Lo showrunner Russell T Davies rivela il perché del suo ritorno in Doctor Who

Lo showrunner Russell T Davies spiega il perché è voluto ritornare in Doctor Who.

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a cura di Beatrice Villa

Come vi avevamo riportato, lo showrunner Russell T Davies,  produttore e sceneggiatore che nel 2005 prese in mano le redini di Doctor Who dandogli nuova vita, tornerà ancora una volta nella serie a partire dal 2023, succedendo quindi a Chris Chibnall. Il suo ritorno inoltre, coinciderà con il 60esimo anniversario dello show. Ora, Russell T. Davies spiega le motivazioni che lo hanno spinto a ritornare, additando alla natura "autorinnovante" e "pagina vuota" dello spettacolo come le motivazioni principali che lo hanno portato a questa decisione.

I motivi dietro il ritorno di Russell T Davies

Doctor Who è stato trasmesso per la prima volta il 23 novembre 1963, il giorno dopo l'assassinio di John F. Kennedy, ed è proseguito per 26 stagioni e 7 diversi dottori fino alla cancellazione nel 1989. L'ottavo dottore, interpretato da Paul McGann, è stato introdotto in Doctor Who: The Television Movie del 1996, ma il franchise non è stato completamente rigenerato fino a marzo 2005, grazie a Russell T Davies e alla sua interpretazione di Christopher Eccleston e David Tennant, rispettivamente il Nono e il Decimo Dottore. Lo showrunner ha il merito di aver trasformato lo show in un fenomeno globale nonché in uno dei più grandi successi televisivi.

Doctor Who ha registrato grazie a lui un’impennata di popolarità godendo di enormi consensi e successo. Senza contare che è stato per merito di Russell T Davies che sono stati realizzati le due serie spin-off, Torchwood e Le avventure di Sarah Jane.

Lo showrunner ha svelato che il motivo che lo ha spinto a ritornare è quella sensazione di freschezza e di come Doctor Who possa rinnovarsi continuamente che attrae Davies. Ecco che cosa ha detto lo showrunner a Radio Times.

"Il motivo per cui ho lavorato a 34 programmi nella mia vita è perché normalmente non mi piace continuare le serie. Ecco perché It's A Sin è giunto al termine e sono appena andato avanti. Mi piace guardare ogni volta una nuova serie di sfide e una pagina bianca, ma Doctor Who è sempre una pagina bianca. Ci sono cose in arrivo che sono modi nuovi di zecca di raccontare storie che non sono mai state fatte prima, quindi sembra semplicemente nuovo. Non tornerei indietro se non fosse una sensazione nuova. Ma questo è il punto di Doctor Who: ogni episodio è nuovo. Ogni singolo episodio. Sono seduto qui ora, a 10 pagine dal climax e penso: 'Dio, Non ho mai scritto in questo territorio prima - questo è strano e nuovo' - quindi è sempre nuovo. È uno spettacolo che si rinnova da solo".

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