Living-room Matsunaga-san 1 di Keiko Iwashita, la recensione

Living-Room Matsunaga-san 1 è il primo volume della serie creata da Keiko Iwashita ed edita da Star Comics.

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a cura di Beatrice Villa

Star Comics porta in Italia dal 26 maggio un frizzante e un po’ diverso shoujo manga. Si tratta di Living-Room Matsunaga-san i cui singoli capitoli sono stati dapprima pubblicati in Giappone da dicembre 2016 da Kodansha, nella rivista Dessert, e raccolti l'anno successivo in dieci volumi. Per darvi un'idea del successo che il manga ha avuto in Giappone, il volume 5 ha venduto circa 27.000 copie nella prima settimana dopo la sua uscita.

Living-Room Matsunaga-san 1: uno shoujo diverso

“Proprio com’è successo a me quando sono arrivata in questa casa, anche per tutti loro ci sarà stato il momento di dire «Piacere», «Buongiorno», «Buonanotte», «Sono a casa», «Ben tornato»… Col cambiare degli inquilini avranno collezionato tante di quelle storie. E forse avranno vissuto anche l’amore…”

Che cosa significa condividere una casa? Significa condividere non solo uno spazio comune, ma anche fare parte della vita di altre persone, fare nuove conoscenze, salutare quando si esce di casa e sentirsi dire "ben tornato" una volta rincasati. Significa condividere un pranzo, preparare la cena, parlare e aprirsi. Vuol dire entrare in confidenza e, perché no? Magari trovare l’amore.

Miko Sonoda è una ragazza che frequenta il secondo anno di liceo e che, a causa di particolari circostanze familiari, si ritrova a vivere nella share house dello zio. Diciamo che la sua nuova vita non inizia nel migliore dei modi. Mentre sta camminando verso la casa dello zio infatti, incontra un ragazzo, più grande di lei, che sembra a tutti gli effetti un tizio dall'apparenza poco raccomandabile che comincia a seguirla. Miko gli spruzza persino del deodorante in viso, ma quando scopre che in realtà si tratta solo di un malinteso, vorrebbe morire dall’imbarazzo. Perché quello strano tipo in realtà è uno dei suoi coinquilini.

Jun Matsunaga è un giovane designer che vive proprio nella pensione dello zio, assieme a una schiera di altri inquilini piuttosto insoliti. Abbiamo Asako Onuki che lavora come onicotecnica, Ryo Hojo, uno studente universitario, Akane Hattori che sembra a tutti gli effetti la tipica ragazza che nasconde un segreto (non sapremo ancora in questo primo volume molto di lei) e infine c’è Kentaro Suzuki, un donnaiolo che cambia ragazza più veloce del dovuto. Sebbene l’inizio sia stato decisamente fuori dalla normalità, piano piano che i giorni passano Miko inizia a sentirsi a casa, a capire come funziona e cosa significa la vita in una share house e ad avvicinarsi a Matsunaga. Presto comprende che, nonostante il suo carattere e la sua personalità un po’ fuori dall’ordinario, è un bravo ragazzo, che la prende sotto la sua ala protettrice e si comporta un pochino come un fratello maggiore.

Man mano che Miko inizia ad abituarsi a vivere con altri inquilini, lontana dai suoi genitori, i sentimenti che la ragazza prova verso Matsunaga iniziano a cambiare. Ma Matsunaga-san riuscirà ad aprire il suo cuore e, soprattutto, a comprendere i sentimenti che Miko prova verso di lui?

Living-Room Matsunaga-san 1: la vita in una share house

Se avete letto Tsubaki-Cho Lonely Planet, sempre edito da Star Comics, Living-Room Matsunaga-san 1 vi riporterà alla mente le stesse atmosfere calde e accoglienti che nascono spontanee quando si condivide una casa con un’altra persona, in questo caso addirittura cinque.

Living-Room Matsunaga-san 1 ci propone una storia ben lontana dai soliti shoujo manga, in cui l’ambientazione predominante è quella scolastica. Sebbene Miko sia una liceale poche scene sono ambientate a scuola e la maggior parte della trama prende vita all’interno della share house.

Le share house sono molto comuni in Giappone e Keiko Iwashita, come ci spiega lei stessa in uno dei commenti all'interno del manga, ha tratto ispirazione per la sua proprio da una casa realmente esistente a Tokyo, con un ingresso di un bel colore rosso.

Vivere in una share house risulta molto confortevole, soprattutto dal punto di vista monetario in quanto non si deve pagare il key money, una somma di denaro che si deve dare al proprietario in segno di ringraziamento e che è la norma per affittare un appartamento in Giappone. Bisogna pagare invece solo una cauzione da dare al proprietario e che verrà restituita il giorno in cui si lascia la stanza. Anche le bollette sono quasi sempre comprese. Di solito chi sceglie di vivere in una share house ha un’età compresa tra i 20 e i 30 anni e ciò che più di tutto serve per una buona convivenza è l’apertura mentale, la capacità di venire incontro ai bisogni di tutti i membri della casa e di instaurare un dialogo, come imparerà presto Miko.

Nel corso della storia Miko intraprende un percorso di crescita e di consapevolezza delle sue capacità. Non è più la ragazzina che non sa fare nulla e che vive con i suoi genitori, ma questo è il primo passo verso il mondo adulto. Deve cucinare, fare il bucato e all’inizio non sarà semplice. Lo spaesamento di trovarsi in un luogo sconosciuto è forte e, talvolta, la paura prende il sopravvento. Ma quello che presto imparerà, è che vivere con qualcun altro significa non solo condividere i momenti belli ma anche le difficoltà e questa sarà una lezione di vita preziosa per lei.

Per quanto riguarda i personaggi nello specifico, ciò che ci presenta l'autrice di Living-Room Matsunaga-san 1 è un cast che molto difficilmente ritroviamo in un manga di questo genere.

Matsunaga è forse uno dei personaggi meglio caratterizzati di questa storia ed è una ventata di aria fresca nella marea di personaggi maschili stereotipati che vivono nel mondo degli shoujo manga. Ha un personalità un po’ particolare, si arrabbia facilmente ma con se stesso non con gli altri. Questi scatti di rabbia sono dovuti al fatto che vorrebbe che le altre persone, in questo caso Miko, facessero affidamento su di lui, ma la maggior parte delle volte non sa proprio come farlo capire. È un lato del suo carattere davvero carino. Molto spesso non capisce che alcuni dei suoi comportamenti potrebbero essere mal interpretati dalla povera Miko, che sente il suo cuore battere sempre di più quando si trova in sua compagnia.

In questo primo volume abbiamo modo di conoscere, oltre a Matsunaga solo Asako, una donna sofisticata, adulta agli occhi di Miko e la prima a cui cerca consiglio quando si trova in difficoltà con il ragazzo. Sarò interessante vedere come l’autrice ci presenterà gli altri personaggi e che ruolo giocheranno nella storia. Una domanda sorge spontanea: Kentaro darà filo da torcere a Matsunaga e ci proverà con Miko? In fondo non è insolito ritrovare negli shoujo un triangolo amoroso.

La narrazione è fluida e la storia è piacevole da leggere. I disegni sono davvero belli, dalle linee morbide e ritornano molti elementi degli shoujo manga, quali sbrilluccichi e luci per enfatizzare i sentimenti dei personaggi. C’è un’atmosfera molto fluffy che circonda ogni pagina, alternata a momenti di comicità che riescono a strappare sempre una risata e la maggior parte di questi sono provocati, involontariamente, da Matsunaga.

A proposito dell’autrice Keiko Iwashita

Keiko Iwashita nasce nella prefettura di Kanagawa. Debutta vincendo il premio del 20° Dessert Manga Award per autori esordienti nel 2007. Pubblica l'adattamento a fumetti di Shojo, il romanzo best seller da più di un milione di copie vendute di Kanae Minato. Pubblica poi numerose opere tra cui Hana wo Meshimase, Kuchibiru ni Kimi no Iro, Gyappuri ♂, Ura!Urara e Pokkon Rinri. L’ultima sua opera è Living-Room Matsunaga-san che sta avendo un grandissimo riscontro positivo dal pubblico.

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