Death Note di Netflix è stato uno degli adattamenti live-action più divisi degli ultimi anni, con i fan del manga originale di Tsugumi Ohba e Takeshi Obata che hanno mal sopportato molte delle scelte fatte dagli autori del film. A distanza di tre anni dalla distribuzione del film Charley e Vlas Parlapanides, gli sceneggiatori della pellicola, tornano a parlare del film e delle motivazioni che hanno guidato il loro processo creativo.
Uno dei motivi principali a cui imputare la maggior parte dei cambiamenti visti nell’adattamento Netflix è la storia travagliata della produzione. Prima di approdare a Netflix nel 2016, Death Note ha visto un avvicendarsi di registi, sceneggiatori aggiuntivi e case di produzione, che hanno contribuito a trasformare la storia in qualcosa di molto diverso rispetto a quanto scritto dai suoi autori in principio. Charley e Vlas Parlapanides hanno anche aggiunto che tali cambiamenti sono stati caldeggiati anche dalla casa di produzione, che ha spinto per dare un taglio completamente diverso alla storia.
I due autori si sono trovati così a dover aderire a richieste specifiche che non potevano essere in alcun modo disattese. Charley e Vlas Parlapanides sapevano che questi cambiamenti avrebbero deluso i fan del manga, tuttavia nonostante la loro volontà di provare a creare qualcosa che potesse accontentare i fan di Death Note, questo non è stato possibile.A giustificare la scelta di introdurre i cambiamenti nel live action Netflix c’era anche la necessità di differenziarsi dall’anime e dalla trasposizione live action giapponese, per evitare una copia carbone di prodotti già esistenti.
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