono sicuramente momenti intensi, che però non riescono a nascondere alcune fragilità della linea narrativa della serie. Il finale della seconda puntata, in cui assistevamo alla creazione di quello che sembrava il Multiverso, non è stato mai chiarito, lasciando il dubbio su come si sia riallineata la Sacra Linea Temporale. Possiamo solo sperare che le due puntate mancanti possano spiegare anche questo dettaglio.
Quello che è certo, è che dopo il quarto episodio di Loki possiamo attenderci delle rivelazioni sorprendenti, che non avranno solamente un impatto sulla vita dell’asgardiano, ma che potrebbero avere ripercussioni dirette per la vita di un certo Stregone Supremo, pronto a tornare al cinema.